MOSTRE
Prague Photo 2024
Dove: Praga
Quando: 19/25 novembre 2024
Siamo presenti alla sedicesima edizione del Prague photo
Nello splendido palazzo Clam Palace Gallos
Felicissimi di presentare la nostra squadra composta da 10 autori:
Simona Caprioli – Visioni autobiografiche
a cura di Luisa Briganti con testo di Gabriele Agostini
Alessandro Zenti – Ghetti – Borgo Mezzanone
A cura di Luisa Briganti per Kromart gallery
Fern L. Nesson La musica delle sfere
A cura di Luisa Briganti per Kromart gallery
Antonello Ferrara – Nel mare ho imparato ad ascoltare
Gianluca Coppeto vincitore della Call for entry 2024 Attraversando Varanasi
A cura di Alessia Rollo
Carola Graziani Menzione speciale 2024 – Soul food
Stefania Cuozzo, Alberto Lucarelli, Maria Roberta Rocchi, Roberto Villani.
Con il progetto collettivo Il nudo a nudo
a cura di Gabriele Agostini e Luisa Briganti
Dal 19 al 24 Novembre 2024
Vernissage Domenica 18 Novembre ore 18.00
Presso il Clam Palace Gallos
Husova 20 – Praha 1 –
https://www.csfadams.it/eventi/prague-photo-2024-gli-autori/
Noutoupatou
Dove: A plus A Gallery
Quando: 18 Novembre 2024
private view: 18 novembre, ore 18
A plus A Gallery, Venice, San Marco 3073 Flavio Désir, Samuel Gelas, Shamika Germain
organizzato da A plus A Gallery in collaborazione con Campus caribéen des Arts e supportato da Institut français
a cura di Paola Lavra
La galleria A plus A e il Campus caribéen des Arts hanno il piacere di annunciare Noutoupatou, Mondes caribéens en mouvement.
La mostra, sostenuta dall’Institut français, si apre in concomitanza con la chiusura della 60. edizione della Biennale Internazionale di Venezia, sulla scia dell’artista franco-caraibico Julien Creuzet.
Noutoupatou, è una parola, un suono, un invito a guardare con attenzione alle opere di tre giovani artisti appartenenti alla scena caraibica, provenienti dalle isole di Haïti, della Guadeloupe e di Saint Martin, laureati del Campus Caribéen des Arts di Fort-de-France in Martinica: Flavio Délice Desir, Samuel Gelas, Shamika Germain. La mostra è curata da Paola Lavra, antrolopologa e docente al Campus des Arts e diplomata alla School for Curatorial Studies Venice, in collaborazione con May Clementé, direttrice della Galerie École del CCA. Il progetto prevede un periodo di residenza per gli artisti a Venezia, una masterclass proposta da Julien Creuzet e una serie di iniziative al fine di creare un momento di scambio e incon- tro tra i tre artisti e la città di Venezia, isole appartenenti entrambe ad un vasto arcipelago che porta in sé un’intricata rete di rapporti e di connessioni al mondo.
Il periodo di residenza culminerà con l’apertura della mostra in cui il visitatore avrà l’opportunità di rilevare l’impronta storica, sociologica e culturale che ha marcato profondamente lo spazio e il corpo, l’identità plurale e contradditoria di una società coloniale che interroga costantemente le sue origini, la sua affiliazione e lo statuto di territorio francese ultramarino nella complessa geografia dell’arcipelago caraibico, il suo divenire nello spazio mondializzato delle Americhe. La decostruzione progressiva del paradigma della modernità occidentale lascia oggi spazio a nuovi e singolari paradigmi di pensiero e azione portati e tradotti dal linguaggio specifico dell’arte contemporanea, ispirata dalla poetica glissantiana della relazione e del Tout monde.
È in questo contesto che l’artista haïtiano-guyanese Flavio Délice Désir segue il percorso e la cartografia tracciate dalla comunità haïtiana in costante migrazione “verso altre rive”. Terra di origine da lui mai abitata, « non natale », Haïti è fondatrice di tutto un immaginario poetico e artistico che si costruisce sul filo delle testimonianze e dei racconti degli haïtiani in fuga. Una reale « etnografia dei passaggi » prende forma nelle tele e nelle sculture realizzate a partire da materiali di recupero che costituiscono il quotidiano fondato sulla « debrouillardise » e sull’urgenza della popolazione esposta ai movimenti tellurici e allo squilibrio permanente di un paese in guerra, che paga oggi e ancora il prezzo della sua rivoluzione. Quaderno di un ritorno alla terra dell’infanzia anelata, l’insieme delle opere si inscrive nel contesto drammatico degli attuali conflitti che agitano l’isola di Haïti.
Shamika Germain, artista saint-martinoise e jamaiquaine, si serve del dispositivo dell’immersione e della captazione (immagini, parole e suoni) per raccontare un’altra migrazione : la Sua, quella dei “Barrel childs” jamaicani, degli « Enfants de la Ddass in Francia , bambini affidati a istituti pubblici o cresciuti presso famiglie affidatarie e strutture di accoglienza. Raccogliere le voci e i silenzi dei corpi e delle anime separati dal seno materno si traduce in una ricca produzione che spa- zia dalla fotografia al disegno e alla pittura, dalla scultura al dispositivo filmico, dall’installazione alla performance di testi manoscritti. Materiali duri come il ferro e il cemento di ferro si oppongono alla dolcezza della lana nella fabbricazione di « culle » che alludono al vuoto e alla carenza di un’infanzia senza sogni. L’intimi-tà diventa così supporto di una scrittura plastica e grafica singolare e polimorfa, nella creazione di un’estetica del trauma, tradotto dal termine créolo bless, forma di catarsi tragica operata dalla riproduzione e dalla materializzazione della ferita originaria. La storia individuale delle « Pupilles de l’État » narrata da Chamika fa eco alla storia del Bumidom e degli Enfants de la Creuse (1962/1984), alla vasta operazione di migrazione di massa realizzata dall’Ufficio per lo sviluppo delle migrazioni nei dipartimenti di oltremare di cui i bambini dei territori dei DOM (Réunion, Martinique, Guadeloupe) furono oggetto e vittime collaterali.
L’universo dei bambini, metafora della società antillana, è infine presente ed operante nelle imponenti tele dell’artista guadalupéense Samuel Gelas, vasti ritratti di gruppo che rinviano all’esperienza di ogni essere umano costitutivo di un gruppo sociale ma anche di un’umanità di cui l’infanzia è comune denominatore. Il dispo sitivo della foto di classe è stravolto (renversé) dal linguaggio codificato di un bestiario che sembra illustrare le derive di una società caratterizzata da un’identità ibrida, dall’incontro/scontro (collision) tra multiculturalismo e mondializzazione.
I bambini sono la società di domani nella classe che riunisce e favorisce/o no l’incontro di origini, religioni e diversi sistemi di pensiero. In un contesto di crisi e migrazioni multiformi portatrici di disparità legate ai concetti di classe, razza e genere, la poetica della relazione, summa teorica di Edouard Glissant, sovverte il concetto di classe e ispira un progetto artistico fondato sulla forza del collettivo. Il ritratto di classe iscrive l’individuo in un gruppo sociale che afferma con forza la sua singolarità ma rivendica anche l’appartenenza al mondo, all’essere Tout monde, laddove “la relazione diventa somma infinita di tutte le differenze”. (Cf. L’invitation au voyage, 22 novembre 2004, E. Glissant interrogé par Laure Adler).
Ospite di eccezione è l’artista Julien Creuzet, che rappresenta la Francia alla 60. Biennale di Venezia, protagonista di una masterclass che ripercorre le varie fasi della sua carriera, iniziata per l’appunto in Martinica. La masterclass è organizzata dall’Institut français, in collaborazione con il Campus Caraïbéen des Arts. È rivolta agli studenti delle Accademie di Belle Arti della Martinica e di Caen, nonché agli studenti del Lycée d’arts appliqués Victor Anicet di Saint Pierre. Questo evento è stato reso possibile grazie al sostegno della Collectivité Territoriale de Martinique.
Fondato sull’ègida di Aimé Cesaire nel 1984, l’attuale Campus Caribéen des Arts è una Scuola superiore d’Arte patrocinata dal Ministero della cultura e della Comunicazione, integrato nel sistema dell’insegnamento superiore delle scuole d’arte francesi. Unico polo francofono d’insegnamento delle arti visive nell’arco caraibico e nell’America centrale, l’istituto superiore mette in prospettiva il dispositivo europeo di cui è dotato per inserirsi nella territorialità più vasta assegnatagli dalla storia e dallo statuto di « territorio francese di oltremare ».
La mostra è visitabile dal 18 novembre al 21 dicembre 2024 alla Galleria A plus A.
Archetipo Umano - performance
Dove: Galleria Gard - Roma
Quando: 26710/2024
“ARCHETIPO UMANO”
performance di
Monica Argentino
A CURA DI: Sonia Mazzoli e Marina Zatta
La GARD Galleria Arte Roma Design, realtà nata nel 1995, rivolta da sempre alla promozione e
diffusione di arte emergente e design autoprodotto, in collaborazione con l’Associazione Culturale
Soqquadro con la quale collabora da anni, presentano, due esposizioni e una Performance, la personale di Alessandro Pellegrini “Dualità Dell’Inconscio”, l’esposizione collettiva di Arte contemporanei denominata “Punti Di Vista ” giunta alla V° edizione e la Performance Human painting – video installation “Archetipo Umano” di Monica Argentino, eventi inseriti nel circuito RAW – Rome Art Week “ La settimana dell’arte contemporanea” che sarà dal 21 al 26 ottobre 2024, le due esposizione d’Arte si inaugurano il 16 Ottobre dalle ore 18,30 alle ore 21,30, saranno in seguito visitabili solo su appuntamento fino al 27 Ottobre, sono prevista due visite guidate martedì 22 e giovedì 24 dalle ore 17,30 alle 19,00 la performance si terrà sabato 26 dalle 17,30 alle 18,30.
La performance “ARCHETIPO UMANO” è tratta dal progetto Body To Art di Monica Argentino.
“Body to Art” nasce nel 2017 dal desiderio dell’artista di veicolare attraverso la forza prepotente di un corpo messaggi sociali e spirituali, utilizzandolo come luogo di incontro e di apertura verso l’altro.
Un progetto di contaminazione tra vari linguaggi artistici per innescare una riflessione accurata fatta di forme, immagini e corpi tangibili allo scopo di evidenziare i nodi che dobbiamo sciogliere e risalire a sensi che dobbiamo imparare ad arricchire.
Un viaggio nell’esistenza umana, dall’origine dell’universo all’origine dell’uomo, accarezzando le distorsioni dei sentimenti ed il fascino della sua creazione.
“Archetipo Umano” è stato presentato nel 2019 in anteprima con un progetto site specific al Macro Museo di Arte contemporanea di Roma in occasione della settimana dell’Arte al Femminile organizzata dall’Azienda Speciale Palaexpo e successivamente in diverse manifestazioni culturali ed eventi artistici internazionali come Cortona in Arte 2024.
Monica Argentino: Pittrice, body painter, video artist, performer, ideatrice di diversi format che uniscono pittura, musica e arti performative. Segue gli studi come grafica illustratrice e partecipa alla sua prima mostra collettiva “Illustrativa 91″Galleria Comunale d’Arte Moderna di Roma,1991 dove mette in luce la sua speciale peculiarità di colorista. I suoi progetti contemplano come elemento principale il corpo e la sua trasformazione, un leitmotiv che ricorre nella sua ricerca artistica attraverso un’indagine ed una sperimentazione continua, che esprime con performance, body art ed opere pittoriche contaminandole tra loro. La sua visione artistica raggiunge completezza con i suoi progetti “Body to Art” e “Colours e Notes”, pittura estemporanea su corpo con videoart e musica. Tantissime sono le esposizioni personali e collettive nazionali ed internazionali alle quali partecipa. Il suo cubo d’arte “Equilibrio in-forme” è opera permanente al Maam-Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz Roma. L’opera “Sospiro di Foglie” è esposta stabilmente nel Palazzo Comunale di San Vittore del Lazio (FR). “Trasmutazioni” è esposta stabilmente nel Museo di Teora (Av). Nel 2017 espone al Teatro Alba e presso la Galleria d’Arte Polmone Pulsante di Roma la sua personale “Chimera: le forme del male”, un lavoro introspettivo con incursioni di statue viventi da lei stessa dipinte accompagnate da video installazioni. “Chimera “affronta la violenza sulle donne specificatamente in ambito affettivo, la loro dipendenza psicologica con il carnefice. Tra i più importanti lavori video art “Involucro”, premio della Critica alla Biennale Internazionale d’Arte di Bari-Bibart Biennale 2018-2019, presentato al MACRO Museo d’Arte Contemporanea di Roma, vincitore per Rome Art Week 2019 del Miami New Media Festival, proiettato al DORCAM di Miami (Florida), selezionato all’International Roma Film Corto Festival Cinema. Presenta al MACRO Museo d’Arte Contemporanea di Roma, un progetto site specific che partecipa alla Settimana dell’Arte al Femminile per Palaexpo di Roma (2019). Residenza d’arte ” Alterazioni Opera Vitae” per Rassegna Percorsi e Tracce di Sant’Oreste, promossa dal Comune di Sant’Oreste con il contributo della Regione Lazio (2020) Artista selezionato con il suo progetto Body to Art da Roma Culture- Roma speciale Alieni in Movimento con il contributo della Regione Lazio (2023). In occasione della giornata internazionale per i diritti delle donne, esegue live sulla emittente nazionale TV2000 una delle sue performance dedicata alla violenza di genere (2024). Artista internazionale per la IV Ed di “Cortona in Arte” 2024. Le sue opere sono presenti in cataloghi d’arte ed in varie collezioni pubbliche e private. I suoi lavori e le sue interviste sono pubblicati su magazine, periodici nazionali ed internazionali d’arte, cultura e spettacolo. Performing artist in corti teatrali e spettacoli di teatro danza.
Cenni Storici – Galleria Arte Roma Design: Nasce nel 1995, con la funzione di editore, promotore, produttore e distributore di Arte e Design Autoprodotto. Nel tempo le sono stati riconosciuti contenuti di particolare creatività e fantasia sia da Istituzioni Pubbliche sia dai media che hanno seguito sempre con grande interesse l’evoluzione della Galleria diventata un importante punto nevralgico per gli artisti emergenti, un punto di raccordo e sperimentazione. Negli anni, numerosi personaggi del mondo della pittura, del design, della poesia, del teatro e del cinema, si sono avvicinati alla Galleria collaborando con il suo staff in numerose iniziative. Dal 1997 GARD sceglie come ubicazione uno spazio di 600 mq. tra il Gazometro e la Piramide Cestia, ex zona industriale del vecchio porto fluviale di Roma; spazio multifunzionale che si presta periodicamente per esposizioni ed eventi di arte, design e cultura, affiancando attività di promozione a laboratori creativi dedicati alla manualità, dedicando una specifica attenzione alla sperimentazione di nuovi linguaggi artistici e all’utilizzo di materiali di recupero e riciclo. Il 20 ottobre 2011 la Galleria viene coinvolta nell’alluvione di Roma ed è costretta a chiudere. Ci vogliono tre anni per poter bonificare e riqualificare i locali, tamponare e far fronte ai molti danni, viene fatto un progetto e un intervento di riduzione spazi e nuova destinazione d’uso di alcune aree. GARD, ha saputo tuttavia far fronte, specie in questi ultimi anni, agli innumerevoli problemi insorti con la solita volontà e grinta che l’hanno sempre contraddistinta.
Soqquadro è un’associazione culturale che nasce nell’ottobre del 2000 e da allora ad oggi ha realizzato più di 150 mostre in spazi pubblici e privati, in Italia e all’Estero, collaborando con circa 500 artisti, pittori, scultori, fotografi, video artisti, performer, designer.
DOVE: GARD Galleria Arte Roma Design – V. Dei Conciatori 3/i (giardino interno) M Piramide
INAUGURAZIONE: Mercoledì 16 Ottobre – dalle ore 18.30 alle ore 21.30
PERFORMANCE 26 ottobre ore 17.30
DURATA Esposizione: Dal 16 al 27 Ottobre 2024
VISITE GUIDATE: Martedì 22 – Giovedì 24 – Sabato 26 – dalle ore 17,30 alle 19,00
ORARI: Dalle 12.30 alle 20.30 – dal lunedì – al venerdì – (visitabile su appuntamento WhatsApp o Sms )
INGRESSO: libero – Info e Prenotazioni +39 340.3884778 – Infomail: soniagard@gmail.com
visite guidate e performance
Dove: Galleria Gard - Roma
Quando: dal 22 al 26 ottobre 2024
Nelle giornate del 22 - 24 - e 26 ottobre si svolgeranno delle visite guidate alla galleria Gard per illustrare le due mostre in esposizione, la personale di Alessandro Pellegrini "Dualità Dell'Inconscio" e la collettiva "Punti di Vista V° edizione"
Il 26 ottobre alla 17.30 sarà possibile assistere alla performance "Archetipo Umano" di Monica Argentino.
Dettagli degli eventi:
La GARD Galleria Arte Roma Design, realtà nata nel 1995, rivolta da sempre alla promozione e diffusione di arte emergente e design autoprodotto, in collaborazione con l’Associazione Culturale Soqquadro con la quale collabora da anni, presentano, due esposizioni e una Performance, la personale di Alessandro Pellegrini “Dualità Dell’Inconscio”, l’esposizione collettiva di Arte contemporanei denominata "Punti Di Vista " giunta alla V° edizione e la Performance Human painting - video installation “Archetipo Umano” di Monica Argentino, eventi inseriti nel circuito RAW - Rome Art Week “ La settimana dell’arte contemporanea” che sarà dal 21 al 26 ottobre 2024, le due esposizione d’Arte si inaugurano il 16 Ottobre dalle ore 18,30 alle ore 21,30, saranno in seguito visitabili solo su appuntamento fino al 27 Ottobre, sono prevista due visite guidate martedì 22 e giovedì 24 dalle ore 17,30 alle 19,00 la performance si terrà sabato 26 dalle 17,30 alle 18,30.
Dualità Dell’Inconscio: L'inconscio trova sempre strade inattese per esprimersi, una di queste consiste nell'atto creativo e nella relazione che l'artista ha con esso. In questa mostra personale, "Dualità dell'inconscio”, sono esibite due spinte viscerali, concretizzate in due tecniche e due approcci all'arte differenti: da un lato la calma riflessiva, lo studio e la pianificazione; dall'altro l'impulso frenetico del modellare, tagliare e adoperare la materia per dare spazio allo sfogo espressivo.
Punti Di Vista: collettiva di Arte contemporanea che ospiterà diversi linguaggi Artistici; pittura, fotografia, scultura, grafica pittorica, sarà un mix di colori, di stili, di opere realizzate dal punto di vista dell'artista esecutore. Ogni artista riesce a vedere e a catturare delle impressioni, delle sensazioni, delle emozioni, delle immagini e si sforza di rappresentarle attraverso il proprio "Punto di Vista" mettendo in opera le proprie tecniche la propria arte, l’approccio con l'esterno risulta diverso da individuo a individuo. Contestualmente, ogni spettatore o visitatore percorrendo lo spazio espositivo riuscirà a vedere tutte le opere e liberamente interpretarle dal proprio "Punto di Vista", traendone ciascuno le proprie emozioni individuali. Le opere selezionate saranno di 15 artisti “Monica Argentino - Maria Rita Azzaro - Francesca Bianchi - Lorenza Bucci Casari - Silvano Debernardi - Olympia Dotti - Oreste Fiorenza - Federico Gentili - Sonia Mazzoli - Marisa Muzi - Lorenzo Pazzuello - Gruppo Pavlovsky - Sabrì - Silviaely - Vincenza Spiridione”, diversi per generi e tecniche di esecuzione, l’esposizione sarà decisamente variopinta e movimentata.
Archetipo Umano: Performance Human painting - Video Installation di Monica Argentino. Un progetto di contaminazione tra vari linguaggi artistici per innescare una riflessione accurata fatta di forme, immagini e corpi tangibili allo scopo di evidenziare i nodi che dobbiamo sciogliere e risalire a sensi che dobbiamo imparare ad arricchire. Un viaggio nell'esistenza umana, dall’origine dell’universo all'origine dell'uomo, accarezzando le distorsioni dei sentimenti ed il fascino della sua creazione.
Alessandro Pellegrini: Nato e cresciuto a Roma, Alessandro Pellegrini sviluppa già a 3 anni la passione per il disegno, anche su incoraggiamento della madre (anch'ella illustratrice). Si diploma presso il Liceo Artistico A. Caravillani di Roma e completati gli studi intraprende un percorso individuale che lo spinge ad allontanarsi dall'uso classico dei materiali, a favore di continue sperimentazioni in cui l'amore per il colore è sempre protagonista. La prima fase di rottura coincide con la sostituzione della matita con tagli e screpolature del foglio su cui giocano acquerelli e chine. Successivamente inizia ad usare materiali di riciclo come supporti per le opere e sorpreso dagli effetti del colore su essi, nel corso del tempo introduce anche nuovi materiali che si mescolano con il colore (bitume, cemento, polistirolo, plastica, gesso e altri), dando di fatto avvio ad una nuova fase che lo avvicina all'arte materica. Parallelamente, la continua esplorazione lo conduce, nel 2015, al progetto "Stampe ad acquerello": esso consiste nell’utilizzo di una tecnica innovativa in cui l'acquerello diluito viene immesso sul foglio attraverso dei fori sull'acetato, rendendo il colore molto più vivo e le sfumature caratteristiche. L’effetto è ottenuto secondo uno schema che Pellegrini realizza ponendo dei piccoli pesi al di sopra dell’acetato; in questo modo il colore viene impresso maggiormente in alcuni punti, creando peculiari sfumature e velature. Tutto ciò è dunque reso possibile tramite la deprivazione di ossigeno e la lenta asciugatura dell’acquerello, che aiutano a sedimentare i pigmenti diversamente. Recentemente è impegnato nell'ambizioso compito di far convergere tutte le precedenti esplorazioni in un nuovo stile dinamico, che mantenga un equilibrio tra i materiali e che onori, come sempre, il colore.
Monica Argentino: Pittrice, body painter, video artist, performer, ideatrice di diversi format che uniscono pittura, musica e arti performative. Segue gli studi come grafica illustratrice e partecipa alla sua prima mostra collettiva "Illustrativa 91"Galleria Comunale d'Arte Moderna di Roma,1991 dove mette in luce la sua speciale peculiarità di colorista. I suoi progetti contemplano come elemento principale il corpo e la sua trasformazione, un leitmotiv che ricorre nella sua ricerca artistica attraverso un’indagine ed una sperimentazione continua, che esprime con performance, body art ed opere pittoriche contaminandole tra loro. La sua visione artistica raggiunge la completezza con i suoi progetti “Body to Art" e "Colours e Notes", pittura estemporanea su corpo con videoart e musica. Tantissime sono le esposizioni personali e collettive nazionali ed internazionali alle quali partecipa. Il suo cubo d'arte "Equilibrio in-forme" è opera permanente al Maam-Museo dell'Altro e dell'Altrove di Metropoliz Roma. L’opera "Sospiro di Foglie" è esposta stabilmente nel Palazzo Comunale di San Vittore del Lazio (FR). "Trasmutazioni" è esposta stabilmente nel Museo di Teora (Av). Nel 2017 espone al Teatro Alba e presso la Galleria d'Arte Polmone Pulsante di Roma la sua personale "Chimera: le forme del male", un lavoro introspettivo con incursioni di statue viventi da lei stessa dipinte accompagnate da video installazioni. “Chimera “affronta la violenza sulle donne specificatamente in ambito affettivo, la loro dipendenza psicologica con il carnefice. Tra i più importanti lavori video art "Involucro", premio della Critica alla Biennale Internazionale d'Arte di Bari-Bibart Biennale 2018-2019, presentato al MACRO Museo d'Arte Contemporanea di Roma, vincitore per Rome Art Week 2019 del Miami New Media Festival, proiettato al DORCAM di Miami (Florida), selezionato all'International Roma Film Corto Festival Cinema. Presenta al MACRO Museo d'Arte Contemporanea di Roma, un progetto site specific che partecipa alla Settimana dell’Arte al Femminile per Palaexpo di Roma (2019). Residenza d’arte " Alterazioni Opera Vitae" per Rassegna Percorsi e Tracce di Sant'Oreste, promossa dal Comune di Sant'Oreste con il contributo della Regione Lazio (2020) Artista selezionato con il suo progetto Body to Art da Roma Culture- Roma speciale Alieni in Movimento con il contributo della Regione Lazio (2023). In occasione della giornata internazionale per i diritti delle donne, esegue live sulla emittente nazionale TV2000 una delle sue performance dedicate alla violenza di genere (2024). Artista internazionale per la IV Ed di “Cortona in Arte” 2024. Le sue opere sono presenti in cataloghi d'arte ed in varie collezioni pubbliche e private. I suoi lavori e le sue interviste sono pubblicati su magazine, periodici nazionali ed internazionali d'arte, cultura e spettacolo. Performing artist in corti teatrali e spettacoli di teatro danza.
Artisti selezionati per mostra collettiva, biografie
Maria Rita Azzaro: Nasce a Civita Castellana (VT), il 21 novembre 1983, inizia il suo percorso sin da bambina come autodidatta, dapprima riproducendo l’arte figurativa del Rinascimento, per poi nel 2017 frequentare la scuola di disegno e di pittura figurativa presso l’atelier del maestro Adriano Fida, dove acquisisce la tecnica del disegno e del chiaroscuro. Prosegue i suoi studi nel corso sperimentale di pittura materica tenuto dalla pittrice Aleksandra Kasperek, con l’obiettivo di avere più strumenti e più tecniche a disposizione per una produzione di opere che diano sfogo alla sua creatività. Le opere e le installazioni create durante la frequentazione del corso sono oggi oggetto della collezione materica “Art for Mother EArth”, realizzate su una texture di gesso, stoffa, carta, materiali riciclati, in acrilico su tela. Dal 2021 inizia a dipingere anche in acquerello. Lavora principalmente su commissione, tuttavia alcune opere della collezione “Art for Mother Earth” vengono esposte in collettive d'arte temporanee.
Website: www.mariaritaazzaro.com - Insta: @cosmopolit.art
Francesca Bianchi: Nasce a Volterra (PI) il 10 Gennaio 1985. Si diploma all’Istituto Statale D’Arte di Volterra, dove nel periodo scolastico si appassiona alle arti visive, già conosciute e sperimentate a casa con il “babbo” appassionato e fotografo per hobby, in particolar modo alla fotografia. Si dedica alla fotografia artistica con successo prendendo parte al gruppo fotografico della sua città che abbandonerà dopo pochi anni per intraprendere la sua strada artistica, mettendosi in gioco con fotografi e artisti famosi, dai quali riceve una grande spinta per affrontare ciò che di più la interessa: uscire dalla propria città e far vedere al mondo la sua arte. Tra una mostra fotografica e l’altra, si dedica anche alla creazione di gioielli e lampade in carta colorata, prendendo parte a mercatini d’arte nelle fiere di paese del suo territorio. Due sono le tappe più importanti che affronta: tre esposizioni fotografiche a Londra e la Prima Biennale della Creatività di Verona, curata ed inaugurata da Vittorio Sgarbi. Francesca afferra la Realtà e la pospone nel Sogno, afferra il Sogno e lo imprime nella Realtà. Le sue foto racchiudono la nostra anima bambina e i nostri desideri adulti, ciò che eravamo, ciò che vorremmo essere. Nei suoi scatti c’è l’immortalità della transitorietà, il nostro Destino Mortale, il nostro Destino Vitale. Ogni immagine che Francesca ci propone ci parla della nostra esistenza nella sua futile eternità, nella sua penetrante provvisorietà.
Lorenza Bucci Casari: Nasce a Roma, da padre italiano e madre francese, cresce in un ambiente artistico ed internazionale. Scrive da sempre, di tutto ed in varie lingue, ma la poesia è la sua prima spontanea forma di espressione ed anche la più costante, che spesso accompagna i suoi quadri. Medico per molti anni non smette mai di scrivere. ma da una quindicina d'anni... si scopre artista eclettica: dipinge, fa installazioni ed opere tridimensionali anche grandi e spesso luminose. Crea Gioielli, molto vari, anche per l'alta moda, collaborando con vari stilisti. anche per Raffaella Curiel tra Roma e Milano. Ha esposto in tutto il mondo e vinto vari premi. La sua ultima personale con retrospettiva si è svolta nel 2012, a Roma. Nel 2013, nelle Marche, allestisce “Trasparenze”, una sua personale, presentando una collezione inedita realizzata in plexiglass. Poi, 9 anni fa , realizza il suo sogno e crea di sana pianta, un Art Hotel a Bahia in Brasile www.aossinosdosanjos.com - www.lorenzabuccicasri.com.
Silvano Debernardi: Nato a Biella il 29/05/1956. Tra la seconda metà degli anni ’70 e i primi anni ’80 ha seguito corsi di pittura. In qualche modo ha assorbito l’insegnamento del suo antico maestro C. Morelli: scuola romana del dopoguerra e realismo. In seguito ha proseguito come autodidatta, sperimentando diverse tecniche. Laureato in filosofia ha partecipato a diverse esposizioni.
Olympia Dotti: Nasce a Roma il 21 Novembre 1967, fin da piccola, a 7 anni, decide che essere Artista sarà il suo Mondo, quando a Roma il land Artist Christo nel 1974, impacchetta le Mura Aureliane, fu Amore a prima vista. Frequenta anche lo Studio del Pittore Renato Guttuso (Suo Zio) dove rimane impressionata dall'Odore acre dei Tubetti ad Olio ed i loro vividi Colori, che influenzeranno tutto il suo lavoro da Colorista, anche se passerà ad un Medium più rapido come l’acrilico. Partecipa a varie Mostre come Artista del Gioiello dopo aver seguito la prima annualità presso lo IED Dipartimento di Moda, per poi volare in Inghilterra e Diplomarsi alla "Pardon School of Specialized Decoration" per passare a Ginevra per Studiare Scenografia Teatrale all' " Ecole de Decor de Teatre" per volare in USA a "RISD" la migliore Scuola di Design USA. Tornata in Italia frequenta i Corsi dell’Aura-Soma dell’ASIACT Academy Sience International of Color Tecnologies e fonda un Piccolo Museo, il MIAF, Museo, Italiano, Arte, Felina Piccoli e grandi Felini tra Arte – Natura e Curiosità - Ha esposto in diversi Spazi Museali in Italia e all' Estero.
Oreste Fiorenza: Nasce a Taranto nel 1960. Dal 1980 al 1982 frequenta il corso triennale presso l’Istituto Europeo di Design, diplomandosi in fotografia. Dal 1983 al 1987 è socio dell’Associazione Reporter Fotografi, mentre dal 1985 è fotografo freelance presso l’agenzia di stampa International Press Photo, collaborando anche con varie agenzie di pubblicità romane, tra le quali CDP,ITALIAN PROMOTION,M.C.C.B. Dal 1986 al 1989 è fotografo per la JCB , azienda giapponese leader nel settore delle carte di credito. Dal 1990 al 2020 è stato fotografo ufficiale presso uffici stampa istituzionali. Tuttora esercita libera professione, attualmente è fotografo ufficiale per la Fondazione Medicina Personalizzata.
Federico Gentili: Nato a Roma nel 1978. Informatico. Autodidatta inizia a dipingere nel 2009 su tela provando a mescolare le forme geometriche apprese grazie agli studi tecnici/meccanici ed i colori, vista la passione per la Pop Art e per i murales nel suo quartiere (Pigneto). Amante della musica e appassionato di chitarra dipinge cercando di trasmettere su tela il viaggio e l'emozione che quella canzone gli trasmette. Preferisce sperimentare ed improvvisare nuove tecniche...tra vernici acriliche colorate e fosforescenti o colori scuri e cupi.
Sonia Mazzoli: Nasce a Roma il 30 dicembre del 67, inizia il suo percorso creativo giovanissima manipolando argilla in un ambiente familiare molto creativo che assieme al gusto del creare dal nulla le dà la spinta iniziale. Comincia realizzando gioielli per poi proseguire le sue sperimentazioni con disparati materiali come pietre dure, cartapesta, con una spiccata predilezione per il riciclo. Le sue principali fonti di approvvigionamento sono le discariche e la mania di conservare sempre tutto! Consegue il Diploma di Maestro d’Arte al Silvio D’Amico di Roma e frequenta l’Accademia di Belle Arti di Roma sez. Scenografia. Nel 95 è socia fondatrice di GARD Galleria Arte Roma Design.
Marisa Muzi: Nasce a Roma dove vive e lavora alternando esposizioni tra Lucca – Sulmona e Pettorano sul Gizio (AQ). Fino ai 30 anni vive tra gli artisti di Villa Sthrol Fern, frequenta gli studi d’Arte dei suoi insegnanti Marina Haas Palloni e Kristen De Neve. Per Marisa Muzi dipingere è l’essenza della vita, affronta dei temi che sono anche il suo percorso di vita , ed ecco tartarughe, bicchieri, volatili, elefanti ed orme, bambù, scimmie e cammelli non per altro donne, fiori e paesaggi, questi temi la portano ad usare diversi materiali, la carta smeriglio e il cemento negli elefanti, stoffe e carte per i bicchieri, garze scaiola per arrivare a materiali di estremo recupero, come avvolgere un quadro con del cellofan nelle “ Donne scienziato” e usare cristalli di bicchieri rotti per i suoi “ Bambù“. Le sue passioni sono la Pittura, lo Yoga e la Poesia. Le sue opere sono in collezioni private in Italia e all’estero.
Lorenzo Pazzuello: Nato e cresciuto nella pittoresca città di Udine, la mia passione per l'arte è stata innescata da un'eredità familiare di creatività: mio nonno, un pittore di paesaggi ad olio, ha seminato in me il seme dell'amore per il bello. Sebbene non abbia intrapreso studi artistici formali, la vita mi ha sempre visto con un pennello o una matita in mano, esprimendo la mia visione del mondo attraverso quadri e schizzi che catturano l'essenza del momento. La mia carriera ha preso una strada diversa inizialmente, portandomi a Londra, dove ho forgiato un percorso professionale nel marketing. Questa esperienza, sebbene apparentemente distante dall'arte, ha affinato la mia capacità di comunicare visivamente, influenzando profondamente la mia pratica artistica. La vivace scena artistica londinese ha inoltre arricchito la mia comprensione delle correnti artistiche contemporanee, permettendomi di esplorare nuove direzioni nel mio lavoro. Recentemente, ho abbracciato la mia vocazione di artista a tempo pieno, dedicandomi completamente alla mia arte. Sono profondamente attratto dall'astrattismo, con una predilezione per l'incorporazione di elementi figurativi. La mia visione artistica è guidata dal desiderio di non imporre una narrazione predeterminata agli osservatori, ma di offrire loro lo spazio per intessere storie personali attraverso le mie opere. Credo fermamente che l'arte debba invitare al dialogo e alla riflessione, consentendo a ciascuno di trovare un proprio significato e connessione personale. Il mio viaggio artistico è un percorso in continua evoluzione, alimentato dall'esplorazione incessante di nuove tecniche, materiali e ispirazioni. Ogni opera è un dialogo tra me e l'osservatore, un invito a viaggiare oltre i confini della percezione abituale e a scoprire insieme nuovi orizzonti emotivi e visivi.
Gruppo Pavlovsky: Il Gruppo Pavlovsky lavora insieme dal 2020. Nati a Mosca, papà, mamma e figlio hanno professioni creative diverse. Credono che, con una buona comprensione reciproca, la differenza di esperienza creativa produca interessanti risultati sinergici. Il padre, Alex Pavlovsky,, laureato in matematica è un designer di metalli che ha lavorato per più di 20 anni con i migliori designer di interni e decoratori di Mosca. La mamma, Anastasia Pavlovskaya, Master in Architettura, graphic designer e illustratrice, riconosciuta più di 25 volte in festival e concorsi professionali. Il figlio Nikita è uno storico dell’arte, artista, giornalista e poeta, insignito del prestigioso premio letterario “Lyceum” per la sua raccolta di poesie (2021); ha partecipato a numerose mostre e performance a Mosca, tra cui VI e VII Biennale Internazionale della Giovane Arte. Il gruppo crea dipinti, pannelli, sculture e oggetti all’incrocio tra arte e design artigianale. Nelle loro opere, gli autori combinano il linguaggio delle immagini figurative ricchi delle metafore con quello sensuale dei materiali antichi e di tecnologie artigianali. Seguono sempre la loro idea di “cambiare il destino attraverso il cambiamento della forma e del contesto” e la co-creazione dell'artista, del tempo e della natura. La prima mostra personale del gruppo Pavlovsky (Pavlovskydesign) si è svolta a Mosca nel 2021. All’inizio del 2022, il gruppo creativo ha deciso di lasciare la Russia. È stato probabilmente il viaggio più importante della loro vita... Da allora, hanno partecipato a diverse mostre collettive a Roma, Milano, Barcellona, Empoli.
Sabrina Faustini in arte Sabrì: Nata ad Alatri il 09/08/59 fin dall’infanzia ha dimostrato passione per il disegno , in seguito per la pittura e grazie ad un lungo esercizio nella pratica artistica e alla collaborazione con un gruppo di pittori guidati dal maestro d’arte “Benedetto De Santis dopo lunghi anni di “apprendistato di bottega “, ha affinato la tecnica pittorica e acquisito una sempre più accesa sensibilità e curiosità che alimentano la sua creatività artistica. Dal 96’ ha iniziato ad esporre in mostre personali e collettive presso gallerie ed enti pubblici in Italia ed all’estero, ottenendo ampi consensi di critica e pubblico, diversi premi e riconoscimenti. Di lei il maestro Benedetto De Santis dice:” Sabrina è stata sempre un’attenta osservatrice della produzione artistica dei grandi maestri del ‘900. Guardando e osservando ha maturato una sua concezione dell’arte che cerca di trasferire nei suoi quadri. Fondata su poche linee e ampie masse di colore spatolate, la sua pittura tende non a una mera rappresentazione degli oggetti, ma ad evocare o suggerire emozioni interiori in chi la osserva, ciò che conta è il risultato d’insieme e la sintesi narrativa. Le linee non si vedono, i particolari scompaiono, il colore diventa protagonista immaginario. “Benedetto De Santis“
SilviaEly: Nata a Torino l'11 aprile 1979 e si è diplomata nel 1998 presso il Liceo Artistico Renato Cottini. Ha completato con successo un secondo Diploma di Graphic Design presso la scuola Les Meridien di Torino. Influenzata dagli artisti rinascimentali italiani, Silviaely ha forgiato il suo stile distintivo che coniuga tradizione e innovazione. Dopo gli studi, ha lavorato come web designer a Torino, dove ha vissuto in un contesto multiculturale che ha arricchito la sua visione artistica. Nel 2016, in cerca di una connessione più profonda con la natura, si è trasferita a Fuerteventura per dedicarsi completamente alla creazione artistica. I primi anni a Fuerteventura sono stati impegnativi, lavorando su commissione con loghi, murales e opere decorative, sperimentando varie tecniche e supporti. Durante il lockdown del 2020, Silviaely ha rivoluzionato il suo approccio artistico, iniziando a utilizzare grandi pannelli rotti riciclati che conferiscono forza e carattere alle sue opere. Attualmente, il materiale scelto è il fulcro della sua espressione artistica, permettendole di creare opere impattanti sia per la rappresentazione sia per la loro forma unica.
Vincenza Spiridione: Pittrice autodidatta fin dall’adolescenza, di origine lucana, vive e lavora a Roma. Dopo studi classici e giuridici, segue la propria inclinazione artistica conseguendo il diploma in scultura e pittura antica. Nel 2017 si laurea in Sacra teologia, a completamento di una formazione umanistica che traspare nella sua arte. Scrittrice, ha pubblicato il romanzo “Se è Amore. L’antefatto”, primo di una trilogia (2020) e "Se è amore. Il conflitto" (2023). Da sempre si dedica alla poesia e composizione di brani musicali che esegue alla chitarra. Abilità tecniche ed esperienze in scultura e pittura Scultura: Modellato argilla, gesso, pietra leccese, siporex, poliuretano, polistirolo, plexiglass, gomma piuma. Formatura. Fusione a cera persa. Elementi di ceramica: ingobbio. Pittura: Tempera all'uovo, encausto, affresco; uso del pigmento per olio, acrilico, gouache su varie tipologie di supporto. Elementi di acquerello. Elementi di tecnica dell'icona. Abilità a disegnare manualmente opere di grandi dimensioni. La Spiridione rappresenta la propria visione della realtà attraverso un personale linguaggio figurativo che le consente di sintetizzare le forme, di plasmare la materia assecondando potenzialità e caratteristiche, raggiungendo l’immediatezza del messaggio informale, con rimandi figurativi, simbolici e concettuali che valorizzano il segno. Nella scultura come nella pittura, la materia e gli strumenti a disposizione condizionano l’opera: le abilità tecniche e le qualità progettuali dell’artista costituiscono il mezzo per una comunicazione che trascende la realtà. Alla radice del suo lavoro originale sta il messaggio autentico e viscerale mirato a rappresentare contraddizioni e drammi del nostro tempo, in particolare quello delle migrazioni dai paesi del sud del mondo, spesso in guerra. (rif Progetto UOMODOVEVAI). L’impegno nel sociale tende al superamento delle condizioni di sfruttamento ed annientamento dell’essere umano, affinché prevalga la cultura della Persona, sulla base dei valori dell’accoglienza, della giustizia, della pace e dell'Amore, unica risposta ai mali dell'uomo nel mondo "globalizzato".
Cenni Storici - Galleria Arte Roma Design: Nasce nel 1995, con la funzione di editore, promotore, produttore e distributore di Arte e Design Autoprodotto. Nel tempo le sono stati riconosciuti contenuti di particolare creatività e fantasia sia da Istituzioni Pubbliche sia dai media che hanno seguito sempre con grande interesse l’evoluzione della Galleria diventata un importante punto nevralgico per gli artisti emergenti, un punto di raccordo e sperimentazione. Negli anni, numerosi personaggi del mondo della pittura, del design, della poesia, del teatro e del cinema, si sono avvicinati alla Galleria collaborando con il suo staff in numerose iniziative. Dal 1997 GARD sceglie come ubicazione uno spazio di 600 mq. tra il Gazometro e la Piramide Cestia, ex zona industriale del vecchio porto fluviale di Roma; spazio multifunzionale che si presta periodicamente per esposizioni ed eventi di arte, design e cultura, affiancando attività di promozione a laboratori creativi dedicati alla manualità, dedicando una specifica attenzione alla sperimentazione di nuovi linguaggi artistici e all'utilizzo di materiali di recupero e riciclo. Il 20 ottobre 2011 la Galleria viene coinvolta nell'alluvione di Roma ed è costretta a chiudere. Ci vogliono tre anni per poter bonificare e riqualificare i locali, tamponare e far fronte ai molti danni, viene fatto un progetto e un intervento di riduzione spazi e nuova destinazione d’uso di alcune aree. GARD, ha saputo tuttavia far fronte, specie in questi ultimi anni, agli innumerevoli problemi insorti con la solita volontà e grinta che l’hanno sempre contraddistinta.
Soqquadro è un'associazione culturale che nasce nell'ottobre del 2000 e da allora ad oggi ha realizzato più di 150 mostre in spazi pubblici e privati, in Italia e all'Estero, collaborando con circa 500 artisti, pittori, scultori, fotografi, video artisti, performer, designer.
DOVE: GARD Galleria Arte Roma Design - V. Dei Conciatori 3/i (giardino interno) M Piramide
INAUGURAZIONE: Mercoledì 16 Ottobre - dalle ore 18.30 alle ore 21.30
PERFORMANCE 26 ottobre ore 17.30
DURATA Esposizione: Dal 16 al 27 Ottobre 2024
VISITE GUIDATE: Martedì 22 - Giovedì 24 - Sabato 26 - dalle ore 17,30 alle 19,00
ORARI: Dalle 12.30 alle 20.30 - dal lunedì - al venerdì - (visitabile solo su appuntamento WhatsApp o Sms )
INGRESSO: libero - Info e Prenotazioni +39 340.3884778 - Infomail: soniagard@gmail.com
Ghetti, di Alessandro Zenti
Dove: CsfAdams
Quando: 08/11/2024 - 30/11/2024
GHETTI
UN PROGETTO DI ALESSANDRO ZENTI (2023)
BORGO MEZZANONE
Dall’8 al 30 novembre 2024
In Collaborazione con Kromart Gallery
A cura di Luisa Briganti
La baraccopoli di Borgo Mezzanone è diventato il ghetto più grande d’Europa, dopo lo smantellamento della “Jungle” di Calais. Situata tra Foggia e Manfredonia, è sorta spontaneamente lungo la pista di atterraggio dell’aeroporto militare dismesso usato dagli Alleati durante la Seconda Guerra Mondiale, sfacciatamente di fronte al Centro di Accoglienza ufficiale gestito dalla Prefettura.
“La Pista” ha sempre accolto migranti; fin dal 1991, quando arrivarono in Puglia 20.000 albanesi a bordo della nave Vlora, molti dei quali furono alloggiati in decine di prefabbricati che costituiscono oggi il “centro storico” del Ghetto di Borgo Mezzanone.
Attualmente, l’insediamento ospita con continuità circa 1.500 stranieri di diversa nazionalità, principalmente uomini provenienti dalla regione subsahariana. Nella stagione della raccolta del pomodoro, però, questo numero si triplica, rendendo allucinanti le condizioni di vita all’interno di una vera città fantasma – con tanto di minimarket, ristoranti, parrucchieri, anche una moschea e una chiesa pentecostale – ma sprovvista di servizi igienici e acqua potabile. Durante il giorno, i bisogni fisiologici si fanno nei campi; di notte, nella propria baracca, in un secchio. Per farsi la doccia – sempre all’aperto e in strutture improvvisate – bisogna pagare il fratello che ti ha scaldato l’acqua immergendo un ferro da stiro in una bacinella. Discariche a cielo aperto di materiali inerti e altamente inquinanti tracciano i confini del ghetto e ovunque gli allacci abusivi alla rete elettrica rappresentano un rischio costante di incendi, che a volte si verificano anche per cause dolose. La comunità, infatti, gestisce in autonomia i suoi conflitti interni, spesso mossi da tensioni tra i diversi gruppi etnici che abitano porzioni ben definite della baraccopoli.
I braccianti stagionali chiamano questo posto “Messico”, per l’atmosfera di impunità e tensione che si respira. La Puglia, infatti, è la regione nella quale convivono i principali sistemi criminali. E il Ghetto di Borgo Mezzanone si trova, sia logisticamente che operativamente, al centro di molti traffici.
A gestire il caporalato, il traffico di droga, la ricettazione e la prostituzione sono esponenti dei principali culti della Mafia Nigeriana: i Black Axe (basco nero), Supreme Eiye Confraternity o Airlord (basco blu), Vikings (basco rosso), Aroo Baga (basco rosso), Maphite (basco verde e divisa militaresca).
Tutte le organizzazioni malavitose straniere che operano sul territorio italiano, però, lo fanno con l’autorizzazione delle mafie locali, che appaltano alcune fette di mercato sulle quali, comunque, continuano a guadagnare: come il caporalato. In provincia di Foggia, infatti, si coltiva più del 40% del pomodoro prodotto in Italia.
Il bracciante stagionale viene dunque risucchiato in un loop infernale, nel quale è sfruttato sia dal capo-nero -l’intermediario locale tra la mano d’opera e il caporale – sia dal datore di lavoro finale, quasi sempre italiano. Le vessazioni, la fatica e le condizioni estreme di vita spingono gli abitanti del ghetto ad assumere sostanze stupefacenti,
che poi pian piano li fanno scivolare nella dipendenza e, spesso, anche nella follia. Sono davvero tanti gli psicotici che vivono a Borgo Mezzanone, senza alcuna assistenza.
Uno dei farmaci più usati è il Tramadol: un oppioide sintetico che i braccianti utilizzano per alleviare la fatica delle durissime giornate di lavoro nei campi. Triturano le pastiglie e conservano la polvere in piccoli cartocci, per sniffarla all’occorrenza. È molto diffusa anche la ampicillina, le benzodiazepine come Rivotril o gli antidepressivi come Anafranil.
Molti di questi farmaci vengono trafficati dalle madame nigeriane, insieme a sostanze stupefacenti più comuni come MDMA, cocaina, hashish e marijuana.
In nome di un’emergenza che assomiglia molto a uno stato di fatto, negli anni si sono succeduti numerosi – e costosi! – interventi da parte delle amministrazioni nazionali e locali per superare questa situazione, ponendo in essere strategie tampone che sembrano soltanto voler prolungare sine die una condizione di illegalità e precarietà diffusa.
Bio
Alessandro Zenti è un giornalista e fotografo specializzato in reportage investigativi, che si è distinto per il suo impegno nel raccontare storie di emarginazione e degrado sociale. Attraverso il suo lavoro, Zenti ha portato alla luce situazioni di grande impatto sociale, focalizzandosi in particolare sulle condizioni dei migranti coinvolti nel settore agricolo italiano, dove ha documentato fenomeni di sfruttamento lavorativo e abuso di sostanze stupefacenti. Il suo interesse per le dinamiche criminali lo ha portato a investigare anche sulla presenza della mafia nigeriana in Italia, svelando reti di sfruttamento della prostituzione e traffico di stupefacenti e farmaci.
Dal 2015, collabora regolarmente con la trasmissione televisiva italiana Striscia la Notizia, dove i suoi servizi sono andati in onda numerose volte, contribuendo a sensibilizzare il pubblico su temi difficili e spesso ignorati. Parallelamente, ha collaborato con varie testate giornalistiche di rilievo come Internazionale, Il Fatto Quotidiano, Radici-Press.net e Laredazione.net, ampliando il suo raggio d’azione nel mondo dell’informazione.
Oltre al contesto nazionale, Alessandro Zenti ha un’importante esperienza internazionale. Nel 2012, ha partecipato alla missione NATO Joint Enterprise in Kosovo, dove ha documentato le attività militari come giornalista embedded, fornendo un raro sguardo sulle operazioni in corso. Successivamente, nel 2013, ha seguito i progetti di alfabetizzazione e sviluppo agricolo nella regione di Tadla-Azilal, in Marocco, collaborando con CEFA Onlus.
La sua formazione include una specializzazione in Open Source Intelligence e Social Media Intelligence, che gli ha fornito strumenti avanzati per l’analisi dei dati e il giornalismo investigativo. Tra le sue competenze tecniche figurano l’uso di telecamere nascoste, editing fotografico e video, insieme a una solida esperienza nella gestione dei rischi per giornalisti che operano in contesti urbani difficili e zone di conflitto.
Con una carriera dedicata alla denuncia delle ingiustizie e alla documentazione delle realtà più nascoste, Alessandro Zenti si distingue come un professionista capace di utilizzare la fotografia e il giornalismo per dare voce a chi spesso non ne ha, portando l’attenzione del pubblico su problematiche sociali di grande rilevanza e complessità.
Orari: Dal Lunedì al Venerdì 10:13 – 16:19
Sabato su appuntamento
The music of the Spheres
Dove: CsfAdams
Quando: dall'8 al 22 ottobre 2024
La musica delle sfere
Nel V secolo a.C., Pitagora creò la matematica degli armonici. Dedusse che le note musicali salgono in modo inversamente proporzionale alla lunghezza della corda che le crea. Gli accordi in rapporto 4:3 e 3:2 sono i più gradevoli all’orecchio. Quando Pitagora misurò le distanze relative tra il Sole, la Terra, la Luna, Mercurio e Venere, scoprendo che anch’esse erano in rapporto di 4:3 e 3:2 tra loro, decise che le armoniche erano il principio ordinatore su cui era stato creato l’universo. Poiché i corpi celesti si muovono, Pitagora ipotizzò che ognuno di essi producesse un tono unico in base alla sua velocità e alla lunghezza della sua orbita e che, insieme, i loro toni fossero armoniosi: “La musica delle sfere”. La teoria di Pitagora sulla musica delle sfere era potente e affascinante, ma incompleta. Gli accordi da soli non fanno musica. Per costituire la musica, anch’essi devono muoversi nel tempo e, in particolare, muoversi con un ritmo. Il ritmo è necessario alla musica quanto l’armonia. Nella fotografia astratta vale lo stesso discorso. L’armonia in un’immagine fornisce forma e bellezza, ma è il ritmo a dare l’impatto. È la chiave della potenza, dell’energia e della vita della fotografia. Così come Pitagora pensava di sentire la musica celeste nel movimento armonioso dei pianeti, una fotografia ritmica e armoniosa suona la Musica delle Sfere.
…
Fern L. Nesson
Fotografa d’arte e artista di installazioni che vive a Cambridge, Massachusetts. Ha conseguito un master in fotografia presso il Maine Media College, dove attualmente è la prima borsista post-laurea della scuola. Le sue fotografie, astratte e sobrie, non sono costruite. Al contrario, distillano la realtà fino alla sua essenza, incarnando il momento in cui la massa diventa energia.
I video di Nesson sono stati esposti al MIT Museum Studio nel settembre-novembre 2019 (“La Vérité est la Créatrice d’Illusions”) e alla Meta-Lab Gallery di Harvard nell’ottobre 2019. (“E=mc2″). Ha tenuto tre mostre personali di fotografie: “E-mc²” ai Rencontres de la Photographie e al Voies Off Festival di Arles, Francia nel 2019, “Be Living” alla Pascal Gallery di Rockport, ME. nel 2018 e “The Light Dances” alla Panopticon Imaging di Rockland, MA. nel 2016. Attualmente il suo lavoro è in mostra alla Praxis Gallery di Minneapolis, MN.
Il suo libro fotografico, “Signet of Eternity”, è stato recentemente scelto per la decima mostra annuale di libri fotografici autopubblicati alla Davis-Orton Gallery (2019) ed è stato in mostra al Griffin Museum (2020). Uno dei suoi ultimi lavori, “Abstraction and Perception”, è stato esposto alla Beacon Gallery di Boston nel marzo 2020.
https://www.fernlnesson.com/
DAL 8 al 22 ottobre 2024
Vernissage martedì 8 ottobre 2024 ore 18.30
Ingresso libero
Sarà presente l’autrice.
Matteotti chi?
Dove: Colleferro
Quando: 04/10/2024
MATTEOTTI CHI? un filo rosso lungo cento anni. ARTE PER LA MEMORIA
1924 – 2024
A cento anni dalla sua uccisione, il Comune di Colleferro celebra la memoria di Giacomo Matteotti
Dal 4 ottobre al 3 novembre, la nuova area espositiva in corso Garibaldi 22, nel prestigioso palazzo sede del Consiglio Comunale, apre le porte all’evento MATTEOTTI CHI? un filo rosso lungo cento anni - ARTE PER LA MEMORIA
MATTEOTTI CHI?
Mito, eroe nazionale, simbolo della difesa coraggiosa dei valori di democrazia e libertà.
Eppure, in molti non lo conoscono o lo ricordano unicamente in relazione alla sua morte violenta.
L’evento nasce per far conoscere Giacomo Matteotti anche ai più giovani e condividere la sua eredità.
UN FILO ROSSO LUNGO CENTO ANNI
A cento anni dal sacrificio di Matteotti un mese intero dedicato a incontri, mostre ed esperienze artistiche relazionali per non interrompere il filo della memoria.
Il filo rosso è quello dell’opera che apre il percorso espositivo e che conduce alle parole pronunciate dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella dichiarazione del 10 giugno 2024.
Il filo prosegue tra le pagine della graphic novel TEMPESTA e poi corre tra le opere, i pensieri e le parole degli artisti in mostra.
Il filo rosso cuce insieme, unisce, collega visioni e pensieri.
ARTE PER LA MEMORIA
Un contenitore d’arte grande quanto la città di Colleferro, con il suo spazio espositivo, la biblioteca, le scuole, l’auditorium, sarà popolato da mostre d’arte, proiezione di film, presentazione di libri, performance musicali e teatrali, conferenze, laboratori di teatro della memoria, mostra itinerante della graphic novel ‘Tempesta’, realizzazione di un’opera di street art relazionale da parte degli studenti delle scuole superiori accompagnati da street artist e tanto altro ancora.
Patrocini e collaborazioni all’evento promosso dal Comune di Colleferro: Camera dei Deputati Regione Lazio, Città metropolitana di Roma Capitale, Comune di Fratta Polesine, Comitato provinciale Polesano per le celebrazioni Matteotti 1924/2024, Anpi Provinciale Roma, Anpi staffetta partigiana Colleferro, Accademia di Belle Arti di Roma, Fondazione Giacomo Matteotti Roma, Claudio Modena, Luciano Zerbinati e Fondazione Villa Morosini Polesella Rovigo, Associazione Veneti a Roma, Associazione Csf Adams di Roma, Associazione Corale polifonica G.B. Martini di Colleferro, Accademia Musicale Ars nova di Colleferro, Scuole superiori Colleferro IPIA Paolo Parodi Delfino , Liceo Guglielmo Marconi, ITIS Stanislao Cannizzaro.
Gli artisti in mostra:
In catalogo
Arvedo Arvedi, Eclario Barone, Sabina Bernard, Martina Donati, Ambra Ferrari, Giovanni Frangi ,Andrea Giuliani, Chiara Manca, Giorgia Marzi, Alfredo Pini, Jacopo Ravenna, Daria Salerni, Alessia Severi, Daniela Tollis, Giovanni Zardinoni.
Elenco fuori catalogo
Stefano Bove, Stefano Borgi, Luigi Caflisch, Claudia Catalano, Valeria Cademartori, Aldo Carlan, Loris Carlan, Claudio Marini, Rossella Menichelli, Emanuela Mentuccia, Marina Mingazzini, Patrizia Micoli, Beatrice Morsilli, Giacomo Perna, Azadeh Shirmast, Pamela Treppiccioni, Diletta Ugolini.
Elenco artisti scultura
Vittoria Andreacchi, Flavia Attili, Anderson Josè Diaz Arenas, Valentina Marino, Sara Marcelletti, Parsa Masoudifar, Marina Mingazzini, Antonella Mosca, Gabriella Pitarresi, Giulio Xie.
Elenco artisti fotografia
Gabriele Agostini, Luisa Briganti, Silvia Capretti, Simona Caprioli, Vincenzo Corsi, Stefania Cuozzo, Marco Di Meo, Carlo D’Orta, Giorgio Negrin, Roberto Suriano, Katia Rossi.
La mostra inizia il 4 ottobre alle ore 17:00
Presso i locali del palazzo del consiglio comunale di Colleferro in Corso Giuseppe Garibaldi 22
Ingresso libero
Images de Vie
Dove: Roma
Quando: 01/10/2024 - 06/10/2024
fotografie di
Fabio Rizzo
spazio espositivo
Associazione FUORI FUOCO
via Milazzo, 11 - 00185 Roma
inaugurazione
martedì 1 ottobre 2024 ore 16:00
giorni e orari
da martedì 1 a domenica 6 ottobre 2024
dalle 16:00 alle 20:00
- INGRESSO LIBERO -
a cura di
Associazione FUORI FUOCO
via Milazzo, 11 - 00185 Roma
fuorifuoco@altervista.org
https://fuorifuoco.altervista.org/
info line
333.7337947
libro
edito da Borè Srl
Corso Roma, 73 - 73039 Tricase (LE)
https://youcanprint.it
ISBN | 978-88-278-6771-6
abstract di presentazione
Images de Vie nasce dalle riprese del fotografo italiano Fabio Rizzo, autore del libro omonimo. Le fotografie sono state realizzate negli storici cimiteri Parigini, eseguite con apparecchio fotografico analogico e stampate direttamente dall’autore. Nelle immagini emergono figure, oggetti di bellezza semplice e malinconica, scelti per trasmettere un messaggio vitale da cui è stato tratto il titolo. Questi oggetti fotografati, a loro volta, continuano nel tempo a deteriorarsi come se fossero veramente vivi. Il fascino di queste immagini, evidenziato dalla perfezione delle inquadrature, deriva anche dal fatto che sono avulse da ogni indicazione scritta per mettere in evidenza il loro valore universale di metafora che simboleggia i valori della vita.
Gabriele Morrione
Premio umane tracce|P. Mittica
Dove: CsfAdams
Quando: 23 -09- 2024 / 5 -10/2024
Si è conclusa la terza edizione del Premio fotografico Umane Tracce, dedicato alla memoria di Nicola Paccagnella, fondato nel 2020 da Paola Riccardi, Stefano Bianchi, Enzo Cortini.
Una giuria attenta e specializzata, composta da professionisti in vari campi dell’immagine, ha esaminato i progetti sottoposti al Premio nel 2023, valutandone qualità del linguaggio, stile, capacità narrativa e originalità del concept. Stefano Bianchi, Federica Berzioli, Marco Garofalo, Alessia Locatelli, Antonella Monzoni, Paola Riccardi, Carlo Arturo Sigon.
Il progetto “Semipalatinsk, il crimine dei test nucleari”, di Pierpaolo Mittica lavoro vincitore a questa terza edizione, è stato pubblicato in un libro edito da Crowdbooks e prodotto in una mostra itinerante, resa possibile dai Media Partner del premio.
Saranno inoltre esposti in mostra anche estratti dei progetti fotografici della seconda classificata | Elisa Mariotti – A Letter From Home e della menzione d’onore | Ilaria Sagaria – Crisalidi.
Nel suo girare per l’Italia la mostra e il premio arrivano anche a Roma
Presso il Centro Sperimentale di Fotografia Adams
INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA E PRESENTAZIONE LIBRO
Si terrà a Roma il 23 settembre 2024
dalle ore 19.00 alle 21.00
presso Centro Sperimentale di Fotografia Adams
Via Biagio Pallai 12 Roma
La mostra sarà visitabile gratuitamente
dal 23 settembre 2024 al 5 ottobre 2024
da lunedì al venerdì 10:13; 16:19
sabato su appuntamento
Ingresso libero
In occasione del vernissage interverranno Pierpaolo Mittica, Enzo Cortini e Luisa Briganti
a presentare il libro “Semipalatinsk, il crimine dei test nucleari”
La Forma dell'Acqua - Mediterr
Dove: Galleria Gard - Roma
Quando: 22/06/2024
La Galleria Gard chiude la stagione espositiva con due mostre legate al mare,
l'esposizione Personale “La Forma dell’Acqua” di SilviaEly
e la Collettiva “Mediterraneo i Colori del Mare “
Artisti partecipanti:
SilviaEly - Maria Rita Azzaro - Lorenza Bucci Casari - Oreste Fiorenza - Sabrì - Luca Manganella - Sonia Mazzoli - Alessandra Morricone - Marisa Muzi - Mariana Pinte - Gabriele Pollastri - Lisetta Repko - Tineke Van der Laan
A CURA DI: Sonia Mazzoli e Marina Zatta
La Galleria GARD e l’Associazione culturale Soqquadro presentano due esposizioni legate al mare, la personale "la Forma dell'Acqua" dell'artista SilviaEly e la collettiva "Mediterraneo i Colori del Mare".
L'esposizione di SilviaEly è presentata per la prima volta in Italia con opere che rappresentano la forza delle scene della sua pittura che trae ispirazione dai colori, i riflessi e dai movimenti dell'acqua. Eclettica e provocatrice l'artista usa materiali riciclati che trasforma e dipinge creando opere dalla forma diversificata che gioca ed interagisce con l'immagine rappresentata. Scene d'impatto con forme inusuali che rompono gli schemi visivi.
Gli artisti partecipanti alla collettiva sono Maria Rita Azzaro - Lorenza Bucci Casari - Oreste Fiorenza - Sabrì - Luca Manganella - Sonia Mazzoli Alessandra Morricone - Marisa Muzi - Mariana Pinte - Gabriele Pollastri - Lisetta Repko - Tineke Van der Laan, selezionati per la loro capacità espressiva, sono molto diversi tra loro per genere, stile, tecniche utilizzate nell'esecuzione, ciò che li unisce è il tema trattato. La mostra è stata ideata come omaggio all'estate che sta arrivando con opere che richiamano atmosfere e sensazioni con l'utilizzo dei colori marini, dal blu oltremare al turchese e ai verdi per arrivare a tutte le tonalità di colore che nascono dalla luce che si rifrange sull'acqua. A livello formale la scelta delle opere è stata assolutamente libera ma a livello di contenuto i lavori sono ispirati al confluire delle suggestioni date dalla tematica marina.
Artisti selezionati brevi biografie:
SilviaEly: Nata a Torino l'11 aprile 1979 e si è diplomata nel 1998 presso il Liceo Artistico Renato Cottini. Ha completato con successo un secondo Diploma di Graphic Design presso la scuola Les Meridien di Torino. Influenzata dagli artisti rinascimentali italiani, Silviaely ha forgiato il suo stile distintivo che coniuga tradizione e innovazione. Dopo gli studi, ha lavorato come web designer a Torino, dove ha vissuto in un contesto multiculturale che ha arricchito la sua visione artistica. Nel 2016, in cerca di una connessione più profonda con la natura, si è trasferita a Fuerteventura per dedicarsi completamente alla creazione artistica. I primi anni a Fuerteventura sono stati impegnativi, lavorando su commissione con loghi, murales e opere decorative, sperimentando varie tecniche e supporti. Durante il lockdown del 2020, Silviaely ha rivoluzionato il suo approccio artistico, iniziando a utilizzare grandi pannelli rotti riciclati che conferiscono forza e carattere alle sue opere. Attualmente, il materiale scelto è il fulcro della sua espressione artistica, permettendole di creare opere impattanti sia per la rappresentazione sia per la loro forma unica.
Maria Rita Azzaro: Nasce a Civita Castellana (VT) e romana di adozione, artista poliedrica, inizia a dipingere da bambina come autodidatta, dapprima riproducendo l’arte figurativa del Rinascimento, per poi frequentare la scuola di disegno presso l’atelier del maestro Adriano Fida, dove acquisisce la tecnica del chiaroscuro. Prosegue i suoi studi nel corso sperimentale di pittura materica tenuto dalla pittrice Aleksandra Kasperek e presso l’artista Giulia Gatti per acquisire la tecnica dell’acquerello. Le esperienze nei vari atelier hanno prodotto la collezione materica “Art for Mother EArth”, incentrata sulla sostenibilità ambientale e realizzata su textures di stoffa, carta, materiali riciclati e acrilico su tela. Tutto il materiale di scarto può rinascere in un’opera d’arte soprattutto perché, per Azzaro, il nostro pianeta è esso stesso un capolavoro e merita di essere salvaguardato. “Arte da vivere”, questo è sempre stato l'obiettivo principale di Azzaro nelle sue creazioni: la tecnica del materico infatti, permette di raggiungere un elevato livello di tridimensionalità dell'opera, quasi al limite di una scultura applicata su tela, che insieme alla particolarità del poter “toccare" il quadro, stupisce lo spettatore e coinvolge altri sensi oltre a quello della vista. La visita di una mostra pittorica diviene allora un'esperienza completa e lascia al partecipante un ricordo positivo che dura nel tempo. L’artista lavora principalmente su commissione, partecipa a diverse collettive d'arte (di rilievo la mostra “La donna: il corpo, la mente, il cuore” presso il museo Fijlkam di Roma), e nel luglio 2023 ha organizzato e curato la sua prima mostra personale “Meravigliosa-Mente” con la collezione “Art for Mother EArth”, le tele astratte e gli acquerelli. Di recente ha organizzato un workshop di acquerello creativo “painting mindfulness” in Andalusia in collaborazione con la scuola internazionale di yoga DeCommune di Breda (Olanda) in cui l’approccio all’arte è presentato come una nuova forma di meditazione e benessere psicofisico.
Lorenza Bucci Casari: Nasce a Roma, da padre italiano e madre francese, cresce in un ambiente artistico ed internazionale. Scrive da sempre, di tutto ed in varie lingue, ma la poesia è la sua prima spontanea forma di espressione ed anche la più costante, che spesso accompagna i suoi quadri. Medico per molti anni non smette mai di scrivere. ma da una quindicina d'anni... si scopre artista eclettica: dipinge, fa installazioni ed opere tridimensionali anche grandi e spesso luminose. Crea Gioielli, molto vari, anche per l'alta moda, collaborando con vari stilisti. anche per Raffaella Curiel tra Roma e Milano. Ha esposto in tutto il mondo e vinto vari premi. La sua ultima personale con retrospettiva si è svolta nel 2012, a Roma. Nel 2013, nelle Marche, allestisce “Trasparenze”, una sua personale, presentando una collezione inedita realizzata in plexiglass. Poi, 9 anni fa , realizza il suo sogno e crea di sana pianta, un Art Hotel a Bahia in Brasile www.aossinosdosanjos.com - www.lorenzabuccicasri.com.
Oreste Fiorenza: Nasce a Taranto nel 1960. Dal 1980 al 1982 frequenta il corso triennale presso l’Istituto Europeo di Design, diplomandosi in fotografia. Dal 1983 al 1987 e’ socio dell’Associazione Reporter Fotografi, mentre dal 1985 e’ fotografo freelance presso l’agenzia di stampa International Press Photo, collaborando anche con varie agenzie di pubblicità romane, tra le quali CDP, ITALIAN PROMOTION, M.C.C.B. Dal 1986 al 1989 è fotografo per la JCB, azienda giapponese leader nel settore delle carte di credito. Dal 1990 al 2020 è stato fotografo ufficiale presso uffici stampa istituzionali. Tuttora esercita libera professione, attualmente è fotografo ufficiale per la Fondazione Medicina Personalizzata.
Sabrina Faustini in arte Sabrì: Nata ad Alatri il 09/08/59 fin dall’infanzia ha dimostrato passione per il disegno , in seguito per la pittura e grazie ad un lungo esercizio nella pratica artistica e alla collaborazione con un gruppo di pittori guidati dal maestro d’arte “Benedetto De Santis dopo lunghi anni di “apprendistato di bottega “, ha affinato la tecnica pittorica e acquisito una sempre più accesa sensibilità e curiosità che alimentano la sua creatività artistica. Dal 96’ ha iniziato ad esporre in mostre personali e collettive presso gallerie ed enti pubblici in Italia ed all’estero, ottenendo ampi consensi di critica e pubblico, diversi premi e riconoscimenti. Di lei il maestro Benedetto De Santis dice:” Sabrina è stata sempre un’attenta osservatrice della produzione artistica dei grandi maestri del ‘900. Guardando e osservando ha maturato una sua concezione dell’arte che cerca di trasferire nei suoi quadri. Fondata su poche linee e ampie masse di colore spatolate, la sua pittura tende non a una mera rappresentazione degli oggetti, ma ad evocare o suggerire emozioni interiori in chi la osserva, ciò che conta è il risultato d’insieme e la sintesi narrativa. Le linee non si vedono, i particolari scompaiono, il colore diventa protagonista immaginario. “Benedetto De Santis“
Luca Manganella: Nasce a Roma il 13-02-1959, è un consulente informatico, ma fa foto e servizi fotografici (cataloghi, eventi, ritratti, foto architettoniche e naturalistiche) da 45 anni per passione. Collabora con la galleria GARD di cui apprezza tutte le iniziative.
Sonia Mazzoli: Nasce a Roma il 30 dicembre del 67, inizia il suo percorso creativo giovanissima manipolando argilla in un ambiente familiare molto creativo che assieme al gusto del creare dal nulla le dà la spinta iniziale. Comincia realizzando gioielli per poi proseguire le sue sperimentazioni con disparati materiali come pietre dure, cartapesta, con una spiccata predilezione per il riciclo. Le sue principali fonti di approvvigionamento sono le discariche e la mania di conservare sempre tutto! Consegue il Diploma di Maestro d’Arte al Silvio D’Amico di Roma e frequenta l’Accademia di Belle Arti di Roma sez. Scenografia. Nel 95 è socia fondatrice di GARD Galleria Arte Roma Design.
Alessandra Morricone: Nata a Roma il 14/06/1961, figlia d’arte. Medico Specializzato in Dermatologia, Nefrologia e in Estetica. Ha fatto un corso di decorazione su ceramica e porcellana in età adolescenziale per 6 anni ed ha fatto corso per lavorare al colombino ed al tornio la ceramica, in età adulta. Ha approfondito gli studi in arte e spettacolo nel corso triennale DAMS dell’Università Roma Tre, conseguendo il diploma nel luglio 2016.Nel 2015 inizia il corso di pittura nella scuola di Kristien de Neve e partecipa nel 2016 alla mostra con titolo Vanitas vanitatum nella Case Romane del Celio, organizzato da Kristien de Neve, dove ha presentato un remake di un quadro di George de la Tour, dando un buon contributo all'evento.
Marisa Muzi: Nasce a Roma dove vive e lavora alternando esposizioni tra Lucca – Sulmona e Pettorano sul Gizio (AQ). Fino ai 30 anni vive tra gli artisti di Villa Sthrol Fern, frequenta gli studi d’Arte dei suoi insegnanti Marina Haas Palloni e Kristen De Neve. Per Marisa Muzi dipingere è l’essenza della vita, affronta dei temi che sono anche il suo percorso di vita , ed ecco tartarughe, bicchieri, volatili, elefanti ed orme, bambù, scimmie e cammelli non per altro donne, fiori e paesaggi, questi temi la portano ad usare diversi materiali, la carta smeriglio e il cemento negli elefanti, stoffe e carte per i bicchieri, garze scaiola per arrivare a materiali di estremo recupero, come avvolgere un quadro con del cellofan nelle “ Donne scienziato” e usare cristalli di bicchieri rotti per i suoi “ Bambù“. Le sue passioni sono la Pittura, lo Yoga e la Poesia. Le sue opere sono in collezioni private in Italia e all’estero.
Mariana Pinte: Nasce in Romania nel 62, da sempre amante dell’Arte e degli animali, frequenta dopo gli studi primari e secondari il Liceo Artistico e in seguito si iscrive all’Accademia di Belle Arti, che non termina, perché indirizzata per cultura familiare al matrimonio e al lavoro. Questa sfrenata passione per il disegno e l’arte del bello in genere, le resta radicata nel profondo. In tutti questi anni, di tanto in tanto dipinge per il solo gusto di farlo. Dopo anni di matrimonio e due figlioli, si separa e approda a Roma come badante, qui in seguito conosce un Italiano e si sposa, diventando cittadina Italiana e Rumena. Durante la pandemia si trova in Romania per una visita ai familiari, suo marito a Roma viene colpito da un infarto fulminante. Al rientro in Italia dal lockdown si trova in una situazione di disagio e attraversa un anno estremamente burrascoso. A Maggio 2023 avviene un incontro fatale al Parco della Resistenza, Mariana conosce Sonia, Direttore Artistico della Gard, anche lei ha una passione sfrenata per gli animali e per l’Arte, ha due Alani Athena e Birillo, Mariana se ne innamora e comincia un’amicizia di reciproco aiuto. Mariana frequentando la Galleria ricomincia a disegnare e appena le nascono dei lavori li gira a Sonia che ne vede subito il potenziale e decide di inserirla nell’esposizione Artemisia presentando, per la prima volta in assoluto, le opere di Mariana al pubblico.
Gabriele Pollastri: Nasce a Roma il 28 maggio 2054 inizia il suo percorso artistico nel campo delle arti grafiche e dell'illustrazione editoriale all'istituto San Giacomo di Roma dove, consegue anche il diploma di pittura in stile e trompe l'oeil di interni, frequenta in seguito la scuola libera del nudo all’Accademia delle Belle Arti di Roma, prosegue con diversi stage “Tecniche “dell’Acquerello” nello studio del Maestro Pedro Cano. La creatività e l’Arte lo accompagnano negli anni, la sperimentazione di nuovi linguaggi artistici lo porta negli ultimi tempi all’utilizzo di materiali di scarto e all’idea di creare un connubio con un’altra sua passione, personaggi storici e folcloristici. Nasce così la collezione che potremmo definire “Eco-Art-Wine”, tappi di sughero di vini pregiati, diventano dei personaggi, adornati vestiti e ambientati, con l’utilizzo di molteplici materiali, miniature decisamente originali e uniche.
Tineke Van der Laan: Nata nei Paesi Bassi, nel 1940, dove ha vissuto studiato e lavorato come insegnante. Nel 1969 si sposa in Perù, un cambiamento enorme, poi si trasferisce in Uruguay e in Indonesia. Dopo dieci anni approda in Italia e si trasferisce a Roma, i paesaggi, i colori, i fiori la catturano e le danno la voglia di ritirarli. Così comincia un percorso artistico frequentando gli studi dei maestri, Bob Dickerson e Marina Haas. Da allora la pittura l’accompagna nel suo quotidiano, ha esposto in molte location, storiche e gallerie private,
Lisetta Repko: Nasce a Zeist in Olanda nel 1959. Da sempre appassionata d’Arte. Frequenta la scuola artistica in Olanda” Van Koosje Keulen “, poi l’Accademia d’Arte in Mexico. Da anni vive e lavora in Italia, nelle splendide campagne dei Castelli Romani, precisamente a Grottaferrata. A Roma frequenta lo studio dell’amica artista Marina Haas. Le sue opere prevalentemente pittoriche sono state esposte in diverse location istituzionali, luoghi storici e gallerie private, hanno tutte per soggetto “tratti o scorci “di zone Romane, come: Parco dell’Acquedotto - Appia Antica - Villa dei Quintili. La natura, i laghi, i vulcani, le colline e i castelli, sono i temi che preferisce rappresentare con diverse tecniche. Ritrarre sopravvivenze Archeologiche, sospese tra cielo e terra, che trasmettono una pacifica forza, una tranquillità dell’essere, proponendo fedelmente, tinte e atmosfere, con l’utilizzo di colori naturali, estratti personalmente dalla natura, pigmenti di terre, oli, su carta e su tela. Nei suoi lavori colpisce la tensione tra il nudo paesaggio e la presenza di strutture fatiscenti con una loro magia.
Cenni Storici
Galleria Arte Roma Design: Nasce nel 1995, con la funzione di editore, promotore, produttore e distributore di Arte e Design Autoprodotto. Nel tempo le sono stati riconosciuti contenuti di particolare creatività e fantasia sia da Istituzioni Pubbliche sia dai media che hanno seguito sempre con grande interesse l’evoluzione della Galleria diventata un importante punto nevralgico per gli artisti emergenti, un punto di raccordo e sperimentazione. Negli anni, numerosi personaggi del mondo della pittura, del design, della poesia, del teatro e del cinema, si sono avvicinati alla Galleria collaborando con il suo staff in numerose iniziative. Dal 1997 GARD sceglie come ubicazione uno spazio di 600 mq. tra il Gazometro e la Piramide Cestia, ex zona industriale del vecchio porto fluviale di Roma; spazio multifunzionale che si presta periodicamente per esposizioni ed eventi di arte, design e cultura, affiancando attività di promozione a laboratori creativi dedicati alla manualità, dedicando una specifica attenzione alla sperimentazione di nuovi linguaggi artistici e all'utilizzo di materiali di recupero e riciclo. Il 20 ottobre 2011 la Galleria viene coinvolta nell'alluvione di Roma ed è costretta a chiudere. Ci vogliono tre anni per poter bonificare e riqualificare i locali, tamponare e far fronte ai molti danni, viene fatto un progetto e un intervento di riduzione spazi e nuova destinazione d’uso di alcune aree. GARD, ha saputo tuttavia far fronte, specie in questi ultimi anni, agli innumerevoli problemi insorti con la solita volontà e grinta che l’hanno sempre contraddistinta.
Soqquadro è un'associazione culturale che nasce nell'ottobre del 2000 e da allora ad oggi ha realizzato più di 150 mostre in spazi pubblici e privati, in Italia e all'Estero, collaborando con circa 500 artisti, pittori, scultori, fotografi, video artisti, performer, designer.
DOVE: GARD Galleria Arte Roma Design - V. Dei Conciatori 3/i (giardino interno) M Piramide
INAUGURAZIONE: Sabato 22 Giugno - dalle ore 18.30 alle ore 21.30
DURATA Esposizione: Dal 22 Giugno al 5 Luglio 2024
ORARI: Dalle 12.30 alle 20.30 - dal lunedì - al sabato- (visitabile solo su appuntamento WhatsApp o Sms )
INGRESSO: libero - Info e Prenotazioni +39 340.3884778 - Infomail: soniagard@gmail.com