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5.2 La stampa in bianco e nero

La stampa delle pellicole in bianco e nero è una delle attività più affascinanti e soddisfacenti per un fotografo.
Il sogno di ogni fotografo è quello di poter allestire nella propria casa una camera oscura con ingranditore, bacinelle e tutti gli attrezzi necessari per stampare le proprie foto senza doversi recare da uno stampatore.
Potersi stampare le proprie foto in autonomia consente di avere il controllo al cento per cento di quelli che sono i risultati, sia in termini di contrasto che di luminosità di un'immagine.
Per prima cosa bisogna capire come allestire la camera oscura, il consiglio che vi diamo è quello di destinare a questo ambiente una parte della casa che sia inutilizzato o comunque che non abbia altre funzioni, una camera oscura "mobile" che si allestisce quando serve non è sicuramente la soluzione migliore. La camera oscura è divisa in due zone, una "asciutta" dove vengono impresse le immagini sulla carta, e una "umida" dove la carta impressionata viene bagnata nelle 3 vasche che servono a far agire i chimici e a fissare l'immagine.
Ovviamente una camera oscura non deve avere alcune infiltrazione di luce quindi l'ideale è collocarla in uno sgabuzzino o in cantina dove non ci sono finetre. Per esperienza vi dico che provare a sigillare una finestra per renderla impermeabile alla luce è un'operazione piuttosto complicata, sopratutto se la finestra è esposta in maniera diretta alla luce del sole. E' chiaro che se utilizzerete la camera oscura di notte non avrete problemi in questo.
Vediamo di cosa abbiamo bisogno per stampare una foto. Prima di tutto un ingranditore, ne esistono di varie marche e modelli, io utilizzo un Durst di vecchia realizzazione, ha una "testa" dove è presente un obbiettivo e una lampada, poi c'è una fessura dove inserire il negativo e una ghiera di messa a fuoco per regolare l'immagine del negativo che viene proiettata sul piano sottostante.
Oltre all'ingranditore abbiamo bisogno di 4 vaschette (la dimensione delle vasche dipende dal tipo di formato che vogliamo stampare, di solito un 30x40cm è adeguato a far tutto) una per lo "sviluppo", una per il "bagno d'arresto", una per il "fissaggio" e una per il lavaggio, spesso per quest'ultima fase si può utilizzare anche un lavandino in quanto l'acqua deve poter scorrere in maniera corretne per portar via tutto il deposito di chimici.
Per passare il nostro foglio di carta fotografica nelle 3 bacinelle ci servono delle pinze, non una perchè dobbiamo evitare di contaminare i chimici, qundi almeno 2.
Potremmo sintetizzare i vari passaggi in questo modo:
- Inserire il negativo nel vano dell'ingranditore;
- Spostare la testa dell'ingranditore per proiettare il negativo sul piano, messa a fuoco e inquadratura;
- Disporre la carta fotografica sul piano (dopo aver inserito il filtro rosso di sicurezza);
- Esposizione del negativo. Per calcolare il tempo necessario alla corretta esposizione andranno fatti dei provini;
- Sviluppo della carta nella prima vasca, agitandola con la pinza finchè non appare l'immagine; (due o tre minuti)
- Bagno d'arresto; (pochi secondi);
- Fissaggio (per 3-4 minuti);
- Lavare le foto per almeno 30 minuti;

Tutte le operazioni, tranne l'ultima vanno fatte in presenza di luce "inattinica" (la tipica lampada rossa), mentre il lavaggio può essere fatto tranquillamente con la luce normale accesa.

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