MOSTRE

Perchè l'India è l'India

Dove: CsfAdams

Quando: dal 16/04 - 04/05 - 2024

Viaggio fotografico in Nepal: Katmandu e valley
Dove il cielo incontra la terra.

La meravigliosa valle di Kathmandu si trova ai piedi dell’Himalaya, in Nepal, e qui le tre incantevoli città di Kathmandu, Patan e Bhaktapur, fondate, tra il XII e il XVIII secolo, dall’antica popolazione dei Newa, sfoggiano templi, palazzi e siti sacri hindu e buddhisti, che sorprendono per il loro fascino e maestosità. Riconosciuta come patrimonio dell’umanità dall’Unesco nel 1979, la valle di Kathmandu è una vera perla, una delle attrazioni maggiormente visitate dai turisti che desiderano conoscere il Nepal, i suoi volti, le sue culture e i suoi abitanti.
Ma soprattutto un luogo dove fotografare tutto il giorno (e qualche volta anche la notte).

Il Viaggio si svolgerà dal 20 al 31 Agosto 2024 ed è un viaggio adatto a tutti.
Le iscrizioni si chiudono il 31 marzo 2024.
Chiedi informazioni per conoscere meglio modalità e costi

https://www.csfadams.it/eventi/viaggio-fotografico-katmandu-valley/


Artemisia

Dove: Galleria Gard - Roma

Quando: 23/02/2024 - 09/03/2024

Fino al 9 marzo alla Galleria Gard in mostra 13 donne che raccontano il mestiere dell'arte per le donne e delle donne

ARTEMISIA
Esposizione Collettiva di Arte Contemporanea al Femminile

ARTISTI:
Paola Arenella - Maria Rita Azzaro - Francesca Bianchi -  Frida Di Luia- Alessandra Lama    Sonia Mazzoli - Alessandra Morricone - Marisa Muzi - Maria Paola Pagliari - Pigotta 08 - Mariana Pinte - Vincenza Spiridione - Angela Violo

A CURA DI: Sonia Mazzoli  e Marina Zatta

La Galleria GARD e l’Associazione culturale Soqquadro presentano la I° edizione della mostra “Artemisia”, esposizione collettiva di Arte Contemporanea al femminile, che ospiterà una selezione opere di tredici artiste: Paola Arenella - Maria Rita Azzaro - Francesca Bianchi -  Frida Di Luia - Alessandra Lama - Sonia Mazzoli - Alessandra Morricone - Marisa Muzi - Maria Paola Pagliari - Pigotta 08 - Mariana Pinte - Vincenza Spiridione - Angela Violo, molto diversi tra loro per genere, stile e tecniche utilizzate nell'esecuzione delle opere.
Saranno presentate opere pittoriche, fotografiche e installazioni.

L'otto marzo non è la festa della donna ma la Giornata Internazionale dei Diritti delle Donne, un momento di riflessione, analisi e rivendicazioni dei diritti delle Donne. Il lavoro è una delle discriminazioni principali: svalutare l'importanza del ruolo della Donna nel mondo del lavoro significa ostacolare la loro indipendenza e svilire il loro operato.

Nel mondo dell'arte raramente alle donne viene riconosciuto uguale, o maggiore, valore rispetto agli uomini. Nella Storia dell'Arte è emblematica la figura di Artemisia Gentileschi, superba pittrice del 1600.Figlia del pittore Orazio Gentileschi, Artemisia crea opere di stile caravaggesco di grande spessore e bellezza. Nel 1611 subisce lo stupro di Agostino Tassi, artista notoriamente violento, da cui suo padre la mandava perché imparasse la prospettiva. Il processo, che Artemisia porterà avanti con coraggio, la sottopone a un iter probatorio terribilmente aggressivo con visite ginecologiche e la tortura per accertare la veridicità del fatto. Pur nella sua unicità la vicenda di Artemisia è significativa.

Chiaramente per le donne oggi essere delle artiste non comporta rischi violenti, ci mancherebbe altro, e paragonare il coraggio occorso ad Artemisia con quello delle artiste odierne sarebbe ingiusto, oltraggioso, scandaloso: ma bisogna riconoscere che ci vuole forza interiore per combattere i dubbi sulle proprie capacità quando la società è costruita per instillarli.
La galleria Gard ha quindi deciso di proporre una mostra, tutta al femminile, a cui le artiste parteciperanno con opere che esprimono la tenacia necessaria al loro lavoro. 

Artisti  selezionati brevi biografie:      
 
Paola Arenella: Nata a Napoli il 24 giugno 1959 e cresciuta a Roma, è una pittrice con una passione innata per l'arte fin dall'infanzia, nonostante non abbia mai intrapreso studi classici ma si sia diplomata in ragioneria. Madre di due figli, ha coltivato il suo amore per il disegno fin da piccola, ma è stata solo in tarda età che ha scoperto la sua vera passione per la pittura. Autodidatta, si è appassionata alla pittura, specializzandosi nella creazione di falsi d'autore sia astratti che figurativi. Amante dei colori, si ispira principalmente ai grandissimi autori del 900 come Matisse, Picasso, Mirò, Kandinsky e il tema delle donne è stato un punto focale del suo lavoro artistico.

Maria Rita Azzaro: Nasce a Civita Castellana (VT) e romana di adozione, artista poliedrica, inizia a dipingere da bambina come autodidatta, dapprima riproducendo l’arte figurativa del Rinascimento, per poi frequentare la scuola di disegno presso l’atelier del maestro Adriano Fida, dove acquisisce la tecnica del chiaroscuro. Prosegue i suoi studi nel corso sperimentale di pittura materica tenuto dalla pittrice Aleksandra Kasperek e presso l’artista Giulia Gatti per acquisire la tecnica dell’acquerello. Le esperienze nei vari atelier hanno prodotto la collezione materica “Art for Mother EArth”, incentrata sulla sostenibilità ambientale e realizzata su textures di stoffa, carta, materiali riciclati e acrilico su tela. Tutto il materiale di scarto può rinascere in un’opera d’arte soprattutto perché, per Azzaro, il nostro pianeta è esso stesso un capolavoro e merita di essere salvaguardato. “Arte da vivere”, questo è sempre stato l'obiettivo principale di Azzaro nelle sue creazioni: la tecnica del materico infatti, permette di raggiungere un elevato livello di tridimensionalità dell'opera, quasi al limite di una scultura applicata su tela, che insieme alla particolarità del poter “toccare" il quadro, stupisce lo spettatore e coinvolge altri sensi oltre a quello della vista. La visita di una mostra pittorica diviene allora un'esperienza completa e lascia al partecipante un ricordo positivo che dura nel tempo.
L’artista lavora principalmente su commissione, partecipa a diverse collettive d'arte (di rilievo la mostra “La donna: il corpo, la mente, il cuore” presso il museo Fijlkam di Roma), e nel luglio 2023 ha organizzato e curato la sua prima mostra personale “Meravigliosa-Mente” con la collezione “Art for Mother EArth”, le tele astratte e gli acquerelli. Di recente ha organizzato un workshop di acquerello creativo “painting mindfulness” in Andalusia in collaborazione con la scuola internazionale di yoga DeCommune di Breda (Olanda) in cui l’approccio all’arte è presentato come una nuova forma di meditazione e benessere psicofisico.

Francesca Bianchi: Nasce a Volterra (PI) il 10 Gennaio 1985. Si diploma all’Istituto Statale D’Arte di Volterra, dove nel periodo scolastico si appassiona alle arti visive, già conosciute e sperimentate a casa con il “babbo” appassionato e fotografo per hobby, in particolar modo alla fotografia. Si dedica alla fotografia artistica con successo prendendo parte al gruppo fotografico della sua città che abbandonerà dopo pochi anni per intraprendere la sua strada artistica, mettendosi in gioco con fotografi e artisti famosi, dai quali riceve una grande spinta per affrontare ciò che di più la interessa: uscire dalla propria città e far vedere al mondo la sua arte. Tra una mostra fotografica e l’altra, si dedica anche alla creazione di gioielli e lampade in carta colorata, prendendo parte a mercatini d’arte nelle fiere di paese del suo territorio. Due sono le tappe più importanti che affronta: tre esposizioni fotografiche a Londra e la Prima Biennale della Creatività di Verona, curata ed inaugurata da Vittorio Sgarbi. Francesca afferra la Realtà e la pospone nel Sogno, afferra il Sogno e lo imprime nella Realtà. Le sue foto racchiudono la nostra anima bambina e i nostri desideri adulti, ciò che eravamo, ciò che vorremmo essere. Nei suoi scatti c’è l’immortalità della transitorietà, il nostro Destino Mortale, il nostro Destino Vitale. Ogni immagine che Francesca ci propone ci parla della nostra esistenza nella sua futile eternità, nella sua penetrante provvisorietà. E’ in questo gioco di dualismo, nel continuo cercare e ricreare ciò che ora c’è e tra un attimo non c’è più, ciò che ora non esiste e tra un attimo sarà, che Francesca ci trascina verso lidi ignoti e conosciuti, verso l’oggi dei nostri ieri e dei nostri domani. Vediamo con i suoi occhi e troviamo ciò che è nei nostri sguardi da secoli, ciò che ci spaventa e ci rassicura, quello che non sappiamo come descrivere, ma sappiamo benissimo che c’è. Francesca ci mostra l’Eterno nell’incertezza del vivere, ci ricorda ciò che siamo, carne e sangue, ci ricorda che ciò saremo, polvere nel vento. Ci fa ritrovare la Vita attraverso la paura della Morte. Ci ricorda che siamo un ciclo, tutt’uno con ciò che nasce e ciò che svanisce, che i nostri attimi sono la nostra intera esistenza. Francesca ci regala il ricordo della necessità di respirare, di donarci la meraviglia dell’orizzonte, di vedere l’infinito, per divenire infinito. Francesca ci ricorda di Vivere e, per farlo, di Esistere.

Frida Di Luia: (pseudonimo FridArt) nasce a Malaga in Spagna il 24 Agosto 1971. Il suo percorso creativo nasce nei primi anni '90 creando abiti di scena per l'animazione delle discoteche. Conosce molti artisti nelle mostre d'arte che si svolgevano presso” Libreria Romana" in Via dei Prefetti, di proprietà dei genitori. Frequenta un corso di rilegatura e tecniche di restauro di libri antichi.  Si diletta ad acquerellare stampe antiche. Si appassiona all'arte moderna attraverso i volumi d'arte che sfoglia presso la propria libreria. Crea oggetti con vari materiali, quali c'era d’api, cernit, fimo, pasta di sale, gioielli, candele e soprammobili utilizzando anche materiali di riciclo. Da una decina di anni ad oggi usa varie tecniche pittoriche e si specializza nella Fluid Art che la soddisfano pienamente e si definisce outsider artist. Collabora spesso con la GARD Galleria Arte Roma Design data la grande amicizia con la socia fondatrice Sonia Mazzoli.

Alessandra Lama: La ricerca dell'artista rivela sin dagli esordi una forte energia espressionista che dimostra la conoscenza e la capacità di interpretare tutte le tangenze visive dell’astrattismo, dalle Compenetrazioni futuriste all’Action painting, dal Surrealismo astratto all’Informel gestuale di Hartung e di Wols. In molti dei suoi lavori, realizza una sovrapposizione di larghe fasce cromatiche che, come segnalato da Marcello Venturoli in una presentazione del 1987, sembrano rivelare «certi morbidi risentimenti, quasi a imbrigliare o a catturare invisibili figure». Spesso queste figure diventano griglie che emergono dai vortici dello sfondo e ne bilanciano le violente spinte centrifughe. Gli intarsi di segni e linee che ne derivano sembrano «schivare l’alternativa tra pittorico e geometrico», in un procedimento assimilabile a quello segnalato da Clement Greenberg a proposito dei pittori post-painterlyamericani». (E.Trisciuzzi , dal catalogo autoprodotto della mostra “Leggere forme leggere” Palazzo Tupputi, Bisceglie 2016). Le sue opere si trovano anche in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero.A Bari una sua grande tela ad olio è esposta nella sede provinciale I.N.P.S. di Bari. 

Sonia Mazzoli: Nasce a Roma il 30 dicembre del 67, inizia il suo percorso creativo giovanissima manipolando argilla in un ambiente familiare molto creativo che assieme al gusto del creare dal nulla le dà la spinta iniziale. Comincia realizzando gioielli per poi proseguire le sue sperimentazioni con disparati materiali come pietre dure, cartapesta, con una spiccata predilezione per il riciclo. Le sue principali fonti di approvvigionamento sono le discariche e la mania di conservare sempre tutto! Consegue il Diploma di Maestro d’Arte al Silvio D’Amico di Roma e frequenta l’Accademia di Belle Arti di Roma sez. Scenografia. Nel 95 è socia fondatrice di GARD Galleria Arte Roma Design.  
Alessandra Morricone: Nata a Roma il 14/06/1961,figlia d arte.Medico Specializzato in Dermatologia, Nefrologia e in Estetica.Ha fatto un corso di decorazione su ceramica e porcellana in età adolescenziale per 6 anni ed ha fatto corso per lavorare al colombino ed al tornio la ceramica, in età adulta.Ha approfondito gli studi in arte e spettacolo nel corso triennale DAMS dell’Università Roma Tre, conseguendo il diploma nel luglio 2016.Nel 2015 inizia il corso di pittura nella scuola di Kristien de Neve e partecipa nel 2016 alla mostra con titolo Vanitas vanitatum nella Case Romane del Celio, organizzato da Kristien de Neve, dove ha presentato un remake di un quadro di George de la Tour, dando un buon contributo all 'evento.

Marisa Muzi: Nasce a Roma dove vive e lavora alternando esposizioni tra Lucca – Sulmona e Pettorano sul Gizio (AQ). Fino ai 30 anni vive tra gli artisti di Villa SthrolFern, frequenta gli studi d’Arte dei suoi insegnanti Marina Haas Palloni e Kristen De Neve. Per Marisa Muzi dipingere è l’essenza della vita, affronta dei temi che sono anche il suo percorso di vita , ed ecco tartarughe, bicchieri, volatili, elefanti ed orme, bambù, scimmie e cammelli non per altro donne, fiori e paesaggi, questi temi la portano ad usare diversi materiali, la carta smeriglio e il cemento negli elefanti, stoffe e carte per i bicchieri, garze scaiola per arrivare a materiali di estremo recupero, come avvolgere un quadro con del cellofan nelle “ Donne scienziato” e usare cristalli di bicchieri rotti per i suoi “ Bambù“. Le sue passioni sono la Pittura, lo Yoga e la Poesia. Le sue opere sono in collezioni private in Italia e all’estero.

Maria Paola Pagliari: Nasce a Roma il 6 ottobre 1960 e fin da piccola è affascinata dal disegno e dalla pittura. Rimanendo nel campo del disegno si laurea a Roma in architettura con una tesi in progettazione urbana per il “PianoQuadro Ostiense” con il coinvolgimento delle aree industriali dismesse per l’inserimento della terza Università. È tra i fondatori dell’Osservatorio sul moderno prima e del Centro studi sul moderno poi,curando pubblicazioni, mostre e convegni sul tema della salvaguardia dell’architettura moderna. Ha Lavorato dal 1992 fino al 2013, come architetto, presso “l’Istituto nazionale per il Commercio Estero” progettando allestimenti per fiere, convegni e mostre di Design e dal 2014 lavora presso la "Consulenza Tecnica per l’Edilizia dell’INAIL” occupandosi di studio e progetti di restauro su edifici storici e artistici di proprietà dell’Ente. L’incontro fortunato con la Maestra Kristien De Neve nel 2012, le ha aperto la porta all'espressione artistica, riprendendo una creatività istintiva e diretta tanto desiderata.

Pigotta 08: Szymko Malgorzata Stanislawa, in arte Pigotta08. Nasce nel 1971 a Lesna in Polonia ad un certo punto della sua vita decide di fare un cambiamento radicale e si trasferisce a Roma, dove vive e lavora ormai da più di 30 anni.  Ha sempre avuto la passione per la fotografia.  Osservare il mondo attraverso l'obiettivo della sua macchina fotografica, lo ritiene il modo migliore o meglio lo strumento migliore per rivelare la natura umana. Una foto è come un'impronta digitale che non può o meglio non si deve falsificare. Le sue opere toccano quasi sempre tematiche sociali.

Mariana Pinte: Nasce in Romania nel 62 , da sempre amante dell’Arte e  degli animali, frequenta dopo gli studi primari e  secondari il Liceo Artistico e in seguito si iscrive all’Accademia di Belle Arti, che non termina, perché indirizzata per cultura familiare al matrimonio e al lavoro. Questa sfrenata passione per il disegno e l’arte del bello in genere, le resta radicata nel profondo. In tutti questi anni, di tanto in tanto dipinge per il solo gusto di farlo. Dopo anni di matrimonio e due figlioli,  si separa e approda a Roma come badante,  qui in seguito conosce un Italiano  e si sposa, diventando cittadina Italiana e Rumena. Durante la pandemia si trova in Romania per una visita ai familiari , suo marito a Roma viene colpito da un infarto fulminante. Al rientro in Italia dal lockdown si trova in una situazione di disagio e attraversa un anno estremamente burrascoso. A Maggio 2023 avviene un incontro fatale al Parco della Resistenza, Mariana conosce Sonia, Direttore Artistico della Gard, anche lei  ha una passione sfrenata per gli animali e per l’Arte, ha due Alani Athena e Birillo,  Mariana se ne innamora e comincia un’amicizia di reciproco  aiuto.  Mariana frequentando la Galleria ricomincia a disegnare e  appena le nascono dei lavori li gira a Sonia che ne vede subito il potenziale e decide di inserirla nell’esposizione Artemisia presentando,  per la prima volta in assoluto, le opere di Mariana al pubblico.

Angela Violo: Nasce a Roma il 10 giugno 1954. Si diploma al Liceo classico delle Suore di Nevers all'Eur. Continua la sua formazione nella facoltà di Architettura di Valle Giulia a Roma. Si laurea nel 1981 e si iscrive successivamente all'Ordine degli Architetti di Roma. Acquisisce un master di bioarchitettura e svolge Attività di Professore a contratto nella stessa disciplina.  Svolge la tua attività di Architetto come libero professionista e come Funzionario Pubblico di Roma Capitale. I pressanti impegni istituzionali e professionali l'hanno tenuta lontano dall' Arte fino al 2014, anno in cui ha ricominciato a svolgere attività pittorica elaborando disegni a matita con l'uso di pastelli colorati ed in bianco e nero. Attualmente segue il laboratorio "Percorsi d' arte" coordinato da KristienDeneve a San Saba, dove negli ultimi anni ha prodotto una serie di quadri ad olio, reinterpretando territori naturali, come deserti ed estuari di fiumi, attraverso lo studio di foto satellitari.

Vincenza Spiridione: Pittrice autodidatta fin dall’adolescenza, di origine lucana, vive e lavora a Roma. Dopo studi classici e giuridici, segue la propria inclinazione artistica conseguendo il diploma in scultura e pittura antica. Nel 2017 si laurea in Sacra teologia, a completamento di una formazione umanistica che traspare nella sua arte. Scrittrice, ha pubblicato il romanzo “Se è Amore. L’antefatto”, primo di una trilogia (2020) e "Se è amore. Il conflitto" (2023). Da sempre si dedica alla poesia e composizione di brani musicali che esegue alla chitarra.Abilità tecniche ed esperienze in scultura e pittura Scultura: Modellato argilla, gesso, pietra leccese, siporex, poliuretano, polistirolo, plexiglass, gomma piuma. Formatura. Fusione a cera persa. Elementi di ceramica: ingobbio.Pittura: Tempera all'uovo, encausto, affresco; uso del pigmento per olio, acrilico, gouache su varie tipologie di supporto. Elementi di acquerello. Elementi di tecnica dell'icona. Abilità a disegnare manualmente opere di grandi dimensioni.La Spiridione rappresenta la propria visione della realtà attraverso un personale linguaggio figurativo che le consente di sintetizzare le forme, di plasmare la materia assecondando potenzialità e caratteristiche, raggiungendo l’immediatezza del messaggio informale, con rimandi figurativi, simbolici e concettuali che valorizzano il segno. Nella scultura come nella pittura, la materia e gli strumenti a disposizione condizionano l’opera: le abilità tecniche e le qualità progettuali dell’artista costituiscono il mezzo per una comunicazione che trascende la realtà. Alla radice del suo lavoro originale sta il messaggio autentico e viscerale mirato a rappresentare contraddizioni e drammi del nostro tempo, in particolare quello delle migrazioni dai paesi del sud del mondo, spesso in guerra. (rif Progetto UOMODOVEVAI). L’impegno nel sociale tende al superamento delle condizioni di sfruttamento ed annientamento dell’essere umano, affinché prevalga la cultura della Persona, sulla base dei valori dell'accoglienza, della giustizia, della pace e dell'Amore, unica risposta ai mali dell'uomo nel mondo "globalizzato".

Cenni Storici

Galleria Arte Roma Design: Nasce nel 1995, con la funzione di editore, promotore, produttore e distributore di Arte e Design Autoprodotto. Nel tempo le sono stati riconosciuti contenuti di particolare creatività e fantasia sia da Istituzioni Pubbliche sia dai media che hanno seguito sempre con grande interesse l’evoluzione della Galleria diventata un importante punto nevralgico per gli artisti emergenti, un punto di raccordo e sperimentazione. Negli anni, numerosi personaggi del mondo della pittura, del design, della poesia, del teatro e del cinema, si sono avvicinati alla Galleria collaborando con il suo staff in numerose iniziative. Dal 1997 GARD sceglie come ubicazione uno spazio di 600 mq. tra il Gazometro e la Piramide Cestia, ex zona industriale del vecchio porto fluviale di Roma; spazio multifunzionale che si presta periodicamente per esposizioni ed eventi di arte, design e cultura, affiancando attività di promozione a laboratori creativi dedicati alla manualità, dedicando una specifica attenzione alla sperimentazione di nuovi linguaggi artistici e all'utilizzo di materiali di recupero e riciclo. Il 20 ottobre 2011 la Galleria viene coinvolta nell'alluvione di Roma ed è costretta a chiudere. Ci vogliono tre anni per poter bonificare e riqualificare i locali, tamponare e far fronte ai molti danni, viene fatto un progetto e un intervento di riduzione spazi e nuova destinazione d’uso di alcune aree. GARD, ha saputo tuttavia far fronte, specie in questi ultimi anni, agli innumerevoli problemi insorti con la solita volontà e grinta che l’hanno sempre contraddistinta. Oggi GARD collabora assiduamente con l’Associazione Culturale Soqquadro, ha uno spazio espositivo di 250 mq, continua ad organizzare esposizioni e sinergie con diverse realtà artistiche, in Italia e all’estero.

Soqquadro è un'associazione culturale che nasce nell'ottobre del 2000 e da allora ad oggi ha realizzato più di 150 mostre in spazi pubblici e privati, in Italia e all'Estero, collaborando con circa 500 artisti, pittori, scultori, fotografi, video artisti, performer, designer. 

DOVE: GARD Galleria ArteRoma Design - V. Dei Conciatori 3/i (giardino interno) M Piramide
INAUGURAZIONE: Venerdì 23 Febbraio 2024 - dalle ore 18.00 alle ore 21.00ingresso libero
DURATA Esposizione : Dal 23 Febbraio al 9 Marzo 2024    
ORARI:  Dalle 12.30 alle 21.30 - dal lunedì - al sabato - (L’esposizione è visitabile solo su appuntamento WhatsApp o Sms)
INGRESSO: libero - Info e Prenotazioni+39 340.3884778 - Infomail:soniagard@gmail.com


Arte & Musica - II Edizione

Dove: Galleria Gard - Roma

Quando: 03/02/2024

Arte & Musica - II edizione
Esposizione Collettiva di Arte Contemporanea

ARTISTI: Francesca Bianchi - Jacopo Da San Martino - Silvano Debernardi - Olympia Dotti - Angela Esposito Enrico Frusciante - Sonia Mazzoli - Marisa Muzi - Erasmo Salsano - Sergio Savarino - Sabrina Vallarano.

A CURA DI: Sonia Mazzoli e Marina Zatta

La Galleria GARD e l’Associazione culturale Soqquadro presentano la II° edizione della mostra “Arte & Musica” , esposizione collettiva di Arte Contemporanea, che ospiterà le opere di undici artisti: Francesca Bianchi - Jacopo Da San Martino - Silvano Debernardi - Olympia Dotti - Angela Esposito Enrico Frusciante - Sonia Mazzoli - Marisa Muzi - Erasmo Salsano - Sergio Savarino - Sabrina Vallarano , molto diversi tra loro per genere, stile e tecniche utilizzate nell'esecuzione delle opere, uniti dal tema trattato.
Saranno presentate opere pittoriche, fotografiche e installazioni, che rispecchiano il concetto di Arte & Musica.
Nella musica c'è il colore? Per affermare questa ipotesi basta leggere il titolo di una delle maggiori composizioni di Gershwin: Rapsodia in blu. Nell'arte c'è la musica? Per questa affermazione basta valutare il ritmo delle composizioni artistiche. Da sempre in tutte le forme d'arte pittura, scultura, fotografia, c'è un ritmo narrativo che sembra attingere alle diverse tonalità musicali. Solo per fare degli esempi, le composizioni di Caravaggio, con il loro forte contrapporsi di luce ed ombra, danno il senso di strumenti con tessitura grave del suono, ad esempio timpano e contrabbasso, mentre le opere di Botticelli sembrano emettere suoni procurati da strumenti di toni alti, potremmo dire "gentili" come oboe, violino, xilofono. Esempi simili potremmo trovarli nell'arte contemporanea in cui gli artisti sembrano spesso attingere a ritmi jazz, musiche atonali o dodecafoniche, rock e in generale ai musicisti sperimentali. La mostra che la galleria Gard presenta vuole proprio dedicare uno spazio espositivo alle narrazioni artistiche contemporanee che evidenziano con forza la loro espressività ritmica.

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Artisti selezionati brevi biografie:

Francesca Bianchi: Nasce a Volterra (PI) il 10 Gennaio 1985. Si diploma all’Istituto Statale D’Arte di Volterra, dove nel periodo scolastico si appassiona alle arti visive, già conosciute e sperimentate a casa con il “babbo” appassionato e fotografo per hobby, in particolar modo alla fotografia. Si dedica alla fotografia artistica con successo prendendo parte al gruppo fotografico della sua città che abbandonerà dopo pochi anni per intraprendere la sua strada artistica, mettendosi in gioco con fotografi e artisti famosi, dai quali riceve una grande spinta per affrontare ciò che di più la interessa: uscire dalla propria città e far vedere al mondo la sua arte.Tra una mostra fotografica e l’altra, si dedica anche alla creazione di gioielli e lampade in carta colorata, prendendo parte a mercatini d’arte nelle fiere di paese del suo territorio. Due sono le tappe più importanti che affronta : tre esposizioni fotografiche a Londra e la Prima Biennale della Creatività di Verona, curata ed inaugurata da Vittorio Sgarbi. Francesca afferra la Realtà e la pospone nel Sogno, afferra il Sogno e lo imprime nella Realtà. Le sue foto racchiudono la nostra anima bambina e i nostri desideri adulti, ciò che eravamo, ciò che vorremmo essere. Nei suoi scatti c’è l’immortalità della transitorietà, il nostro Destino Mortale, il nostro Destino Vitale. Ogni immagine che Francesca ci propone ci parla della nostra esistenza nella sua futile eternità, nella sua penetrante provvisorietà. E’ in questo gioco di dualismo, nel continuo cercare e ricreare ciò che ora c’è e tra un attimo non c’è più, ciò che ora non esiste e tra un attimo sarà, che Francesca ci trascina verso lidi ignoti e conosciuti, verso l’oggi dei nostri ieri e dei nostri domani. Vediamo con i suoi occhi e troviamo ciò che è nei nostri sguardi da secoli, ciò che ci spaventa e ci rassicura, quello che non sappiamo come descrivere, ma sappiamo benissimo che c’è. Francesca ci mostra l’Eterno nell’incertezza del vivere, ci ricorda ciò che siamo, carne e sangue, ci ricorda che ciò saremo, polvere nel vento. Ci fa ritrovare la Vita attraverso la paura della Morte. Ci ricorda che siamo un ciclo, tutt’uno con ciò che nasce e ciò che svanisce, che i nostri attimi sono la nostra intera esistenza. Francesca ci regala il ricordo della necessità di respirare, di donarci la meraviglia dell’orizzonte, di vedere l’infinito, per divenire infinito. Francesca ci ricorda di Vivere e, per farlo, di Esistere.

Jacopo Da San Martino: Nasce nel 1978 a Viareggio (LU). Ha frequentato la Cattedra di Pittura del Prof. Omar Galliani presso l’Accademia delle Belle Arti di Carrara e collaborato con il Maestro Andrea Salvetti. Ha partecipato a numerose esposizioni d’Arte,  tra le quali la 54 Biennale d’Arte di Venezia, il Fuorisalone di Milano 2003, 2004 e 2005 ( assistendo Andrea Salvetti), la LX edizione della Rassegna Salvi nel 2010 ed ha curato progettazione, logistica ed allestimento di diversi eventi in giro per lo Stivale, grazie all’incontro ed alla reciproca stima del Prof. Enzo Orti e della sua Cattedra di Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. Ha collaborato con le Accademie di Carrara e Roma e si è diplomato in Arte Sacra per la Liturgia nel 2008 presso la Fondazione Stauros Onlus, Santuario di San Gabriele (TE) . Trasferitosi a Villa Basilica (LU) presso il Romitorio di Pracando, continua il suo percorso di ricerca, incrociando molteplici professioni e discipline, ricercando tutte le possibili interazioni tra Arte e “vivere contemporaneo” sperimentando in laboratorio e curando un cantiere di manutenzione ed abbellimento in una villa storica sulle colline lucchesi.

Silvano Debernardi: Nato a Biella il 29/05/1956. Tra la seconda metà degli anni ’70 e i primi anni ’80 ha seguito corsi di pittura. In qualche modo ha assorbito l’insegnamento del suo antico maestro C. Morelli: scuola romana del dopoguerra e realismo. In seguito ha proseguito come autodidatta, sperimentando diverse tecniche. Laureato in filosofia ha partecipato a diverse esposizioni.

Olympia Dotti: Nasce a Roma il 21 Novembre 1967, fin da piccola, a 7 anni, decide che essere Artista sarà il suo Mondo, quando a Roma il land Artist Christo  nel 1974, impacchetta le Mura Aureliane, fu Amore a prima vista. Frequenta anche lo Studio del Pittore Renato Guttuso (Suo Zio) dove rimane impressionata dall'Odore acre dei Tubetti ad Olio ed i loro vividi Colori, che influenzeranno tutto il suo lavoro da Colorista, anche se passerà ad un Medium più rapido come l' Acrilico. Partecipa a varie Mostre come Artista del Gioiello dopo aver seguito la prima annualità presso lo IED Dipartimento di Moda, per poi volare in Inghilterra e Diplomarsi alla "Pardon School of Specialized Decoration" per passare a Ginevra per Studiare Scenografia Teatrale all' " Ecole de Decor de Teatre" per volare in USA a "RISD" la migliore Scuola di Design USA. Tornata in Italia frequenta i Corsi dell' Aura-Soma dell' ASIACT Academy Sience International of Color Tecnologies  e fonda un Piccolo Museo,  il MIAF, Museo, Italiano, Arte, Felina Piccoli e grandi Felini tra Arte - Natura e Curiosità - Ha esposto in diversi Spazi Museali in Italia e all' Estero.

Angela Esposito: Nasce a Napoli, dove si laurea in matematica. La capacità di sentire e pensare emozioni  costituisce un elemento fondante che l’accompagnerà nel suo percorso artistico. Per lavoro, si trasferisce a Como, dove l’urgenza dell’espressione la avvicina alla pittura. Le prime opere sono prevalentemente acquerelli di impostazione steineriana. A Roma, dove si stabilisce in seguito, sperimenta linguaggi artistici diversi, in cui continua ad alternare le produzioni pittoriche e poetiche. I suoi quadri, infatti, sono spesso accompagnati da testi poetici che fanno eco alle immagini. In questo contesto, si muove fra stili espressivi diversi, alla ricerca di armonie compositive. I grandi miti dell’umanità come distillato dell’immaginazione: mondo interiore e osservazione del reale, materia e risonanze. Colore, chiaroscuri, immagini che si integrano nello sforzo della dialettica espressiva.

Enrico Frusciante: Nato a Terracina, consegue la Maturità Artistica nel 1975 presso il Liceo Artistico Statale di Latina. Dopo il percorso di formazione in ambito artistico, Enrico Frusciante allestisce la sua prima personale a Latina nel 1986. In quella occasione presenta opere dal forte accento realista-fotografico. Oltre alla ricerca di una propria personale linea espressiva, inizia ad indagare sulle possibilità tecniche che il mezzo fotografico può offrire. Sulla scia di Man Ray e Luigi Veronesi, ma soprattutto di Louis Daguerre, inizia a disegnare con la luce direttamente sulla carta fotografica. Parte così la sua indagine sul reale e sulla realtà, sulle loro molteplici sfaccettature e punti di vista. Tra le sue serie più importanti si segnalano “Strutture” del 1989-90 e “Presenze” del 1991-93. La ricerca “Frammenti” ha inizio nel 1996 e continua fino al 2009. In questo anno il suo interesse si sposta sull’essenzialità e l’eleganza del carattere tipografico da stampa, ma successivamente considererà anche le forme e i colori in uso nella pubblicità o comunque presenti sulle riviste di moda e costume. E’ così che alla serie iniziale delle “Tracce” e quella successiva degli “Elementi”, sviluppate entrambe con l’uso del tradizionale mezzo pittorico, si affiancherà quasi subito la serie “Traccia di tracce”, che si avvarrà dell’immediatezza del mezzo fotografico, per fissare idee e visioni che potessero contenere al loro interno, il senso fisico di spazio e tempo mantenendo invariato l’oggetto dell’indagine e cioè i colori, le immagini ed i caratteri da stampa usati nella pubblicità dalle riviste di moda. Nel 2010 inizia a cercare collegamenti tra forme, immagini multimediali e quelle sino ad allora indagate della tradizione pittorica. Comincia così nel 2012 la serie “Interferenze” Le prime opere di questa nuova serie sviluppata con l’uso della fotografia saranno presentate nel 2013 in occasione della mostra Artitaly tenutasi nella Halle 50 della Domagk Ateliers di Monaco di Baviera. Da quel momento il suo impegno è volto all’indagine delle connessioni tra linguaggio multimediale e tradizionale.

Sonia Mazzoli: Nasce a Roma il 30 dicembre del 67, inizia il suo percorso creativo giovanissima manipolando argilla in un ambiente familiare molto creativo che assieme al gusto del creare dal nulla le dà la spinta iniziale. Comincia realizzando gioielli per poi proseguire le sue sperimentazioni con disparati materiali come pietre dure, cartapesta , con una spiccata predilezione per il riciclo. Le sue principali fonti di approvvigionamento sono le discariche e la mania di conservare sempre tutto! Consegue il Diploma di Maestro d’Arte al Silvio D’Amico di Roma e frequenta l’Accademia di Belle Arti di Roma sez. Scenografia. Nel 95 è socia fondatrice di GARD Galleria Arte Roma Design. 

Marisa Muzi: Nasce a Roma dove vive e lavora alternando esposizioni tra Lucca – Sulmona e Pettorano sul Gizio (AQ). Fino ai 30 anni vive tra gli artisti di Villa Sthrol Fern, frequenta gli studi d’Arte dei suoi insegnanti Marina Haas Palloni e Kristen De Neve. Per Marisa Muzi dipingere è l’essenza della vita, affronta dei temi che sono anche il suo percorso di vita , ed ecco tartarughe, bicchieri, volatili, elefanti ed orme, bambù, scimmie e cammelli non per altro donne, fiori e paesaggi, questi temi la portano ad usare diversi materiali, la carta smeriglio e il cemento negli elefanti, stoffe e carte per i bicchieri, garze scaiola per arrivare a materiali di estremo recupero, come avvolgere un quadro con del cellofan nelle “ Donne scienziato” e usare cristalli di bicchieri rotti per i suoi “ Bambù“. Le sue passioni sono la Pittura, lo Yoga e la Poesia.Le sue opere sono in collezioni private in Italia e all’estero.

Erasmo Salsano: Nasce a Cava de Tirreni nel giugno del 65: già dall’infanzia opera in giochi di ingegno-creativi con il papà costruttore ed il nonno artigiano. Contemporaneamente agli studi professionali, lavora in un laboratorio di ceramica artigianale dove sperimenta le prime modellazioni. Prosegue realizzando oggetti in pelle e cuoio cuciti a stringa. Conclusi gli studi comincia a lavorare nel settore dell’abbigliamento, inizialmente come tagliatore e poi come modellista, utilizzando la tecnologia cad e cam, in creazioni di abbigliamento particolare. Decide dopo qualche anno di trasferirsi nel Parco Nazionale del Cilento per condurre una vita rurale ed inizia una serie di attività eco compatibili, come la lavorazione del legno e il restauro del mobile antico, accompagnando il tutto con auto sostenimento agricolo. In questo periodo nasce un amore per l’ Ulivo, questo legno secolare, con nodi e venature meravigliose, lo affascina e comincia a scolpirlo creando opere uniche, ma anche oggetti di comune uso quotidiano.

Sergio Savarino: Nato a Roma nel 1951, e' vissuto in Sicilia dove si e' laureato in Fisica. Si e' trasferito per lavoro in Lombardia e poi a Roma dove vive da anni. Ha partecipato a convegni culturali, con relazioni centrate su nessi fra scienza, arte e architettura. Pubblica lavori su argomenti di astrofisica con attenzione ai processi mentali nello studio della realta'.  Pratica da sempre la fotografia come documentazione di viaggio, come esercizio di osservazione di aspetti insoliti e non banali, come stimolo per sguardi troppo spesso distratti e frettolosi.  Espone presso la Galleria Arte Roma Design, accompagnando talvolta le foto con brevi citazioni letterarie e testi descrittivi.

Sabrina Vallarano: Nasce a Roma, vive nella capitale e si laurea in Sociologia presso l'Università "La Sapienza". Artista autodidatta, è affascinata dal riciclo e robivecchi , appassionata anche solo all'idea di come riutilizzare quello che altri cestinano. Utilizza tutti materiali di scarto, camicie, tende, juta, sabbia di mare,vestiti dismessi,sabbia di vetro,legno di risulta, pezzi di sedie,carta, colori acrilici e ad olio, gessetti, stucco,smalti. Nei suoi pezzi il colore tende a canalizzarsi all'interno di forme mobili, sinuose,in cui l'impatto della tinta e della tecnica è veicolato dalla consistenza e dal vissuto del materiale utilizzato. Dove non ci sono linee certe tende a liberare l'immagine da qualsiasi condizionamento geometrico.

Cenni Storici - Galleria Arte Roma Design: Nasce nel 1995, con la funzione di editore, promotore, produttore e distributore di Arte e Design Autoprodotto. Nel tempo le sono stati riconosciuti contenuti di particolare creatività e fantasia sia da Istituzioni Pubbliche sia dai media che hanno seguito sempre con grande interesse l’evoluzione della Galleria diventata un importante punto nevralgico per gli artisti emergenti, un punto di raccordo e sperimentazione. Negli anni, numerosi personaggi del mondo della pittura, del design, della poesia, del teatro e del cinema, si sono avvicinati alla Galleria collaborando con il suo staff in numerose iniziative. Dal 1997 GARD sceglie come ubicazione uno spazio di 600 mq. tra il Gazometro e la Piramide Cestia, ex zona industriale del vecchio porto fluviale di Roma; spazio multifunzionale che si presta periodicamente per esposizioni ed eventi di arte, design e cultura, affiancando attività di promozione a laboratori creativi dedicati alla manualità, dedicando una specifica attenzione alla sperimentazione di nuovi linguaggi artistici e all'utilizzo di materiali di recupero e riciclo. Il 20 ottobre 2011 la Galleria viene coinvolta nell'alluvione di Roma ed è costretta a chiudere. Ci vogliono tre anni per poter bonificare e riqualificare i locali, tamponare e far fronte ai molti danni, viene fatto un progetto e un intervento di riduzione spazi e nuova destinazione d’uso di alcune aree. GARD, ha saputo tuttavia far fronte, specie in questi ultimi anni, agli innumerevoli problemi insorti con la solita volontà e grinta che l’hanno sempre contraddistinta. Oggi Gard collabora assiduamente con l’Associazione Culturale Soqquadro, ha uno spazio espositivo di 250 mq, continua ad organizzare esposizioni e sinergie con diverse realtà artistiche, in Italia e all’estero.

Soqquadro è un'associazione culturale che nasce nell'ottobre del 2000 e da allora ad oggi ha realizzato più di 150 mostre in spazi pubblici e privati, in Italia e all'Estero, collaborando con circa 500 artisti, pittori, scultori, fotografi, video artisti, performer, designer.

​DOVE: GARD Galleria Arte Roma Design - V. Dei Conciatori 3/i (giardino interno) M Piramide
INAUGURAZIONE: Sabato 3 Febbraio 2024 - dalle ore 18.00 alle ore 21.00
DURATA Esposizione : Dal 3 al 17 Febbraio 2024
ORARI: Dalle 12.30 alle 21.30 - dal lunedì - al sabato - ( visitabile solo su appuntamento WhatsApp o Sms )
INGRESSO: libero - Info e Prenotazioni +39 340.3884778 - Infomail: soniagard@gmail.com


Atlante umano siciliano

Dove: CsfAdams

Quando: 02 febbraio 2024

ATLANTE UMANO SICILIANO
Di Francesco Faraci
Dal 2 al 14 febbraio 2024
Vernissage Venerdì febbraio ore 19:00
Ingresso libero.
Orari: dal lunedì al venerdì 10:13; 16:19
Tre parole che insieme formano una frase, ma se messe in proprio ognuna di esse ha una sua identità precisa. Sicilia porta d’Europa, per qualcuno inizio di una nuova vita, punto d’approdo dalla vicina africa. Per altri, invece autoctoni è sguardo sul mondo, odora di radici. Terra infima e meravigliosa dove nulla è mai come appare. Per contingenza, greca illusione.
Atlante è viaggio, ma non importa il come, bensì il dove e il perché. Percorrendo una geografia dell’anima, mediterranea, fatta di sensazioni, di percezioni che sgorgano dalla terra nuda dopo la mietitura. Il vento, il cielo, le correnti marine, il sole, la luna e il sale sulla pelle. Tutto concorre a tracciare su una cartina immaginaria i segni del passaggio del viandante, che nulla ha con sé se non le ossa, nudo e aperto com’è di fronte alla sorpresa, al fato, al destino.
Umano perché terreno. Perché l’uomo, in fondo, è al centro della ricerca. La sua condizione di “moderno” in una terra che fatica ad evolversi e che quando lo fa, o ci prova, cede ogni volta un pezzo della sua atavica identità. Un lavoro sui contrasti, sugli opposti: vita\morte, caos\silenzio, gioia\tristezza, rassegnazione\riscatto. Paesi ormai semi abbandonati, dove chi parte non fa più ritorno e l’età di mezzo è ormai un’utopia. Rimangono i vecchi, le pietre delle case dalle porte e dalle finestre sbarrate con la scritta “Vendesi”, che raccontano di ciò che si è stato e di cosa sarà nel prossimo futuro. Dalla Sicilia si fugge, ma il territorio muore e nemmeno troppo lentamente. Si tratta di provare a salvare, a imprimere su carta quel che c’è. Il paradosso è che non mancano l’energia e nemmeno la poesia. Nell’eterna lotta fra andare e restare ho scelto di resistere e raccontare la terra in cui vivo, in controtendenza forse con la fotografia esotica che fa dell’altrove, il più lontano possibile da noi, un vessillo. Eppure, aprendo le porte di casa, spalancando le finestre metaforiche di noi stessi, quindi aprendosi, il mondo accoglie, chiede di raccontarne la storia. La vita, la morte, i sogni e le sconfitte.
Siciliano, dunque, per appartenenza non sempre fiera. Esserlo (siciliano) significa, oggi, mettersi in cammino, scavare a fondo nella terra sapendo che il mare, unico e definitivo confine, ha nella linea dell’orizzonte e nelle direzioni dei venti il suo unico limite. Tre parole per dire di un luogo di frontiera, dunque. La ricerca di una piccola America. Ispirato da Robert Frank e dal suo “The Americans” mi sono messo in viaggio, ecco il senso di questo lavoro che implorava di venire fuori.
BIOFrancesco Faraci nasce a Palermo, in Sicilia, nel 1983. Dopo studi in Sociologia e antropologia scopre la fotografia come principale mezzo di espressione e in inizia a girare l’isola, in lungo e in largo, alla ricerca di storie da raccontare.
Ha pubblicato con “The Guardian”, “Time Magazine”, “The Globe and Mail”, “La repubblica”, “L’Espresso” “Le Monde”, “Liberation”, VICE.
Dopo tre anni di lavoro pubblica nel 2016 il suo primo libro “Malacarne – Kids come first”. A cura di Benedetta di Donato e edito da Crow dbooks, un viaggio di tre anni dentro le estreme periferie della città viste attraverso i bambini. Riceve il secondo premio nella sessione libri fotografici al PX3 di Parigi e al MIFA di Mosca.
Nel 2017 pubblica il suo primo romanzo “Nella pelle sbagliata” edito da Leima Edizioni. Tiene workshop in giro per l’Italia, collaborando con varie realtà. Nel 2019 parte in tour con Jovanotti e con il suo “Jova Beach Party per un libro sul viaggio in Italia a partire dai concerti dal titolo “Jova Beach Party: cronache da una nuova era pubblicato da Rizzoli.
Nel 2020 il suo progetto” Atlante Umano Siciliano” diventa un libro edito da EMUSE.
Nel 2021 collabora con Achille Lauro per il singolo “Solo noi” insieme descrivono le periferie romane. Le fotografie sono state proiettate in prima serata durante la sua partecipazione al festival di Sanremo.
Nello stesso anno collabora con Netflix e Alessandro Cattelan per “Una semplice domanda”, una docu-serie presente sulla piattaforma digitale.
Nel 2022 pubblica con Mimesis Edizioni il saggio “Anima nomade: da Pasolini a una fotografia povera” con l’introduzione di Franco Arminio. Gira fra i vicoli di Palermo il video di “Metiderraneo”, una canzone di Lorenzo Cherubini in arte “Jovanotti”

In collaborazione con Kromart gallery
https://www.csfadams.it/eventi/atlante-umano-siciliano-francesco-faraci/
http://www.kromart.it/atlante-umano-siciliano-francesco-faraci/


Sidereal Messenger

Dove: A plus A Gallery

Quando: 27/01/2024

Anastasiya Parvanova I Sidereal Messenger I A plus A Gallery, Venezia
27 gennaio - 29 marzo 2024
preview 27 gennaio, ore 18


"Ogni conquista nuova della conoscenza umana estende il mistero, rende gli uomini più presi dall'occulto. Non è vero, che la scienza diminuisca le possibilità della poesia. La scienza, con le sue scoperte, aumenta le possibilità della poesia, appunto perché, estende, approfondisce, rende più intenso il mistero. Man mano, che noi conosciamo di più, conosciamo di meno." Giuseppe Ungaretti, intervista RAI, 1961 Giuseppe Ungaretti, intervista RAI, 1961

La galleria A plus A è lieta di annunciare la mostra personale di Anastasiya Parvanova (1990, Burgas, Bulgaria). Sidereal Messenger si presenta come un sogno dell'uomo sulla vita e sulla natura in cui concetti e visioni di astrofisica e astrobiologia si proiettano nella pittura. Il titolo fa riferimento al famoso trattato Sidereus Nuncius in cui Galileo Galilei descriveva per la prima volta al mondo le sue concrete scoperte fatte con un cannocchiale che lui stesso costruì. La mostra è uno spazio liminale tra il sogno e il risveglio, il risveglio e l'addormentamento. È una preghiera della buonanotte di consapevolezza, una brezza mattutina di conoscenza davanti a noi - un portale per l'arrivo del nuovo.

La poesia e la pittura svelano il mondo. Esplorano gli spazi interiori della mente e dell'universo; e il privilegio e la responsabilità di essere umano è di conoscere il mondo e di dare testimonianza con grande cura di ciò che si osserva. Possiamo svelare i segreti di ciò che siamo e di ciò che il mondo può essere. Così facendo, l'immagine che ne ricaviamo può cambiare e con essa il nostro modo di pensare.

Con il pensiero, nel corso della storia, abbiamo lentamente cambiato la grammatica del mondo. Per tentativi ed errori, esplorando e mettendo costantemente in discussione noi stessi, abbiamo adattato l'immagine del mondo che portiamo dentro di noi. Procedendo per errori, scopriamo delle preziose idee di verità, ma una volta stabilite spesso non le mettiamo abbastanza in discussione, mentre la scienza ci insegna che dovremmo accettare di vivere in un'incertezza relativa nel viaggio attraverso la conoscenza. Desideriamo un fondamento assoluto, ma è precisamente la nostra insormontabile distanza da esso che acuisce la nostra disponibilità a cambiare quando si verificano nuove osservazioni.

C'è qualcosa di più grande di noi e noi siamo intrecciati ad esso. Nella pittura come nella scienza, esploriamo questa connessione di noi stessi con tutto. Interessandoci alle scoperte o alle teorie legate alla fisica — il nostro modo scientifico di conoscere la natura — troviamo una ricchezza infinita di conoscenza attraverso cui viaggiare. Essere un viaggiatore della mente ci aiuta a capire chi siamo e cosa possiamo essere. Un continuo ridisegnare il mondo, ma partendo dal passato. Siamo alla continua ricerca di un'immagine del mondo che funzioni meglio di prima. Che cos'è la materia e c’è qualcosa oltre ad essa? Possiamo vederlo? Vederlo attraverso la scienza? Vederlo attraverso l’arte?

Anastasiya Parvanova (1990, Burgas, Bulgaria). Vive e lavora tra Venezia e Sofia. Dopo aver conseguito la laurea in Arti visive e Pedagogia presso l’Accademia di Belle Arti di Sofia, continua i suoi studi all’Accademia di Belle Arti di Venezia dove frequenta il corso di Pittura diretto da Carlo Di Raco e in 2022 si laurea in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo. Dal 2016 fa parte dei collettivi artistici Fondazione Malutta e Tutti la Chiamano la Casa delle Ragazze. Tra le mostre personali recenti: Fili ife e grifi a cura di Treti Galaxie (EATALY ART HOUSE, Verona), The Magic Gate: W.H.Y. Gallery, Hong Kong. Il suo lavoro è stato esposto in mostre in Italia e all'estero. Sidereal Messenger è la seconda mostra personale dell'artista in Italia.


AplusA Gallery,
San Marco 3073
30124 Venezia
Tel/Fax: 0412770466
www.aplusa.it


Verde Mennonita

Dove: CsfAdams

Quando: 19 gennaio 2024 - ore 19:00

VERDE MENNONITA
Di Fabiomassimo Antenozio
Dal 19 al 31 gennaio 2024
Vernissage venerdì 19 gennaio 2024 ore 19.00
Ingresso libero
0rari: dal lunedì al venerdì 10:13 -16:19.
Arrivati in Bolivia all’inizio degli anni ’50 principalmente da Paraguay, Messico e Canada, i Mennoniti boliviani, oggi sono circa 100.000, in continua crescita demografica. Per mantenere la propria cultura quando emigrano in una nuova nazione richiedono alcuni privilegi in particolare la libertà di religione, scuole private dove si insegna esclusivamente la Bibbia ed esenzione dal servizio militare. Sono conservatori e tradizionalisti. Rifiutano ogni forma di modernità, violenza e pigrizia. Non fumano e non bevono. Vivono senza elettricità, automobili, telefoni, televisori, contraccettivi e altre moderne tecnologie che considerano vizi.
Continuano a parlare Plautdietsch (basso tedesco) e pochi uomini parlano correttamente lo spagnolo. Particolarmente difficile è la condizione delle donne, costrette a ruoli subalterni.
Vivono nell’inconsapevolezza della modernità, stritolati da una cultura dagli orizzonti ristretti, da un super-io religioso angosciante e penalizzante, che soffoca la vitalità dell’individuo spesso occultata dai capi religiosi che non permettono lo sviluppo e la conoscenza per proteggerne la cultura.
La loro economia è basata sull’agricoltura, producendo monocolture di mais, grano e soprattutto soia, 16% del PIL, prodotti, geneticamente modificati.
I rapporti delle comunità mennonite con il mondo esterno si limitano alla compravendita di beni agricoli e sono tra i principali acquirenti di agrochimici che utilizzano in larga scala, inconsapevoli dei rischi.
Proprio gli effetti di questo ampio consumo di pesticidi, alcuni dei quali vietati in Europa, ma ancora legalmente venduti in Bolivia, possono essere causa di danni al sistema nervoso centrale, al sistema endocrino e agli apparati riproduttivi con effetti anche cancerogeni per l’uomo.
Inoltre, la scarsa cultura generale, che si affida alla volontà di Dio, dove in pochi parlano spagnolo e ancora meno sanno leggerlo, non permette di seguire le linee guida per maneggiare queste sostanze.
Bio
Fabiomassimo Antenozio è un fotografo commerciale di Roma con la passione del reportage.
Laureato nel 2008, in Grafica e Progettazione Multimediale con 107/110 presso l’Università di Roma,
La Sapienza, Valle Giulia, con una tesi fotografica sull’architettura popolare di Montesacro.
Appassionato da sempre nell’indagre i vari aspetti della realtà, abbandona in parte la grafica, per dedicarsi alla fotografia di reportage.
Nello stesso anno, si iscrive al corso di reportage, presso la scuola CSF Adams di Roma, tenuto dai docenti Tano D’Amico e Dario De Dominicis.
Nel 2010-11, un lavoro sugli All Reds di rugby dell’Ex Cinodromo (Acrobax) di Roma, lo porta alla sua prima mostra collettiva attraverso il CSF Adams. Da questo progetto, nascerà anche l’idea di provare
a lavorare come fotografo commerciale per autofinanziarsi alcuni progetti fotografici.
Nel 2013 e 2014 i primi viaggi in Bolivia dove cerca di raccontare uno dei “pueblos” riconosciuti nello Stato Plurinazionale di Evo Morales, gli Afroboliviani, in particolare nelle regioni dello Yungas, Potosì e La Paz.
Nel 2020, ha inizio il progetto dal titolo “Verde mennonita”, che si interromperà con l’arrivo della pandemiae riprenderà nel 2023.
Questo progetto, composto da 26 fotografie, è arrivato secondo assoluto al concorso Portfolio Italia 2023 della FIAF, inserito nel festival ReWriters 2023 e ha ricevuto la Menzione speciale al Prague photo 2023.
http://www.kromart.it/verde-mennonita-fabiomassimo-antenozio/
https://www.csfadams.it/eventi/verde-mennonita-di-fabiomassimo-antenozio-mostra-fotografica/


Prevalentemente Bianco & Nero

Dove: Galleria Gard - Roma

Quando: 01/12/2023 - 11/12/2023

Prevalentemente Bianco & Nero
mostra collettiva di Arte Contemporanea
ARTISTI : Lorenza Bucci Casari - Marco Castagnini - Silvano Debernardi - Olympia Dotti - Enrico Frusciante - Isarijova - Sonia Mazzoli - Marisa Muzi - Francesca Savi - Alessandro Pellegrini - Pigotta 08 - Sergio Savarino - Vincenza Spiridione
A CURA DI: Sonia Mazzoli e Marina Zatta
La Galleria GARD presenta da venerdì 1 dicembre 2023, una nuova edizione della mostra denominata Prevalentemente BIANCO & NERO, esposizione collettiva di Arte Contemporanea, quattordici sono gli artisti selezionati per questa edizione, diversi per stile, linguaggi e tecniche usate: fotografia e pittura, unico elemento che li accomuna, i due colori: bianco e nero, come visione e interpretazione degli opposti, anche da un punto di vista sociale, dunque bianco & nero come luce/ombra, città/periferia, sogno/realtà, reclusione/libertà, bambini/adulti, incontro/scontro di diversità razziali, etniche e di classe sociale. L’obbiettivo è creare un'esposizione ricca di generi artistici. La mostra si aprirà venerdì 1 resterà visitabile su appuntamento fino all’11 dicembre.
La serata di apertura sarà accompagnata da : Art & Wine - Degustazione di Vini ed eccellenze enogastronomiche a cura di Sommelier Professionisti - Viene chiesto un contributo per la degustazione
Artisti brevi Biografie:
Lorenza Bucci Casari: Nasce a Roma, da padre italiano e madre francese, cresce in un ambiente artistico ed  internazionale. Scrive da sempre, di tutto ed  in varie lingue, ma la poesia è la sua prima spontanea forma di espressione ed anche la più costante, che spesso accompagna i suoi quadri.  Medico per molti anni  non smette mai di scrivere. ma da una quindicina d'anni...  si scopre artista eclettica: dipinge, fa installazioni ed opere tridimensionali anche grandi e spesso luminose.  Crea Gioielli, molto vari, anche per l'alta moda, collaborando con vari stilisti.  anche  per Raffaella Curiel tra Roma e Milano. Ha esposto in tutto il mondo e vinto vari premi .La sua ultima personale con retrospettiva si è svolta nel 2012, a Roma. Nel 2013, nelle Marche, allestisce “Trasparenze”,  una sua personale, presentando una collezione inedita realizzata in plexiglass. Poi, 9 anni fa , realizza il suo sogno e crea di sana pianta, un Art Hotel a Bahia in Brasile www.aossinosdosanjos.com  - www.lorenzabuccicasri.com.

Marco Castagnini: Cuoco professionista, da sempre appassionato di fotografia e di macchine fotografiche storiche, usa quasi esclusivamente Hasselblad 500cm o Leica R7, stampa spesso i suoi scatti su pellicola da solo in camera oscura. A volte nascono degli scatti anche in digitale con la sua Fuji xt10.

Silvano Debernardi: Nato a Biella il 29/05/1956. Tra la seconda metà degli anni ’70 e i primi anni ’80 ha seguito corsi di pittura. In qualche modo ha assorbito l’insegnamento del suo antico maestro C. Morelli: scuola romana del dopoguerra e realismo. In seguito ha proseguito come autodidatta, sperimentando diverse tecniche. Laureato in filosofia ha partecipato a diverse esposizioni.

Olympia Dotti: Nasce a Roma il 21 Novembre 1967, fin da piccola, a 7 anni, decide che essere Artista sarà il suo Mondo, quando a Roma il land Artist Christo  nel 1974, impacchetta le Mura Aureliane, fu Amore a prima vista. Frequenta anche lo Studio del Pittore Renato Guttuso (Suo Zio) dove rimane impressionata dall'Odore acre dei Tubetti ad Olio ed i loro vividi Colori, che influenzeranno tutto il suo lavoro da Colorista, anche se passerà ad un Medium più rapido come l' Acrilico. Partecipa a varie Mostre come Artista del Gioiello dopo aver seguito la prima annualità presso lo IED Dipartimento di Moda, per poi volare in Inghilterra e Diplomarsi alla "Pardon School of Specialized Decoration" per passare a Ginevra per Studiare Scenografia Teatrale all' " Ecole de Decor de Teatre" per volare in USA a "RISD" la migliore Scuola di Design USA. Tornata in Italia frequenta i Corsi dell' Aura-Soma dell' ASIACT Academy Sience International of Color Tecnologies  e fonda un Piccolo Museo,  il MIAF, Museo, Italiano, Arte, Felina Piccoli e grandi Felini tra Arte – Natura e Curiosità - Ha esposto in diversi Spazi Museali in Italia e all' Estero.

Enrico Frusciante: Nato a Terracina, consegue la Maturità Artistica nel 1975 presso il Liceo Artistico Statale di Latina. Dopo il percorso di formazione in ambito artistico, Enrico Frusciante allestisce la sua prima personale a Latina nel 1986. In quella occasione presenta opere dal forte accento realista-fotografico. Oltre alla ricerca di una propria personale linea espressiva, inizia ad indagare sulle possibilità tecniche che il mezzo fotografico può offrire. Sulla scia di Man Ray e Luigi Veronesi, ma soprattutto di Louis Daguerre, inizia a disegnare con la luce direttamente sulla carta fotografica. Parte così la sua indagine sul reale e sulla realtà, sulle loro molteplici sfaccettature e punti di vista. Tra le sue serie più importanti si segnalano “Strutture” del 1989-90 e “Presenze” del 1991-93. La ricerca “Frammenti” ha inizio nel 1996 e continua fino al 2009. In questo anno il suo interesse si sposta sull’essenzialità e l’eleganza del carattere tipografico da stampa, ma successivamente considererà anche le forme e i colori in uso nella pubblicità o comunque presenti sulle riviste di moda e costume. E’ così che alla serie iniziale delle “Tracce” e quella successiva degli “Elementi”, sviluppate entrambe con l’uso del tradizionale mezzo pittorico, si affiancherà quasi subito la serie “Traccia di tracce”, che si avvarrà dell’immediatezza del mezzo fotografico, per fissare idee e visioni che potessero contenere al loro interno, il senso fisico di spazio e tempo mantenendo invariato l’oggetto dell’indagine e cioè i colori, le immagini ed i caratteri da stampa usati nella pubblicità dalle riviste di moda. Nel 2010 inizia a cercare collegamenti tra forme, immagini multimediali e quelle sino ad allora indagate della tradizione pittorica. Comincia così nel 2012 la serie “Interferenze” Le prime opere di questa nuova serie sviluppata con l’uso della fotografia saranno presentate nel 2013 in occasione della mostra Artitaly tenutasi nella Halle 50 della Domagk Ateliers di Monaco di Baviera. Da quel momento il suo impegno è volto all’indagine delle connessioni tra linguaggio multimediale e tradizionale.

Valentina Forcina, in arte Isarijova: Nata a Roma nel 86, geometra con la passione per l’architettura e design, la passione per la fotografia nasce da giovanissima, in quarta elementare con le macchine analogiche e con la polaroid (one shot, one kill ). Con il passare degli anni la passione si evolve con la tecnologia e il senso del design e si trasferiscono sui complementi d’arredo manipolando il legno, e unendolo ai led con le lightbox. Frequenta il corso di Decorazione per gli spazi architettonici dell’accademia delle belle arti di Roma. L’arte va vissuta tutti giorni, anche solo cinque minuti al giorno bastano per cambiarti l’espressione in volto, per cambiarti prospettiva e farti assaporare la vita di tutti i giorni.

Sonia Mazzoli: Nasce a Roma il 30 dicembre del 67, inizia il suo percorso creativo giovanissima manipolando argilla in un ambiente familiare molto creativo che assieme al gusto del creare dal nulla le dà la spinta iniziale. Comincia realizzando gioielli per poi proseguire le sue sperimentazioni con disparati materiali come pietre dure, cartapesta , con una spiccata predilezione per il riciclo. Le sue principali fonti di approvvigionamento sono le discariche e la mania di conservare sempre tutto! Consegue il Diploma di Maestro d’Arte al Silvio D’Amico di Roma e frequenta l’Accademia di Belle Arti di Roma sez. Scenografia. Nel 95 è socia fondatrice di GARD Galleria Arte Roma Design. 

Marisa Muzi: Nasce a Roma dove vive e lavora alternando esposizioni tra Lucca – Sulmona e Pettorano sul Gizio (AQ). Fino ai 30 anni vive tra gli artisti di Villa Sthrol Fern, frequenta gli studi d’Arte dei suoi insegnanti Marina Haas Palloni e Kristen De Neve. Per Marisa Muzi dipingere è l’essenza della vita, affronta dei temi che sono anche il suo percorso di vita , ed ecco tartarughe, bicchieri, volatili, elefanti ed orme, bambù, scimmie e cammelli non per altro donne, fiori e paesaggi, questi temi la portano ad usare diversi materiali, la carta smeriglio e il cemento negli elefanti, stoffe e carte per i bicchieri, garze scaiola per arrivare a materiali di estremo recupero, come avvolgere un quadro con del cellofan nelle “ Donne scienziato” e usare cristalli di bicchieri rotti per i suoi “ Bambù“. Le sue passioni sono la Pittura, lo Yoga e la Poesia.Le sue opere sono in collezioni private in Italia e all’estero.

Alessandro Pellegrini: Nato e cresciuto a Roma, Alessandro Pellegrini sviluppa già a 3 anni la passione per il disegno, anche su incoraggiamento della madre (anch'ella illustratrice). Si diploma presso il Liceo Artistico A. Caravillani di Roma e completati gli studi intraprende un percorso individuale che lo spinge ad allontanarsi dall'uso classico dei materiali, a favore di continue sperimentazioni in cui l'amore per il colore è sempre protagonista. La prima fase di rottura coincide con la sostituzione della matita con tagli e screpolature del foglio su cui giocano acquerelli e chine. Successivamente inizia ad usare materiali di riciclo come supporti per le opere e sorpreso dagli effetti del colore su essi, nel corso del tempo introduce anche nuovi materiali che si mescolano con il colore (bitume, cemento, polistirolo, plastica, gesso e altri), dando di fatto avvio ad una nuova fase che l'avvicina all'arte materica. Parallelamente, la continua esplorazione lo conduce, nel 2015, al progetto "Stampe ad acquerello": esso consiste nell’utilizzo di una tecnica innovativa in cui l'acquerello diluito viene immesso sul foglio attraverso dei fori sull'acetato, rendendo il colore molto più vivo e le sfumature caratteristiche. L’effetto è ottenuto secondo uno schema che Pellegrini realizza ponendo dei piccoli pesi al di sopra dell’acetato; in questo modo il colore viene impresso maggiormente in alcuni punti, creando peculiari sfumature e velature. Tutto ciò è dunque reso possibile tramite la deprivazione di ossigeno e la lenta asciugatura dell’acquerello, che aiutano a sedimentare i pigmenti diversamente. Recentemente è impegnato nell'ambizioso compito di far convergere tutte le precedenti esplorazioni in un nuovo stile dinamico, che mantenga un equilibrio tra i materiali e che onori, come sempre, il colore.

Francesca Savi: Nasce a Roma nell’aprile 1979. L’influenza del padre Massimo, artista poliedrico, la fa crescere in un mondo che parla il linguaggio dell’arte e la rende capace di intuire il messaggio segreto di bellezza che si trova dietro ogni espressione artistica ispirata. Oggi continua ad emozionarsi davanti a tale bellezza e tenta di produrre arte con questo scopo.

Szymko Malgorzata Stanislawa in arte Pigotta08: Nasce nel 1971 a Lesna in Polonia ad un certo punto della sua vita decide di fare un cambiamento radicale e si trasferisce a Roma, dove vive e lavora ormai da più di 30 anni.  Ha sempre avuto la passione per la fotografia. Osservare il mondo attraverso l’obbiettivo della sua macchina fotografica, lo ritiene il modo migliore o meglio lo strumento migliore per rivelare la natura umana. Una foto è come un'impronta digitale che non può o meglio non si deve falsificare. Le sue opere toccano quasi sempre tematiche sociali.

Sergio Savarino: Nato a Roma nel 1951, e' vissuto in Sicilia dove si e' laureato in Fisica. Si e' trasferito per lavoro in Lombardia e poi a Roma dove vive da anni. Ha partecipato a convegni culturali, con relazioni centrate su nessi fra scienza, arte e architettura. Pubblica lavori su argomenti di astrofisica con attenzione ai processi mentali nello studio della realtà.  Pratica da sempre la fotografia come documentazione di viaggio, come esercizio di osservazione di aspetti insoliti e non banali, come stimolo per sguardi troppo spesso distratti e frettolosi.  Espone presso la Galleria Arte Roma Design, accompagnando talvolta le foto con brevi citazioni letterarie e testi descrittivi.

Vincenza Spiridione: Pittrice autodidatta fin dall’adolescenza, di origine lucana, vive e lavora a Roma. Dopo studi classici e giuridici, segue la propria inclinazione artistica conseguendo il diploma in scultura e pittura antica. Nel 2017 si laurea in Sacra teologia, a completamento di una formazione umanistica che traspare nella sua arte. Scrittrice ha pubblicato il romanzo “Se è Amore. L’antefatto”, primo di una trilogia (2020) e "Se è amore. Il conflitto" (2023). Da sempre si dedica alla poesia e composizione di brani musicali che esegue alla chitarra. Abilità tecniche ed esperienze in scultura e pittura Scultura: Modellato argilla, gesso, pietra leccese, siporex, poliuretano, polistirolo, plexiglass, gomma piuma. Formatura. Fusione a cera persa. Elementi di ceramica: ingobbio. Pittura: Tempera all'uovo, encausto, affresco; uso del pigmento per olio, acrilico, gouache su varie tipologie di supporto. Elementi di acquarello. Elementi di tecnica dell'icona. Abilità a disegnare manualmente opere di grandi dimensioni. La Spiridione rappresenta la propria visione della realtà attraverso un personale linguaggio figurativo che le consente di sintetizzare le forme, di plasmare la materia assecondandone potenzialità e caratteristiche, raggiungendo l’immediatezza del messaggio informale, con rimandi figurativi, simbolici e concettuali che valorizzano il segno. Nella scultura come nella pittura, la materia e gli strumenti a disposizione condizionano l’opera: le abilità tecniche e le qualità progettuali dell’artista costituiscono il mezzo per una comunicazione che trascende la realtà. Alla radice del suo lavoro originale sta il messaggio autentico e viscerale mirato a rappresentare contraddizioni e drammi del nostro tempo, in particolare il quello delle migrazioni dai paesi del sud del mondo, spesso in guerra. (rif Progetto UOMODOVEVAI). L’impegno nel sociale tende al superamento delle condizioni di sfruttamento ed annientamento dell’essere umano, affinché prevalga la cultura della Persona, sulla base dei valori della accoglienza, della giustizia, della pace e dell'Amore, unica risposta ai mali dell'uomo nel mondo "globalizzato".

Galleria Arte Roma Design è una storica galleria aperta negli anni ’90 che ha nel tempo progettato centinaia di eventi d’arte e di design in Italia e all’Estero, con più di 1.000 artisti e designer. Situata nel cuore di Roma, tra i Gazometro e il sito archeologico della Piramide Cestia, a due passi del Cimitero Acattolico in cui riposano molte personalità della Storia e della Cultura e della Centrale Montemartini, spazio industriale adibito a Museo Archeologico.

Soqquadro è un'associazione culturale che nasce nell'ottobre del 2000 e da allora ad oggi ha realizzato più di 150 mostre in spazi pubblici e privati, in Italia e all'Estero, collaborando con circa 500 artisti, pittori, scultori, fotografi, video artisti, performer, designer.


DOVE: GARD Galleria Arte Roma Design - V. Dei Conciatori 3/i (giardino interno) M Piramide
INAUGURAZIONE: Venerdì 1 dicembre dalle ore 18.30 - alle ore 22.00
DURATA : Dal 1 all’11 Dicembre 2023
ORARI: Dalle 12.30 alle 21.30 - dal lunedì - al sabato - ( visitabile solo su appuntamento WhatsApp o Sms )
INGRESSO: libero - Info e Prenotazioni +39 340.3884778 - Infomail: soniagard@gmail.com


Hôtel-Dieu - A plus A Gallery

Dove: A plus A Gallery

Quando: 24/11/2023 - 20/01/2024

Hôtel-Dieu
A plus A Gallery
a cura di A plus A Gallery e School for Curatorial Studies Venice 
24 novembre 2023 - 20 gennaio 2024
 
orari di apertura: 
dal mercoledì al sabato, 11.00 - 18.00
e su appuntamento
Artisti: Giulia Maria Belli, Alessandro Bevilacqua, Thomas Braida, Ornella Cardillo,
Simone Carraro, Francesco Casati, Nina Ćeranić, Weichao Chen, Nebojša
Despotović, Daria Dmytrenko, Jingge Dong, Bruno Fantelli, Greta Ferretti, Leonardo
Furlan, Enej Gala, Bogdan Koshevoy, Giulio Malinverni, Anna Marzuttini,
Alesssandro Miotti, Sebastiano Pallavisini, Anastasiya Parvanova, Edison Pashkaj,
Barbara Prenka, Simone Rutigliano, Pierluigi Scandiuzzi, Mattia Varini, Francesco
Zanatta.
  
Il nome Hôtel-Dieu significava nel Medioevo il più grande alloggio della città. Era
gratuito per i poveri, mentre ai ricchi veniva chiesto di pagare per il loro soggiorno.
Queste antiche istituzioni europee erano destinate a ospitare i senzatetto e i
bisognosi, nonché i viaggiatori di ogni genere. Gli ordini religiosi li gestivano secondo
una tradizione di gentilezza e misericordia. Si trattava di un luogo di ospitalità e di
preghiera, unito a un programma non tanto nascosto di evangelizzazione. Serviva
anche come ospedale, ma non esisteva ancora l'idea di un luogo unico riservato alle
sole cure mediche. Si può definire una grande locanda medievale, che forniva anche
alloggi. Solo a partire dal XVI secolo, gli ospiti, sempre di più, erano ricoveri di malati
cronici. Si potrebbe dare un'occhiata agli scritti di Michel Foucault per avere un
quadro forse più sinistro, ma anche più chiaro, di come le istituzioni mediche sono
state create nel corso del tempo. 
 
La filosofia di un Hôtel-Dieu, della gestione di una locanda nel Medioevo, così come
quella di una galleria d'arte contemporanea oggi, è più o meno questa: "Il povero è
felice quando il ricco si diverte". E la Bohème - parola che indica i gitani, che nella
Francia del XIX secolo provenivano per lo più dalla Boemia, ma che nella semantica
si riferisce allo stile di vita di poeti e artisti, che provenivano per lo più dalla classe
media e alta - è, come commenta Walter Benjamin nel suo Esilio parigino e in fuga
dalla Germania nazista, guardando al passato europeo, la Bohème è: "la palestra
della vita artistica; è il trampolino di lancio verso l'Académie, l'Hôtel-Dieu o la
Morgue" 1. 
 
La gente povera non ha una moda così come non ha una storia, e le sue idee, i suoi
gusti sono stati raramente rintracciati o trasmessi attraverso i secoli. Ma in un Hôtel-
Dieu si può sicuramente trovare un assaggio della loro estetica. È qui che si espone
la fotografia, il disegno, il libro, la lettera, il manifesto, l'unica cosa che si è stato in
grado di salvare, mentre tutto il resto è andato perduto o ci è stato rubato. Magari è
un disegno di Paul Klee con un angelo, o forse un oggetto puramente casuale della
nostra vecchia casa, ma è l'oggetto che ti è rimasto e sta con te. È solo in un Hôtel-
Dieu che si capisce il vero valore della bellezza e delle cose.
 
L'Hôtel-Dieu, luogo di preghiera e di restauro alle origini, si è disintegrato in epoca
moderna trasformandosi sempre più in un ospedale illuminato e scientificament

organizzato, da un lato, e in un rifugio per i senzatetto della prima
industrializzazione, dall'altro. In seguito, si è addirittura trasformato in un ricovero per
le masse disoccupate e impoverite del primo Novecento. Nel secolo precedente al
nostro attuale millennio Charlie Chaplin è diventato il più grande comico perché ha
incorporato in sé la paura più profonda dei suoi contemporanei: l'impoverimento. Il
XX secolo è stato un secolo in cui c'è stato il divieto del teatro dei burattini in Italia e
il divieto dei film di Chaplin nel III. Reich, perché ogni marionetta poteva mettere in
mostra il mento di Mussolini e ogni centimetro di Chaplin poteva mettere a nudo la
squallidezza del Führer. 2
 
Uno di questi rifugi per senzatetto in cui l'Hôtel-Dieu decadeva, mentre venivano
costruiti grandi ospedali moderni come annunci per le esigenze logistiche delle
prossime guerre mondiali, era il Männerwohnheim nella Meldemannstrasse di
Vienna. "Nell'autunno del 1909", scrive Reinhold Hanisch su The New
Republic nell'aprile 1939: "il vicino alla mia destra aveva un'aria triste e così gli
facemmo delle domande. Da diversi giorni viveva sulle panchine del parco, dove il
suo sonno era spesso disturbato dai poliziotti. Era arrivato qui stanco morto,
affamato, con i piedi doloranti. Il suo vestito a quadri blu era diventato lilla. Era
venuto a Vienna nella speranza di guadagnarsi da vivere qui, dato che aveva già
dedicato molto tempo alla pittura a Linz, ma le sue speranze erano state
amaramente deluse... Il giorno dopo stava pianificando un nuovo progetto. Aveva
visto. Il tunnel, un film tratto da un romanzo di Bernhard Kellermann, e mi raccontò la
storia. Un oratore tiene un discorso in un tunnel e diventa un grande tribuno
popolare. Aveva successo con gli abitanti del Männerwohnheim, perché erano
sempre pronti a divertirsi e lui era una sorta di svago per loro." 3 
 
"Finché ci sarà un mendicante, ci sarà il mito"; è un altro famoso detto di
Walter Benjamin. Guardando al XX secolo, un filo conduttore ha caratterizzato la sua
prima metà: L'estetica più progressista per la folla, come chiaramente visibile nei
gesti di Chaplin, o nelle avventure del povero Topolino e dello sfortunato paperino (Il
Donald) che fa la voce grossa, si affidava completamente al topos del barbone
disoccupato. Le masse diseredate, sprovveduti e impreparate ai grandi cambiamenti
in atto si esibivano nella prima metà del secolo scorso negli avatar allegorici di un
topo, di un povero mendicante o di un papero, davanti alla macchina da presa, e il
pubblico veniva colto da una risata liberatoria guardandosi nello specchio sullo
schermo. L'estetica di Chaplin e di Walt Disney sapeva che la folla istintivamente
comprendeva e percepiva perfettamente nella sua carne ciò che l'impoverimento
sistematico significava per la sua vita. Lo stesso valeva per l’estetica regressiva
fascista. Entrambi Hollywood e il Nazionalsocialismo traevano a loro modo
ispirazione e propellente dalla paura dell'impoverimento, dalla paura di essere
smembrati, sminuiti, lasciati senza tradizioni e senza identità e fatti a pezzi dalla
macchina dei tempi moderni. La realtà sociale era a quel tempo per la maggior parte
delle persone la vita del barbone disoccupato, la realtà dell'ingiustizia sociale e della
sistematica e ingiusta distribuzione della ricchezza. 
 
La storia non si ripete mai, come già sapeva Søren Kierkegaard. La storia si
presenta sempre con una svolta interessante e sorprendente. Ma ancora oggi il
razzismo non è solo una condizione mentale o linguistica. Il razzismo si fonda anche
su realtà economiche e probabilmente ancora oggi, come nella Repubblica di
Weimar e in quasi tutti i casi della storia umana, è il risultato di una sistematica e

ingiusta distribuzione della ricchezza in una società per un periodo di tempo troppo
lungo, il risultato di una metodica e ingiusta socializzazione delle perdite e
privatizzazione dei profitti. Anche le guerre civili e le guerre tra nazioni si basano
principalmente su queste ragioni. Ancora oggi lo spettro della paura che perseguita il
mondo è la paura del fallimento economico privato o nazionale, la paura
dell'immigrazione di massa, la paura che il clima e l'atmosfera globale cambino in
peggio, la paura di una strana malattia fisica e spirituale che ci infetterà tutti in futuro.
E ancora oggi l'arte ha bisogno di giocare con la mitologia per esistere, e un mito
globale ambiguo con cui giocare è sicuramente l'Hôtel-Dieu. È in queste settimane,
prima e dopo il Natale 2023, che vogliamo dedicare una mostra in galleria A plus A a
Venezia a questo mito.
 
1 Walter Benjamin, Arcades Project, The Belknap Press of Harvard University Press, p. 585
2 Walter Benjamin, Hitlers Diminished Masculinity. In: Selected Writings vol 2, part 2, edited by Michael W.
Jennings, Howard Eiland and Gary Smith, The Belknap Press of Harvard University Press, p. 792
3 Reinhold Hanisch, I was Hitlers Buddy. In : The New Republic, April 5, 1939
Contatti:
A plus A Gallery
San Marco 3073, Venezia
Mail info@aplusa.it
Tel +39 041 277 0466
www.aplusa.it


Praga photo 2'023

Dove: Praga

Quando: 14 -19 novembre 2023

Il Prague Photo Festival giunge quest'anno alla sua 15a edizione.

Come da tradizione, il Centro Sperimentale di Fotografia Adams partecipa a questa vetrina internazionale proponendo una scelta di opere e progetti di autori accuratamente selezionati. L'offerta di questa edizione, che si terrà nel prestigioso Palazzo Glam Gallos, si caratterizza per la coerenza stilistica e narrativa delle opere, per l'attenzione alle tematiche contemporanee senza rinunciare all'afflato della scrittura poetica. Gli autori che partecipano per CSF Adams al Prague Photo sono:

Vincitore del bando di concorso
Ingrid Dorner con Liminal

Menzione speciale:
Fabiomassimo Antenozio - Verde Mennonita
Carlo Barberio - Grazie a Dio per la mia vita

Mostra personale
José Witteveen e Natalia Diaz - Orlando (artista in residenza csfadams 2022)
Natalia - Ortiz Mantilla - Huele a Lluvia" (premio fotografico IILA 2022)
Monica Toscani - Poetica delle rovine contemporanee (curatore Gabriele Agostini)
Francesca Cao - Il coraggio di essere un desiderio (selezione Kromartgallery)
Paula Jesus - Sit - Down Babies (selezione Kromartgallery)
Michele Iacobini - Wabi Sabi (curatore Luisa Briganti)
Joseph La Mela - La grotta (curatore Gabriele Agostini)

Mostra collettiva:
Selezione Csfadams
Simona Caprioli
Gianluca Coppeto
Stefania Cuozzo
Alberto Lucarelli
Maria Roberta Rocchi

Under 30
Mattia Caione
Anna Flore
Valentina Paparozzi
Aurora Ruffini
Altre informazioni
Praga foto
Galleria Kromart
info@csfadams.it
https://www.csfadams.it/eventi/praga-photo-2023/


Segni Parole Sogno

Dove: Galleria Gard - Roma

Quando: dal 20/10/2023 al 04/11/2023

Segni Parole Sogno Esposizione personale di

Alessandro Pellegrini


A cura di: Sonia Mazzoli e Marina Zatta

La GARD Galleria Arte Roma Design presenta da venerdì 20 ottobre la mostra personale di Alessandro Pellegrini "Segni Parole Sogno"

Nel suo testo “L’Artista, il Colore, la Materia” Marina Zatta scrive di Pellegrini: “la scelta della Materia è più che mai determinante, sia che generi le trasparenze dell’acquerello, sia che venga proposta la corposa lucentezza dell’olio e, ancor più, nelle opere in cui Alessandro stesso crea il sostrato con cui realizza parte dei suoi lavori. Il leitmotiv che unisce queste opere è il creare, attraverso la sperimentazione e un rapporto di interscambio concreto con materia e colore, sensazioni in cui lo sguardo dello spettatore si sperde ipnotizzato. Una narrazione che sembra scaturire dai meandri del cervello dell'artista per insinuarsi in quello di chi osserva. Alessandro opera di notte, immerso nel silenzio, per sviscerare le sue sensazioni e trasporle al fruitore, dando vita a un sogno collettivo a cui partecipano, come figure vive, il colore e la materia, in forme che potrebbero sembrare casuali, ma in realtà sono il frutto di un’accurata ricerca. Negli acquerelli il colore si spande come gocce di pioggia colorata che, nel congiungersi con la carta, diviene fiumi, laghi, onde del mare, creando effetti che ricordano vagamente le sensazioni dei test di Rorschach, ma non speculari, come se Alessandro volesse proiettare i suoi lavori nella mente dello spettatore per carpirne il pensiero. Certamente però il suo intento non è psicanalizzare chi guarda ma, al contrario, lasciare scie in cui il fruitore può far vagare liberamente le sue sensazioni, anche recondite, per viverle e assaporarle. Questo si accentua quando Pellegrini genera direttamente la materia con cui opera: amalgamando cemento, gesso, polvere di vetro e sabbia, vernici immaginate e create dall’artista, Alessandro dà vita a labirinti materici, in cui ciò che sporge sembra riassorbire sè stesso in cunicoli di colore, caos magmatico che cattura la percezione visiva e sensoriale.

Alessandro Pellegrini: è nato e cresciuto a Roma, Alessandro Pellegrini sviluppa già a 3 anni la passione per il disegno, anche su incoraggiamento della madre (anch'ella illustratrice). Si diploma presso il Liceo Artistico A. Caravillani di Roma e completati gli studi intraprende un percorso individuale che lo spinge ad allontanarsi dall'uso classico dei materiali, a favore di continue sperimentazioni in cui l'amore per il colore è sempre protagonista. La prima fase di rottura coincide con la sostituzione della matita con tagli e screpolature del foglio su cui giocano acquerelli e chine. Successivamente inizia ad usare materiali di riciclo come supporti per le opere e sorpreso dagli effetti del colore su essi, nel corso del tempo introduce anche nuovi materiali che si mescolano con il colore (bitume, cemento, polistirolo, plastica, gesso e altri), dando di fatto avvio ad una nuova fase che l'avvicina all'arte materica. Parallelamente, la continua esplorazione lo conduce, nel 2015, al progetto "Stampe ad acquerello": esso consiste nell’utilizzo di una tecnica innovativa in cui l'acquerello diluito viene immesso sul foglio attraverso dei fori sull'acetato, rendendo il colore molto più vivo e le sfumature caratteristiche. L’effetto è ottenuto secondo uno schema che Pellegrini realizza ponendo dei piccoli pesi al di sopra dell’acetato; in questo modo il colore viene impresso maggiormente in alcuni punti, creando peculiari sfumature e velature. Tutto ciò è dunque reso possibile tramite la deprivazione di ossigeno e la lenta asciugatura dell’acquerello, che aiutano a sedimentare i pigmenti diversamente. Recentemente è impegnato nell'ambizioso compito di far convergere tutte le precedenti esplorazioni in un nuovo stile dinamico, che mantenga un equilibrio tra i materiali e che onori, come sempre, il colore.

Cenni Storici - Galleria Arte Roma Design: 
Nasce nel 1995, con la funzione di editore, promotore, produttore e distributore di Arte e Design Autoprodotto. Nel tempo le sono stati riconosciuti contenuti di particolare creatività e fantasia sia da Istituzioni Pubbliche sia dai media che hanno seguito sempre con grande interesse l’evoluzione della Galleria diventata un importante punto nevralgico per gli artisti emergenti, un punto di raccordo e sperimentazione. Negli anni, numerosi personaggi del mondo della pittura, del design, della poesia, del teatro e del cinema, si sono avvicinati alla Galleria collaborando con il suo staff in numerose iniziative. Dal 1997 GARD sceglie come ubicazione uno spazio di 600 mq. tra il Gazometro e la Piramide Cestia, ex zona industriale del vecchio porto fluviale di Roma; spazio multifunzionale che si presta periodicamente per esposizioni ed eventi di arte, design e cultura, affiancando attività di promozione a laboratori creativi dedicati alla manualità, dedicando una specifica attenzione alla sperimentazione di nuovi linguaggi artistici e all’utilizzo di materiali di recupero e riciclo. Il 20 ottobre 2011 la Galleria viene coinvolta nell’alluvione di Roma ed è costretta a chiudere. Ci vogliono tre anni per poter bonificare e riqualificare i locali, tamponare e far fronte ai molti danni, viene fatto un progetto e un intervento di riduzione spazi e nuova destinazione d’uso di alcune aree. GARD, ha saputo tuttavia far fronte, specie in questi ultimi anni, agli innumerevoli problemi insorti con la solita volontà e grinta che l’hanno sempre contraddistinta.

Cenni Storici : Soqquadro è un'associazione culturale che nasce nell'ottobre del 2000 e da allora ad oggi ha realizzato più di 150 mostre in spazi pubblici e privati, in Italia e all'Estero, collaborando con circa 500 artisti, pittori, scultori, fotografi, video artisti, performer, designer.

La serata di apertura sarà accompagnata da : Art & Wine - Degustazione di Vini ed eccellenze enogastronomiche a cura di Federica Christine Marzoli - Viene chiesto un contributo per la degustazione

Dove: GARD Galleria Arte Roma Design - V. Dei Conciatori 3/i (giardino interno codice entrata 9090) M Piramide
Inaugurazione: Venerdì 20 Ottobre - dalle 18.30 alle 21.30 Degustazione : Art & Wine - Vini ed eccellenze enogastronomiche
Durata : Dal 20 Ottobre al 4 Novembre 2023
Orari: Dalle 16.30 alle 19.30 - dal lunedì al sabato
visitabile solo su appuntamento “ WhatsApp o Sms”
Info e Prenotazioni +39 340.3884778 - Info mail: soniagard@gmail.com
Ingresso: libero


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