MOSTRE

Materia viva

Dove: Csfadams

Quando: 19 ottobre 2023

Il Centro Sperimentale di Fotografia a cura di Luisa Briganti
Presenta

Materia viva di Gianluca Coppeto

Vernissage Giovedì 19 ottobre 2023 ore 19:00
In mostra dal 20 ottobre al 3 novembre 2023
Ingresso libero
“ Come foglie ci nutriamo della luce del sole e crediamo che non ci sia niente capace di farci ombra.
Come foglie resistiamo agli scossoni e ci aggrappiamo con le nostre forze, crediamo che nessuno potrà annientarle.
Come foglie ci abbandoniamo alla crudeltà fuori dal nostro controllo”.
Il progetto mette in relazione il corpo nudo e il tempo che scorre attraverso una grammatica naturale, attraverso una punteggiatura biologica, la texture di una foglia.La bulimia delle immagini che ci circondano e ci producono la percezione di falso tempo eternamente presente.
Nel saggio di Fontcuberta, “la furia delle immagini” si sottolinea come l’immagine non funziona più come portale per aprire lo spazio di un ricordo ma diventa fruibile solo al presente e poi viene quasi dimenticata.
Il nostro corpo, nella “post fotografia” è costretto a un eterno presente, la relazione corpo immagine tempo è negata o meglio sommersa.
Il progetto “Materia Viva” tenta di riportare al centro questo tema, rappresentando foto di corpi nudi che il tempo stesso altererà incidendo sui tessuti della foglia.
Un progetto trans-fotografico che si lega all’esperienza dell’arte informale italiana nella quale gli artisti sperimentano la capacità di esprimersi attraverso la materia introducendo materiali inediti ( legni, plastica, juta, metalli ).
Questi materiali diventano importanti, perché non sono dei mezzi ma coprotagonisti essi stessi dell’opera. Burri, artista fondamentale dell’Informale Materico, afferma che” i materiali non hanno importanza”. In realtà, il pittore intende dire che non sono i materiali di per sé ad avere significato quanto l’uso che di questi viene fatto.
L’uso della foglia per raccontare il tempo che passa è anche una tecnica che richiede essa stessa tempo ed attesa, perdita del controllo e gestione del fallimento, una vera rivoluzione nei nostri tempi di post produzione digitale.
In realtà anche allo spettatore è implicitamente richiesto un tempo di riflessione per andare oltre l’immagine ed entrare in queste piccole macchine del tempo








BIO
Ho intrapreso lo studio della fotografia circa 5 anni fa e sono sempre stato appassionato di arti visive e con una macchina fotografica in mano.
Credo che “scattare” sia una espressione di un profondo bisogno.
Qualche anno fa in un corso online di psicologia della fotografia chiesi al docente cosa ci spingesse a fotografare e a metterci in un punto di osservazione terzo rispetto all’azione.
Lui mi rispose che i fotografi amano la vita profondamente e cercano disperatamente di fermare il tempo e lottare contro l’implacabile dio Cronos.
Non hanno paura delle rughe o di invecchiare fisicamente, è il desiderio che spinge gli occhi verso il mondo.

Allora gli chiesi
“Perché a un certo punto un velista con i capelli sempre increspati di salsedine desidera uscire dalla scena e sceglie di salire sulla montagna a fotografare il mare solcato dalle vele al tramonto?”
“Credo sia un mestiere pericoloso il fotografo” mi rispose.
“Ogni volta che scatti sei sull’orlo del visibile e dell’invisibile, sei sulla linea d’ombra del tuo subconscio”.

In verità anche solo il tentativo di muoversi al di là di quella linea mi ha reso un uomo più consapevole e più libero.

Studi:
Attualmente studio presso il Centro Sperimentale di Fotografia Adams di Roma
Sono stato allievo del fotografo Mario Guerra e del reporter Paolo Sollazzo
Ho seguito i corsi più tecnici presso la scuola Graffiti di Roma ed ho approfondito studio della composizione con Salvatore Sanna, della street photography con Stefano Mirabella e continuo a seguire numerosi corsi di fotografia contemporanea, ad esempio con Luca Panaro o Matteo Cremonesi presso la scuola di fotografia di Sarzana , Spazi Fotografici.
Inoltre con Simone Spoladori docente al corso di Design della comunicazione allo IED di Milano ho approfondito gli aspetti legati alla relazione tra immagine e psiche.

Premi:
Finalista al premio d’arte ARTKEYS 04 nel 2022 con “like a gold fish”
Monochrome Award 2021 – Terzo Posto per “Acrobat Spirits
Monochrome Award 2021 – Honorable Mention per "Floating People"
Minimalist Photography Award 2020 - Honorable Mention per "Blues Water"
TIFA 2020 - Advertising/Travel non Professional - Honorable Mention per "Amali Yellow"
BIFA 2020 People/Children Non Professional - Honorable Mention per"The Spirit of Knowledge"
Creative Photo Awards competition 2021 - in Short List for "Obsession"
Manifesti d’artista. 1522 – Roma per le donne. Un evento attivo dal 07/12/2020 al 10/1/2021 Finalist for "Non basta Archimede"
Partecipazione al collettivo per la realizzazione del libro “Covid 19, immagini da un anno buio” che ha vinto il premio silver del MIFA 2021 (Moscow International Foto Awards), l’Honorable Mention del PX3 2021 (Prix de la Photoghraphie Paris) il Terzo premio dell’IPA (International Photography Awards)

www.pataturc.com
Ig: gianluca_cop_ph


La mostra si svolge nei locali del
Centro Sperimentale di Fotografia in collaborazione con Kromart gallery
In via Biagio Pallai 12 – Roma
info@csfadams.it 3385785977 – 065344428
Dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00
Sabato su appuntamento – ingresso libero


LXVII Premio B. Cascella 2023:

Dove: Spazio Atlantide - Ortona (CH)

Quando: 07/10/23 - 18/11/23

Torna l'esposizione dei finalisti del Premio ‘Basilio Cascella’, dal 1955 uno dei Premi d’Arte, Fotografia e Pittura, tra i più prestigiosi d’Italia la cui volontà è valorizzare l’arte contemporanea e crearne uno snodo creativo e di riferimento, per esportarla in seguito nella rete internazionale artistica.

Il tema della LXVII edizione 2023 è Intelligenze Artificiali, riferito alla disciplina che studia se e in che modo si possano realizzare sistemi informatici intelligenti in grado di simulare la capacità e il comportamento del pensiero umano.

Questa edizione è dedicata alla memoria di Pino Ferrucci e Antonio Finiello per ringraziarli per il loro prezioso contributo e ancor più preziosa amicizia.
Il vernissage si terrà il 7/10, mentre il finissage con premiazione è fissato al 18/11 2023 e sarà parte della 19^ Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI. Negli altri giorni l'esposizione si potrà visitare su prenotazione.

La qualità, la ricerca, l’innovazione e la contemporaneità sono stati i criteri fondamentali della selezione. Sono stati selezionati 14 partecipanti di talento tra pittori e fotografi, le cui opere sono già visionabili sul sito www.premiocascella.art.

Ad ogni singolo artista partecipante è stato chiesto di analizzare concetto di intelligenze artificiali e di esprimerlo tramite pittura o fotografia, portando la propria personale interpretazione del tema all’attenzione del pubblico.


Periodo: dal 7/10 al 18/11/2023
Inaugurazione: 7 ottobre 2023, ore 17.00
Premiazione: 18 novembre 2023, ore 17.00

Location: Spazio Atlantide, via Giudea, 25 – 66026, Ortona (CH)
Prenotazioni: +39 335 401 486

Autori:
- Fotografia: Sebastiano Bianco, Elisa Crestani, Immacolata Giordano, Keren Liang, Mauro Pinotti, Paola Rizzi.
Fuori Concorso: Michele Dolci, Annalisa Lenzi, Veronica Liuzzi, Klizio, Alessandro Passerini.
- Pittura: Leonardo Baserni, Francesco Campese, Tedesco Mennato, Cristiano Quagliozzi, Cristina Ricatti, Camelia Rostom, Anna Maria Saviano, Alberto Zoina.
Fuori Concorso: Maurizio Rapiti, Monica Maria Seksich, Sara Vacchi, Luisa Valenzano.
- Stampa Fine Art: Imagine Fine Art (Silvia Morgana Di Federico e Flavio De Innocentiis).


Maeve Brennan and Sophie Jung

Dove: San Marco 3073 Venezia 30124

Quando: 31 agosto 2023 - 31 ottobre

A plus A Gallery e School for Curatorial Studies sono liete di presentare la mostra bipersonale di Maeve Brennan e Sophie Jung.

Dal 31 agosto al 31 ottobre, i visitatori sono invitati a confrontarsi con una pluralità di narrazioni stratificate nel lavoro di Maeve Brennan e Sophie Jung attraverso immagini in movimento, fotografia e scultura. La mostra riunisce due pratiche  dedicate a un'archeologia delle "cose", svelando le complesse storie e  narrazioni che gli oggetti portano e producono ed esplorando come diverse prospettive e aspettative su di essi possano essere decostruite e ricostituite.
La mostra si propone di svelare e rivelare meccanismi e trucchi magici che questi oggetti compiono per rappresentare e produrre i mondi che abitiamo rivelandone il rapporto con le nostre funzioni sociali in relazione all'uso, alla manipolazione, al valore monetario, simbolico e storico.

La pratica di Maeve Brennan esplora la risonanza politica e storica della materia e del luogo. L'artista sviluppa indagini a lungo termine guidate da incontri personali, spesso attingendo a forme di competenza che comprendono una pratica materiale - geologi, archeologi, conservatori - con una particolare attenzione alla riparazione.
 
Tra le mostre personali più recenti figurano Horses and Angels, Galerie fur Gegenwartskunst, E-WERK Freiburg; An Excavation, Stanley Picker Gallery, Londra; Listening in the Dark, Mother's Tankstation, Dublino; The Drift, Chisenhale Gallery, Londra; The Drift, Spike Island, Bristol; The Goods, Kunsthaus Bregenz, Austria.
Il lavoro di Brennan è stato presentato nel British Art Show 9 (2021-22) e i suoi film sono stati proiettati a livello internazionale. Ha ricevuto il Jerwood/FVU Award (2018), il Paul Hamlyn Award for Artists (2021) ed è stata Stanley Picker Fine Art Fellow (2019-22). Ha ottenuto una borsa di studio Sainsbury presso la British School at Rome (2023) e attualmente è in residenza presso i Somerset House Studios di Londra. È docente associata al Royal College of Art e visiting lecturer al Goldsmiths.

Sophie Jung lavora tra testo, scultura e performance. Il suo lavoro scultoreo consiste in corpi composti da oggetti trovati, spesso rifiutati per il loro uso iniziale. Nel suo lavoro, mette in relazione le loro diverse qualità - siano esse fonetiche, etimologiche, associative, materiali, formali, aneddotiche, storiche o personali - per produrre sia assemblaggi sia testi performabili. Li combina in corpi frammentati e in narrazioni che amplificano una critica del potere che è discutibilmente già insita nel modo della loro produzione e nel fatto della loro esistenza.
 
Jung ha conseguito un BFA presso la Rietveld Academy di Amsterdam e un MFA presso la Goldsmiths di Londra. Tra le mostre personali recenti figurano Sanetroyem, E.A.Shared Space, They Might Stay The Night al Casino Luxembourg; Unsetting all'Istituto Svizzero di Milano; Taxpayer's Money per Frieze LIVE, Dramatis Personae al JOAN di Los Angeles; The Bigger Sleep al Kunstmuseum di Basilea; Come Fresh Hell or Fresh High Water al Blain Southern di Londra; Producing My Credentials al Kunstraum di Londra; Paramount VS Tantamount alla Kunsthalle di Basilea e Äppärät alla Ballroom Marfa. Nel 2016 e nel 2019 Sophie Jung ha ricevuto il Swiss Art Awards e nel 2018 il Manor Kunstpreis. Dal 2016 al 2019 ha fatto parte della giuria dello Swiss Performance Art Award ed è un nuovo membro del consiglio di amministrazione della Kunsthalle Basel.
 
La mostra inaugura il 31 agosto alle ore 18.00 presso la galleria A plus A di Venezia. La galleria A plus A ospita School for Curatorial Studies, composta da 10 studenti internazionali che collaborano alla cura e alla gestione della mostra.

Partners
 
Art about Africa
WE-EXHIBIT
INDEPENDENT COLLECTORS
Thetis.spa
 
 
School for Curatorial Studies Venice
San Marco 3073
Venezia 30124
Tel: 041 2770466
www.corsocuratori.com
 
galleria A plus A
www.aplusa.it


Punto Zero. Un oggetto che...

Dove: Venezia

Quando: 13 – 21 maggio 2023

Punto Zero. Un oggetto che voleva cambiare il mondo è la mostra curata dagli studenti della School for Curatorial Studies Venice. La mostra è visitabile dal 13 al 21 maggio presso l’Istituto Scuola Secondaria di I° Grado Statale “Pier Fortunato Calvi”, Istituto Comprensivo Dante Alighieri, situato tra i Giardini e l’Arsenale de La Biennale di Venezia.

Un oggetto è un’entità fisica che nella sua tangibilità racchiude valori, narrazioni e memorie. È un medium ma anche un’origine, un punto di partenza per raccontare e ricordare, un punto zero.
La scuola, primo luogo di socializzazione, è lo spazio in cui si esperiscono gerarchie che riflettono le dinamiche sociali. Un punto zero dove le situazioni di potere si manifestano attraverso la disposizione dei banchi, della cattedra e di altri oggetti.
Gli oggetti, bacino di memorie individuali e collettive, diventano, negli interventi degli artisti, altrettanti strumenti di riattivazione dei ricordi ed elaborazione di nuove forme relazionali.


Luce - Ombra - Segno & Materia

Dove: Galleria Gard - Roma

Quando: 15/04/2023

LUCE - OMBRA - SEGNO & MATERIA - II° Edizione
Mostra collettiva di arte contemporanea

ARTISTI: Maria Rita Azzaro - Francesca Bianchi - Silvano Debernardi - Angela Esposito - Roberto Gasbarri - Giovanni Ingrassia - Sonia Mazzoli - Marisa Muzi - Giulia Pissagroia - Roberto Taglietto - Federico Sambo - Sergio Savarino

A CURA DI: Sonia Mazzoli e Marina Zatta
Staff : Lorenzo Salinetti

La Galleria GARD e l’Associazione culturale Soqquadro presentano la II° edizione della mostra “LUCE OMBRA SEGNO & MATERIA” , esposizione collettiva di Arte Contemporanea, che ospiterà le opere di dodici artisti: Maria Rita Azzaro - Francesca Bianchi - Silvano Debernardi - Angela Esposito - Roberto Gasbarri - Giovanni Ingrassia - Sonia Mazzoli - Marisa Muzi -Giulia Pissagroia - Roberto Saglietto - Federico Sambo Sergio Savarino, molto diversi tra loro per genere , stile e tecniche utilizzate nell'esecuzione delle opere , uniti dal tema trattato. Saranno presentate opere pittoriche e fotografiche , che rispecchiano il concetto di luce, ombra segno e materia, non solo riscontrato al momento della visione dell’opera stessa, in alcuni casi quasi impercettibile, ma ampliato dal gioco di luci radenti che con, tecniche particolari di rilievi, sottolineano il concetto di luce ed ombra, che, con il segno e la materia, anche alternativa a quella tradizionale, saranno le protagoniste.

La luce e l'ombra nella realizzazione delle opere d’arte, sottolineano con forza la narrazione artistica, così come la scelta del segno e della materia utilizzate. Una luce radente o un’ombra sottolineata, così come una luce diffusa e un’ombra accennata, cambiano profondamente non solo l’estetica dell’opera ma il significato profondo. Allo stesso modo la scelta di un colore o di una precisa materia rendono, e possono modificare, con forza la narrazione che l’artista vuole imprimere al suo lavoro.

Anche in questa esposizione ci sarà la filosofia/ formula, ideata da Sonia Mazzoli direttore Artistico della Gard denominata " SI - No - FORSE" che dà la facoltà al cliente di fare un'offerta economica di contrattazione rivolta ad una o più opere, offerte che potranno ricevere tre risposte:: Si - No oppure Forse.

Cenni Storici - Galleria Arte Roma Design: Nasce nel 1995, con la funzione di editore, promotore, produttore e distributore di Arte e Design Autoprodotto. Nel tempo le sono stati riconosciuti contenuti di particolare creatività e fantasia sia da Istituzioni Pubbliche sia dai media che hanno seguito sempre con grande interesse l’evoluzione della Galleria diventata un importante punto nevralgico per gli artisti emergenti, un punto di raccordo e sperimentazione. Negli anni, numerosi personaggi del mondo della pittura, del design, della poesia, del teatro e del cinema, si sono avvicinati alla Galleria collaborando con il suo staff in numerose iniziative. Dal 1997 GARD sceglie come ubicazione uno spazio di 600 mq. tra il Gazometro e la Piramide Cestia, ex zona industriale del vecchio porto fluviale di Roma; spazio multifunzionale che si presta periodicamente per esposizioni ed eventi di arte, design e cultura, affiancando attività di promozione a laboratori creativi dedicati alla manualità, dedicando una specifica attenzione alla sperimentazione di nuovi linguaggi artistici e all'utilizzo di materiali di recupero e riciclo. Il 20 ottobre 2011 la Galleria viene coinvolta nell'alluvione di Roma ed è costretta a chiudere. Ci vogliono tre anni per poter bonificare e riqualificare i locali, tamponare e far fronte ai molti danni, viene fatto un progetto e un intervento di riduzione spazi e nuova destinazione d’uso di alcune aree. GARD, ha saputo tuttavia far fronte, specie in questi ultimi anni, agli innumerevoli problemi insorti con la solita volontà e grinta che l’hanno sempre contraddistinta.

Soqquadro è un'associazione culturale che nasce nell'ottobre del 2000 e da allora ad oggi ha realizzato più di 150 mostre in spazi pubblici e privati, in Italia e all'Estero, collaborando con circa 500 artisti, pittori, scultori, fotografi, video artisti, performer, designer.


DOVE: GARD Galleria Arte Roma Design - V. Dei Conciatori 3/i (giardino interno) M Piramide
INAUGURAZIONE: Sabato 15 Aprile - dalle ore 17.00 alle ore 22.00
DURATA Esposizione : Dal 15 Aprile al 2 Maggio 2023
ORARI: Dalle 12.30 alle 21.30 - dal lunedì - al venerdì - ( visitabile solo su appuntamento WhatsApp o Sms )
INGRESSO: libero - Info e Prenotazioni +39 340.3884778 - Infomail: soniagard@gmail.com


The collage is my life

Dove: CsfAdams

Quando: dal 15 al 5 aprile 2023

KATIA ROSSI – COLLAGE IS MY LIFE
A cura di Luisa Briganti

I collages di Katia Rossi



Che cosa ci insegna la tecnica del collage? Questa è contenuta in un doppio processo di decostruzione e ricostruzione. Dapprima l’artista seleziona nel reale un insieme di immagini e materiali eterocliti. Il suo sguardo cattura i dettagli ed è rapito da forme. Allora la mano, armata di forbici, ritaglia, preleva. Si accumulano i pezzi sparsi di una realtà che non ha più alcun senso ma che si ricarica di nuove potenzialità. Poi l’artista contempla un’altra volta le forme individuate che il suo sguardo eleva a trovata. La scelta è fatta, l’artista si appropria di un supporto e inizia ad assemblare i pezzi di questo puzzle senza modello. Mette in relazione, trova legami e si entusiasma per le dissonanze, giustappone e sovrappone, ricopre e scopre.
La colla diventa allora il suo strumento, pur invisibile nel risultato finale.
I frammenti del reale, strappati al loro universo, sono inseriti con la loro storia, le loro proprietà originali, in una struttura mobile che li riconfigura.
Parole chiave del lavoro artistico di Katia Rossi:
Recupero
Riformulazione
Risemantizzazione
Rinascita
Si tratta di un’operazione del tipo di quella che si farebbe smembrando una rana e formando con gli organi isolati una farfalla, o una lampada, o una locomotiva, o un oggetto che ricordasse al medesimo tempo farfalla, lampada e locomotiva.
Il materiale di partenza per il fotomontaggio di Katia è costituito dal prelievo di materiale già in circolazione, dismesso per vetustà, abbandono, errore; prevalentemente scarto del processo fotografico; carte scadute, carte mal esposte, macchiate, provinature errate, negativi irrimediabilmente compromessi.
Quindi materiale già presente, destinato, perlopiù, ad abitare unicamente la discarica.
Katia manipola sapientemente queste immagini fotografiche restituendole in una forma diversa, producente pensiero altro rispetto allo scopo con il quale erano nate.
L’artista che sceglie consapevolmente di esprimersi attraverso il linguaggio frammentato e poliedrico del collage crea immagini combinate al servizio di una visione del mondo beffarda, ma sensibilmente emotiva, facendo sua la frammentazione di immagini che si contendono lo spazio della rappresentazione, gioca sull’effetto dinamico della loro composizione, dove il senso del piano, la scala e lo spazio sono costantemente rimessi in causa.
L’opera finale è il superamento della sommatoria delle singolarità che la costituiscono.
L’artista, sapiente demiurgo, recupera, riformula, risemantizza la materia in uno stile dinamico e stratificato, dando ad essa una nuova possibilità.
Katia si rende artefice di una nuova rinascita.
Gabriele Agostini

Katia Rossi Vive a Porto Recanati, nelle Marche. Educatrice professionale nella vita, si avvicinoa alla tecnica del collage prima come mezzo educativo poi come mezzo espressivo. Dotata di grande creatività, amante della natura e del riciclo, con un occhio sempre attento a ciò che la circonda, negli anni, è passata dal collage per il recupero di piccoli complementi d’arredo a collage su supporti di varia natura, servendosi dei materiali più disparati: ritagli di giornale, riviste, stoffe, legna abbandonata in riva al mare.
Nel 2017 determinante è stato l’incontro con il Centro Sperimentale di Fotografia “ADAMS” di Roma, da cui ho ricevuto carte fotografiche scadute, mal esposte, macchiate, provini errati.
Oggi realizza collage analogici con stampe fotografiche e ritagli di giornale.

Il portfolio

Dal 15 aprile 2023 al maggio 2023
Vernissage Sabato 15 aprile 2023 ore 18.30
In collaborazione con Kromartgallery
https://www.csfadams.it/eventi/katia-rossi-the-collage-is-my-life/


Premio umane tracce|

Dove: CsfAdams

Quando: dal 13 al 24 maggio 2023

Si è conclusa la seconda edizione del Premio fotografico Umane Tracce, dedicato alla memoria di Nicola Paccagnella, fondato nel 2020 da Stefano Bianchi, Enzo Cortini, Paola Riccardi. Una giuria attenta e specializzata, composta da professionisti in vari campi dell’immagine, ha esaminato i progetti sottoposti al premio nel 2022, valutandone linguaggio, stile, capacità narrativa e concept

Il progetto “PH” di Michela Mariani, lavoro vincitore a questa seconda edizione, diventerà un libro Crowdbooks ed una mostra, a cura di Paola Riccardi

La Mostra fotografia e la presentazione del libro
arriverà anche a Roma!
Si terrà dal 13 al 24 maggio 2023
Vernissage sabato 13 maggio 2023 alle ore 18.30

Presso il Centro Sperimentale di Fotografia Adams
in Via Biagio Pallai, 12 – Roma

La mostra sarà visitabile a ingresso libero
dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:00

Il progetto di Michela Mariani vincitore di questa seconda edizione colpisce per la sua verità: istantanee scattate con delicatezza mescolate a foto dall’archivio personale, per raccontare una persona che vive con serenità la sua peculiarità di genere, scegliendo di vestire abiti femminili mantenendo in parallelo anche la sua identità maschile. Michela è rimasta sedotta dal suo stile, dal suo charme, dall’assoluta libertà delle sue scelte in un incontro casuale e fortuito in Québec, ed ha saputo comporre in un clima di sincera amicizia un ritratto a quattro mani intimo, rispettoso ed in ascolto del personaggio. Lo charme e la simpatia di Pier-Hélène hanno conquistato anche la giuria, che si è espressa con voto unanime.

Il premio


L'unghia del leone

Dove: CsfAdams

Quando: 24 febbraio 2023 ore 18:30

AMINTA PIERRI L’UNGHIA DEL LEONE
a cura di Pamela Piscicelli
L’unghia del leone è il titolo dei primi scavi interiori inediti del poeta Michele Pierri – napoletano di nascita di via dei Tribunali, napoletano di formazione medica e filosofica, poeta dell’ermetismo e orfismo italiano a cui il lavoro e il libro sono dedicati.
Begin, go out of the house, apply yourself to the Law of the Buddho; annihilate the army of death as an elephant upsets a hut of reeds. He who shall walk without distraction under the discipline of this Law escaping renewed births, will put an end to sorrow. Queste parole, trascritte a mano dal testo di Barthélemy Saint-Hilaire pubblicato nel 1914 in Inghilterra sulle origini del buddhismo, segnano il retro di una cartolina di quegli stessi anni solcata dall’autoritratto del giovane poeta nelle vesti di monaco buddhista. Un ricordo di qualcosa di avvenuto, un ricordo di insegnamento e via da seguire, diventa un frammento di memoria che agisce e si scolpisce così nel presente. Le immagini e le parole diventano specchi, oggetti di riflesso vissuti come posizione rispetto alla vita. Emergono dal passato, si immergono nel presente e riflettono un qui e ora nella ricerca dell’espressione di un luogo fluido, storico ma non nostalgico, descrittivo ma immaginifico. Un luogo nel quale i segni, i graffi e i riflessi si rendano interpreti del colore, della temperatura della vita che è questo colore a tratti evidente a tratti nascosto nelle pieghe delle stampe e nei bagliori dei rimbalzi della luce.
Immagini di immagini, immagini specchio, versi che ripetono la percezione di essere corpo nell’istante in cui si vive, la voce del poeta che nell’ultimo viaggio per incontrare la madre le legge le proprie parole nella poesia Amerò Dio scritta in carcere da detenuto per antifascismo; memoria che si innesta sulla nuova memoria che ne scaturisce.
Aminta Pierri
– Taranto 1983 – laureata in Scienze della Comunicazione con una tesi in fotografia e filosofia dell’immaginazione e traduzione intersemiotica. Diplomata per il III Master alla Scuola Romana di Fotografia nel 2013 e nel 2014 alla Luz Agenzy di Milano in narrativa fotografica è particolarmente dedita alla ricerca di come l’eredità della memoria influenzi la percezione del presente, intendendo e utilizzando la fotografia come scavo materiale di irrealtà.
Dal 24 febbraio al 24 marzo 2023
Vernissage sabato 24 febbraio 2023 ore 18:30
ingresso libero


Phantom Brush

Dove: A plus A Gallery

Quando: 26/01/2023-26/03/2023

Phantom Brush
a cura di Edoardo Monti
Alyssa Klauer, Hannah Tilson e Danilo Stojanović
Inaugurazione il 26 gennaio 2023, ore 18
fino al 26 marzo 2023
A plus A Gallery
Il programma espositivo del 2023 della galleria A plus A avrà inizio con la mostra collettiva Phantom Brush curata da Edoardo Monti. L’esposizione è frutto della collaborazione tra la galleria A plus A e il centro culturale e residenza per artisti Palazzo Monti a Brescia, che da alcuni anni è diventato una fucina internazionali di talenti, in particolare nel campo della pittura. Per questa occasione Edoardo Monti ha selezionato i lavori di Alyssa Klauer (1995, USA), Hannah Tilson (1995, UK) e Danilo Stojanović (1989, Croazia), realizzati proprio du rante la loro permanenza in residenza.
Il titolo della mostra trae ispirazione dall’omonimo dipinto di Klauer, una delle prime opere che Edoardo Monti ebbe modo di vedere nello studio dell’artista americana durante la sua residenza presso Palazzo Monti, e che inconsciamente ha scatenato il dialogo con Tilson e Stojanović. I tre infatti costruiscono le proprie opere sulla base di effetti visivi, creando mondi paralleli, finiture delicate e dettagli fanta smagorici che si esplicitano in spazi psicologici intensi, coinvolgendo e riunendo immagini care alle memorie individuali.
La poesia pittorica di Stojanović, ricca di dicotomie e radicata in movimenti artistici con valori antagonistici, entra in dialogo con i disegni di Tilson, che per Phantom Brush presenta opere che ci riportano alle sue origini scozzesi. Klauer entra nella conversazione con piccole ma potenti tele, opere oniriche che presentano strati di vernice satura e allo stesso tempo trasparente.
Alyssa Klauer è una pittrice che vive tra New Haven, Connecticut e Brooklyn, New York. Ha conseguito il BFA presso il Maryland Institute College of Art nel 2017 e il MFA presso la Cranbrook Academy of Art nel 2019. Le sue opere sono state esposte, tra l’altro, al Museum of Museums di Seattle, alla Fredericks and Freiser Gallery e alla Sean Kelly Gallery di New York. Il suo lavoro medita sul “Queer Time”, l’idea che gli individui Queer spesso sperimentano una seconda adolescenza quando si trovano ad affrontare esperienze come il coming out. I dipinti di Alyssa Klauer sono caratterizzati da un approccio unico al colore. Strati di pittura satura ma al contempo trasparente sono combinati intuitivamente per creare una luminosità spettrale e iridescente. Si avvale di figure composite per coinvolgere e mettere insieme immagini incongruenti per creare un intenso spazio psicologico. Questa frammentazione appare come una transizione delle figure tra uno spazio onirico interno e una realtà esterna.
Hannah Tilson, nata nel 1995, vive e lavora a Londra. Si è laureata alla Slade School of Fine Art nel 2018, e ha studiato alla New York Studio School Ha conseguito un diploma post-laurea alla Royal Drawing School nel 2021. Hannah Tilson è stata inserita nella longlist del Ruth Borchard Self Portrait Prize nel 2021.
Hannah Tilson si esprime attraverso diversi mezzi come pittura, disegno, ricamo e stampa. Le sue opere sono caratterizzate da spazi
vibranti e frammentati ricche di motivi, Tilson vede il suo corpo e i tessuti in cui è avvolto come un paesaggio/pattern e desidera che gli spettatori si interroghino su ciò che vedono e che sperimentino questo spazio turbolento e in rapido movimento.
Danilo Stojanović, nato nel 1989 a Pola, Croazia, vive e lavora a Venezia, Italia. Si è diplomato in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia nel 2018. I dipinti di Danilo Stojanović sono spesso caratterizzati immagini liquide che simboleggiano il tessuto fondamentale delle nostre vite e allo stesso tempo la forza creativa. Stojanović con i suoi dipinti spesso si immerge in una tavolozza più fredda e scura di blu acquatici, verdi e grigi, come se le opere fossero tutte ambientate dopo il crepuscolo. Le sue composizioni sono caratterizzate da immagini che si immergono l’una nell’altra. Ma i dipinti di Stojanović non rientrano in un unico genere o quadro, essi rimandano all’estetica gotica, al surrealismo, a dei thriller fantascientifici, a delle nature morte. In tutte le tele rintracciamo un comune denominatore costituito da una sensibilità emotiva e una potenziale ironia, che rimbalza nei titoli: chiaroveggenza, strazio, ansia, romanticismo.
Nato a Bergamo nel 1991, Edoardo Monti studia al Central Saint Martins College of Art and Design di Londra. Dopo aver lavorato per otto anni da Stella McCartney a New York, decide di dedicarsi esclusivamente all’arte contemporanea e di applicare le competenze acquisite nel corso degli anni a livello locale, valorizzando il territorio lombardo, con l’intento di costruire ponti tra artisti, artigiani ed istituzioni in tutto il mondo. Fonda il del centro culturale e residenza d’artista Palazzo Monti nel 2017, dove espone la sua collezione personale e organizza 40 mostre in cinque anni, anche presso Musei e gallerie private. Membro del consiglio di amministrazione del Club GAMeC, dell’Italian Art Trust e del comitato di selezione della fiera Collectible di Bruxelles, Monti è anche direttore di Belle Arti, associazione culturale presieduta da Massimo Minini e collabora con ArtVerona.
Nel cuore di Brescia, in un edificio storico del XIII secolo decorato con affreschi del 1750, si trova una residenza d’artista inedita, Palazzo Monti. Convertiti in atelier dinamici, gli spazi del Palazzo riacquistano una nuova vita e sono sfruttati dal primo mattino fino a tarda notte da creativi che condividono la propria quotidianità e sperimen tano diverse pratiche artistiche: pittura, fotografia, scultura, arti visive e design. Selezionati anonimamente da un comitato di esperti di settore internazionali e affiancati dalla direzione del fondatore della residenza, durante la permanenza i partecipanti sono invitati ad immergersi in un contesto unico e propizio alla creatività.
Ad oggi, gli oltre 200 artisti provenienti da 50 paesi, hanno realizzato quadri e stampe, opere e oggetti in ceramica, ferro, bronzo, marmo o legno ispirati al savoir-faire del territorio italiano. Completamente indipendente, il progetto è stato fondato nel 2017, finanziato e curato da Edoardo Monti, collezionista e curatore di origini bergamasche.
Costruire un dialogo tra artisti internazionali e la comunità artigianale italiana e divulgarlo tramite le opere che viaggeranno per tutto il mondo, questo è l’intento di Edoardo Monti.

A plus A Gallery
San marco 3073, Venezia
e-mail: info@aplusa.it
tel: +390412770466


The Mariangela

Dove: Roma

Quando: dal 18/11/2022 al 27/11/2022

THE MARIANGELA

Mostra personale del fotografo egiziano AHMED BARAKAT

A cura di Giovanna Gazzolo e Kristina Milakovic

Gall'Art Roma
Vicolo de' Bovari 7/a
Roma

Dal 18 al 27 novembre 2022

Vernissage/ Performance:
18 novembre dalle ore 18.30

Siamo lieti di ospitare in galleria dal 18 al 27 novembre 2022, la mostra fotografica di Ahmed Barakat.

Il titolo della mostra è “The Mariangela” e comprende 20 scatti fotografici di Ahmed Barakat che incarnano molti sentimenti diversi delle donne come rabbia, tristezza, ribellione e gioia.
Barakat ha dichiarato: “Sono orgoglioso di essere stato invitato dalla Galleria Gall'Art Roma, in quanto straniero ed avere la mia mostra personale”

Può essere la madre, la sorella, la moglie o la figlia. Tutti noi siamo circondati dal femminile. Veniamo tutti dal grembo materno. Abbiamo le sorelle dello stesso sangue, mogli come partner dell'anima. Abbiamo figlie che sono parte di noi. La femmina è l'anima, il cuore e il sangue nelle vene.
The Mariangela è esempio di sentimenti dell'anima della donna che testimonia questa vita.

Questa è la visione dell'artista che non è uguale per tutti, giusta o sbagliata che sia.


AHMED BARAKAT è un artista plastico egiziano contemporaneo. È nato in Kuwait nel 1981 e ha vissuto in una società pluri-culturale che l'hanno spinto ad aprirsi ad altre culture e hanno contribuito alla sua visione aperta del mondo che lo circonda, caratterizzata dall'essere maturo e diverso. Il suo talento per il disegno è iniziato in giovane età, incoraggiato dai suoi genitori, insegnanti d'arte, nelle varie fasi educative. Successivamente, si è laureato presso l'Accademia di Belle Arti del Cairo, cattedra di interior design e decorazione.
Barakat ha visitato diversi paesi europei e arabi e ha partecipato a più di 70 mostre e attività artistiche internazionali sia individuali che collettive che hanno arricchito la sua ricerca e lavoro artistico.
È un artista contemporaneo che ha sperimentato diverse tecniche tra disegno, scultura e pittura con la luce, la fotografia e l'installazione. È membro del Syndicate of Fine Artists e membro dell'Egyptian Free Theatre Association nel campo della decorazione. È anche membro della Egyptian Society for Photography, della International Federation of Photographic Art “FIAP” e della Photographic Society of America “PSA”. Inoltre, la sua affiliazione include anche il Saudi World of Photography Group "WPG" e l'Afro-Asian Union for International Law and Dispute Settlement.


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