MOSTRE

KromArt - fotografia e non sol

Dove: Ex Cartiera Latina -

Quando: 08/06/2017

COMUNICATO STAMPA
KromArt - fotografia e non solo…
Roma 8 – 11 giugno 2017
ex Cartiera Latina Via Appia Antica 42

Il Centro Sperimentale di fotografia adams organizza la prima edizione della manifestazione espositiva fotografica KromArt - fotografia e non solo… nei locali della ex Cartiera Latina dall’ 8 all’ 11 giugno. L’iniziativa, vuole essere un’occasione di incontro, riflessione e dibattito sullo stato della fotografia italiana e internazionale; una vetrina espositiva di autori noti ed emergenti che presentano le loro ultime produzioni fotografiche.
KromArt - fotografia e non solo… è un progetto espositivo ad evento annuale che assorbe l’esperienza maturata negli anni da cascinafarsettiArt innovandone la formula e i luoghi espositivi. La stessa manifestazione, proseguirà con una programmazione articolata durante l’anno all’interno dei locali della galleria d’arte KromArt.

Espongono:
dalla Polonia Kasia Derwinska, dalla Repubblica Ceca Jan Mlcoch e Tomas Paulus, dalla Romania Loredana Bardas, dall’Italia Lucia Brancati, Luciano Carletti, Stefano Cherti, Mario Di Lorenzo, Chiara Pansini, Riccardo Piredda, Katia Rossi, Alessio Vissani, Pina Zenga.
Roberta Marsigli, vincitrice della residenza d’artista anno 2016 presso il C.S.F.adams
Saranno presenti le opere dei finalisti del concorso fotografico Nessun limite eccetto il cielo…, promosso dal Creative Art Contest, Sara Aguzzoni, Filiberto Galli, Leonardo Perri.

Sono previsti seminari e workshop

Vi aspettiamo, ingresso libero.


Referentie
Csfadams - Luisa Briganti +39 3332248279
csfadams@tiscali.it

Info:
www.kromart.it
www.csfadams.it


enchan

Dove: Biennale di Venezia

Quando: 13/05/2017

Enchanted Nature
Mostra fotografica di Carla Bordini Bellandi

Il giorno13 maggio 2017, nel prestigioso contesto della Biennale di Venezia, la GAA Foundation propone al numerosissimo pubblico presente in laguna in occasione dell’apertura al pubblico della Biennale, la mostra PERSONAL STUCTURES a Palazzo Bembo e Palazzo Mora, sede dell'European Cultural Centre. All’interno di questo contest verrà presentato il progetto espositivo “Enchanted Nature” di Carla Bordini Bellandi.
La mostra che avrà luogo fino al 26 novembre 2017 nella splendida cornice di Palazzo Mora, prevede una selezione accuratamente operata del suo lavoro fotografico. Le foto della Bordini Bellandi, che vivono attraverso il suo sguardo e svelano aspetti nascosti e simboli, sono immagini che raccontano una natura osservata attraverso una visione onirica, alla ricerca di un pieno recupero del contatto con essa ma soprattutto del suo riconoscimento come elemento degno di rispetto e da non “usare” in maniera indiscriminata. Per riconquistare un’unione che sembra irrimediabilmente perduta, i suoi scatti, racconti tridimensionali e pieni di luce, regalano una visione pura e limpida. L’aspetto tecnico del suo modo di procedere è molto peculiare e insieme alla sua poetica, è ciò che le ha permesso di essere selezionata tra tanti artisti. Il risultato della sua ricerca si fonda sullo studio dell’ ”errore fotografico” che esclude l'uso del foto ritocco.

Bio
“Ricercatrice visiva”, Carla Bordini Bellandi (Milano, 1962) è alla ricerca di storie e narrazioni che attraverso luce, forma e colore, si materializzino dentro lo spazio di un rettangolo di carta. Dai primi scatti realizzati con una Ferrania tascabile a quelli più attuali, il percorso di studio è stato lungo e paziente. Nei circa 40 anni di raccolta visiva e fotografica, sono decine di migliaia le immagini che ora compongono il suo bagaglio artistico. Esperta di colore, inventa, ispira proposte e combinazioni cromatiche anche in ambito tessile e nel mondo della moda. Con uno studio approfondito e attraverso l’analisi delle immagini, indaga l’origine del formarsi e dell’evolversi delle tendenze socioculturali più contemporanee.

Concept
Il progetto espositivo - insieme leggero e provocatorio - è anche la fase iniziale di un programma di salvaguardia ambientale, a testimonianza della necessità impellente di azioni concrete per tutelare il pianeta. Tuttavia l’artista non grida allo scandalo per la mancanza di rispetto delle leggi naturali, ma attraverso le sue foto sussurra un sentimento di profonda malinconia per uno stato ambientale originario che è difficilmente recuperabile. La mostra quindi è un’esortazione forte e silenziosa ad agire, affinché la poesia della natura non si perda del tutto.

La mostra
Dal nome altamente evocativo e velatamente ironico, la mostra Enchanted Nature, raccoglie le immagini di una natura lontana dal reale, grafica e bidimensionale, nelle quali l’impressione soggettiva supera l’intento descrittivo e va oltre, alla ricerca di una forma estetica che ne rappresenti l’essenza : è un paesaggio ancora maestoso, misterioso, che affascina e stupisce. Collocate al di fuori dello spazio e del tempo, poetiche e astratte, mai coadiuvate da interventi formali sull’immagine, varie visioni convivono in ogni opera per meglio raccontare universi potenti e luminosi ma nel contempo - per contrasto – per narrare segreti essenziali di fronte alla minaccia dei cambiamenti climatici.

Info
Enchanted Nature di Carla A. Bordini Bellandi
57 Biennale di Venezia, 13 maggio – 26 novembre 2017
Ente organizzativo GAA Foundation
Sede espositiva Palazzo Mora, Venezia
Press Office artpressagency.it di Anna de Fazio Siciliano
t 349.1505237 - www.artpressagency.it


Premio Art - Quinta Edizione

Dove: Caffè Letterario - Roma

Quando: 28/04/2017 - 12/05/2017

Esposizione di Arte Contemporanea: Premio Art Quinta Edizione – Secondo Step Espositivo.

Direzione Artistica: Pamela Cento.

Artisti: Serena Bilanceri, Lucia Caspani, Giordano Collarini, Giulia Masotta, Salvo Misseri, Andrea Sardu, Diego Scolari.

Staff: Cento Produzioni Arte e Comunicazione, Caffè Letterario.

Dove: Caffè Letterario, Via Ostiense 95, Roma (Metro Piramide).

Quando: dal 28 aprile al 12 maggio 2017.

Inaugurazione: Venerdì 28 aprile, dalle 19.30 alle 22.00.

Info: www.premioart.it

Orari esposizione: dal martedì al sabato dalle 10.00 alle 18.00.

Presso lo spazio multifunzionale Caffè Letterario di Roma dal 28 aprile, per due settimane, saranno in esposizione le opere d’arte partecipanti al Secondo Step Premio Art, in esposizione le opere degli artisti: Serena Bilanceri, Lucia Caspani, Giordano Collarini, Giulia Masotta, Salvo Misseri, Andrea Sardu, Diego Scolari.
Il Premio Art quest’anno è giunto alla Quinta Edizione, ad oggi circa 30.000 sono state le persone che sul sito dedicato hanno votato l’artista che volevano vincesse il Premio Art e davvero numerosi sono i fruitori che si sono recati direttamente al Caffè Letterario per vedere le opere esposte nei differenti step.

Per votare l’artista preferito andare nella sezione votazione del sito www.premioart.it.

Il rinomato Caffè Letterario di Roma, è lo spazio dove l’atmosfera pulsa di cultura, colori ed energia creativa. Ubicato nella zona di Roma in forte espansione artistica e culturale, tra l´ex mattatoio (oggi Città delle Arti) e il Gazometro, il Caffè Letterario è uno spazio tra i più conosciuti e totalmente dedicato all’Arte, alla Cultura e alla Enogastronomia. Nei suoi versatili interni è possibile consultare libri e dvd della biblioteca inserita nel circuito delle biblioteche del Comune di Roma, comprare un libro presso il negozio di libri interno, prenotare un viaggio nella postazione di consulenza viaggi, lavorare e/o studiare nelle postazioni in coworking, o semplicemente sedersi a un divano del bar sorseggiando un buon caffè o un aperitivo.


CsfAdams al Praga Foto 2017

Dove: Praga - Kafka House

Quando: 24 aprile 2017

PRAGUE PHOTO 2017

CSFAdams

The CsfAdams is celebrating 20 years of activities by participating also this year to the Prague Photo exhibition, which by a cheerful coincidence is celebrating its’ 10th anniversary too!!!
We do it by exhibiting our best projects with our best students.
This year we’ll show the works of:

Gabriele Agostini and Marco Di Meo with the project Earth, light, flesh
Luisa Briganti with the project Annuska
Gaia Adducchio with the project Naked:#she
Roberta Marsigli with the project Closer. An Atrocity Exhibition


In the Off section, we’ll show the works of:

Silvia Agostini with the project Alfa day portrait
Emanuela Rizzo with the project Self portrait



Il CsfAdams festeggia i 20 anni di attività partecipando anche quest’anno al Prague Photo che per una felicissima coincidenza festeggia i suoi 10 anni!
Lo facciamo esponendo i nostri progetti e il meglio dei nostri allievi migliori.
Quest’anno esporranno
Gaia Adducchio con il progetto Naked:#she
Gabriele Agostini e Marco di Meo con il progetto Terra, luce, carne
Luisa Briganti con il progetto Annuska
Roberta Marsigli con il progetto Closer. An Atrocity Exhibition

Nella sessione Off esporranno:
Silvia Agostini con il progetto: Alfa day portrait
Emanuela Rizzo con il progetto Self portrait

http://www.csfadams.it/novit%C3%A0/prague-photo-2017-exhibition

https://www.praguefoto.cz/


LIUBA - Guardando oltre

Dove: Galleria Marconi - Cupra M.ma

Quando: 09/04/2017 - 06/05/2017

La Galleria Marconi di Cupra Marittima domenica 9 aprile alle 18.00 presenta Guardando oltre personale di LIUBA, mostra che si avvale del contributo critico di Valentina Falcioni. La mostra è organizzata da Galleria Marconi e Marche Centro d’Arte.
LIUBA alla Galleria Marconi, oltre alla personale Guardando oltre, presenta una nuova performance collettiva partecipativa urbana, intitolata "Tiresia Marittima", al quale il pubblico è invitato a partecipare. Alle ore 18 c'è la performance partecipativa, alle ore 19 l'inaugurazione della mostra. A coloro che parteciperanno alla performance verrà rilasciato un attestato di partecipazione autografato dall'artista.
La personale di LIUBA è il quarto appuntamento della rassegna Di versi diversi?, che accompagnerà la Galleria Marconi durante la stagione espositiva 2016/2017. La Galleria Marconi si trova in c.so Vittorio Emanuele II n°70 a Cupra Marittima. La mostra potrà essere visitata fino al 6 maggio 2017 con i seguenti orari: lunedì – sabato 16.30 - 19.30.
“Ad occhi chiusi - Tu sei cieco, ma io sono sordo e muto
Le opere e il percorso sapientemente tracciato da LIUBA hanno lasciato riaffiorare le parole che il poeta e filosofo libanese Kahlil Gibran stese nel 1926 in Sabbia e spuma: “Tu sei cieco, ma io sono sordo e muto; sicché, prendiamoci per mano e comprendiamoci tra noi”. In un passato remoto la cecità era il segno distintivo di una persona dotata di vista interiore, era un dono sacro che convertiva l’uomo in veggente, era e lo è tuttora un attributo dell’anziano, illuminato detentore di saggezza. Senza interferenze visive si tende ad acuire gli altri sensi, ma soprattutto si è capaci di leggere e parafrasare i sospiri, le pause, i silenzi, le vibrazioni della voce, le impercettibili tensioni muscolari. Nel buio si è in grado di scremare gli ornamenti della comunicazione verbale e di percepire la verità occulta, la voce del subconscio, l’essenza delle circonlocuzioni. Quelli che comunemente denominiamo normodotati, spesso guardano, ma non vedono. Pertanto, senza una reale presa di coscienza, le loro orecchie sono sorde ai messaggi reconditi che l’altro emana, non ne percepiscono la trama più sottile e di conseguenza le labbra diventano incapaci di parlarne con cognizione di causa. Ecco, LIUBA sarà un bastone telescopico lungo un’escursione tesa alla scoperta della cecità spirituale, fisica e socio-culturale per sciogliere confini tracciati da un analfabetismo empatico”. (Valentina Falcioni)

La mostra è un percorso che include una riflessione sulla cecità, sia fisica che mentale, si collega anche al tema dei rifugiati e del 'non vedere' l'altro da sé e la sua umanità. A questo proposito LIUBA spiega: "Ho scelto di lavorare sull’idea di cecità, sia fisica che mentale, concepita sia come disagio reale dei non vedenti, ma anche come metafora della cecità e superficialità che permea il nostro mondo contemporaneo, dove fra social media, fretta e contatti fugaci, non riusciamo piu a ‘vedere’ in profondità, diventando, in un certo qual modo, ciechi. Ciechi al senso della vita, ciechi alle piccole cose, ciechi ai bisogni degli altri. Il tema della cecità, disabilità reale e metafora più ampia che ingloba la nostra non-percezione del reale, lo collego, per evidenti ragioni, alla problematica della migrazione dei rifugiati, persone che lasciano la loro terra per problemi molto gravi, che spesso sono ‘visti’ in maniera stereotipata o addirittura strumentalizzati a fini politici, con la conseguenza che molte persone ‘non vedono’ la loro storia umana e la comune appartenenza che abbiamo con queste persone."

“Cambiamo prospettiva sulle cose, cerchiamo di ritrovare un senso alle parole diverso da quello che normalmente diamo loro, arricchire lo sguardo, il senso, il tempo. Con i molti anni di attività che ho alle spalle, ho imparato che c’è sempre qualcosa da imparare, ecco vorrei che Di versi diversi? fosse la possibilità che ci si offre di riuscire a vedere le cose da un’altra direzione. Il verso è una prospettiva, è il percorso che facciamo e che dobbiamo avere la possibilità di modificare. La nostra società è fatta di versi diversi che si incrociano e che permettono agli uomini di progredire. Cosa c’entra l’arte in tutto questo? Tutto: l’arte è ricerca, amore, linguaggio, ma soprattutto è un percorso che non può fermarsi all’apparenza, al comodo, allo scontato, proprio perché guarda all’anima dell’uomo. E verso poi è anche poesia e questo vorrà dir pur qualcosa…” (Franco Marconi)




scheda tecnica/technical card
Guardando oltre
artista/artist LIUBA
testo critico/art critic by Valentina Falcioni

uffficio stampa/press agent by Dario Ciferri
fotografia/photography by Catia Panciera
allestimenti/preparation by Pasquale Fanelli

dal 9 aprile al 6 maggio
from 9th April to 7th May
orario: lunedì-sabato dalle 16 alle 19.30
opening time: Mon-Sat 4 to 7.30 p.m.

Con il supporto di Ostello degli Artisti: http://www.appartamenti-cupramarittima.com

Info
Galleria Marconi di Franco Marconi
C.so Vittorio Emanuele, 70
63064 Cupra Marittima (AP)
tel 0735778703

web http://galleriamarconi.it/
e-mail galleriamarconi@vodafone.it
Facebook http://www.facebook.com/galleriamarconi
twitter https://twitter.com/GalleriaMarconi


Anna Del Vecchio | Il Rosso, p

Dove: Evasioni Art Studio

Quando: dal 7 al 14 aprile 2017

“Il colore è un potere che influenza direttamente l’anima”, scriveva Wassily Kandinsky nel suo celebre Lo Spirituale nell’Arte (pubblicato nel 1912 a Monaco dall’editore Reinhard Piper), indicando, tra quelli, il rosso come il colore “senza limiti”. Anna Del Vecchio ha fatte sue queste indicazioni per strutturare la sua importante, ampia serie fotografica che ha tradotto la luce e la realtà esterna, senza mediazioni e manipolazione, in immagini astratte tutte basate su questa magnifica, potente ed evocativa cromia.

Il rosso incarna da sempre molteplici significati metaforici che possiamo ritrovare, parcellizzati o più evidenti, in ognuna delle circa venti opere in questa mostra; le fotografie, infatti, possono richiamare il fuoco, l’allarme e l’allarmante, la guerra, il sangue, ma anche la passione, l’amore, la gioia e la festa, perché il rosso è colore atavico di intenso potere evocativo. C’è tutto questo negli scatti di Anna Del Vecchio che esibiscono – sia nella personale a Evasioni Art Studio sia nella sua declinazione successiva da Camponeschi, entrambe curate da Barbara Martusciello – una presentazione della realtà che si palesa non figurativa ma che attiva quasi spontaneamente il gioco del riconoscimento; in quelle foto, tra ombre e riflessi, gradazioni carminio, vermiglio, saturno, cinabro, pare di scorgere gambe, grembi, mani giunte, cuori, pieghe, caverne, soli, flash e tanti altri elementi, tutti possibili e plausibili; ma è l’illuminazione – naturale, solo raramente artificiale – che, battendo o rasentando sete, carte, superfici e materiali vari appositamente predisposti dall’autrice, che crea questo tripudio di immagini in un tono che – per seguire la descrizione di Orhan Pamuk nel suo Il mio nome è rosso – ci brucia dentro, è forte, non si nasconde, si fa notare, non ha “paura degli altri colori, delle ombre, della folla o della solitudine”, riempiendo di sé, con il suo “fuoco vittorioso, una superficie”: una superficie che lo attende e dove può espandersi. Ciò avviene sotto lo sguardo vigile e l’attenta regia della nostra artista, pronta a catturare la magia, il prodigio di un accadimento accompagnato verso la strada dell’arte per tramite dalla macchina fotografica che eterna e rende speciale quegli attimi.

Una seconda mostra, con una ulteriore selezione di opere del ciclo Il Rosso, per esempio: senza limiti, pure curata da B. Martusciello, si inaugura giovedì 13 aprile alle ore 20.00 nell’ambito di Electronic Art Cafè a cura di Umberto Scrocca da Camponeschi in Piazza Farnese 50 a Roma

Info mostre
Anna Del Vecchio | Il Rosso, per esempio: senza limiti | Mostra fotografica a cura di Barbara Martusciello

- Inaugurazione # 1: venerdì 7 aprile, ore 17,30 – 21,30. Evasioni Art Studio - via dei Delfini 23 Roma. La mostra è in corso fino a venerdì 14 aprile; orari: 11.00-13.00 e 16.30-19, sabato 11.00-13.00 e 16.30-19.30, domenica chiuso.
www.facebook.com/events/594459914097575

- Inaugurazione # 2: giovedì 13 aprile, dalle ore 20.00 A cura di Barbara Martusciello, nell’ambito dell' Electronic Art Cafè di Umberto Srocca - Wine Bar Camponeschi, Piazza Farnese 50, Roma


The woman's essence 2017

Dove: Parigi

Quando: 07/04/20167

internazionale The Woman's Essence 2017. Dal 7 al 9 aprile potrete vedere le loro opere assieme a quelle di altre artiste contemporanee nella splendida cornice parigina del’ Espace Commines, 17 rue de Commines, Parigi, Francia.

Vi aspettiamo.


Gaia Adducchio and Luisa Briganti will show some of their photos during the international exhibition The Woman's Essence 2017. From the 7th till the 9th of April it will be possible to see their works among the ones of other contemporary female artists in the wonderful Parisian location of Espace Commines, 17 rue de Commines, Paris, France.

We are waiting for you to come and visit us.
http://luisabriganti.it/2017/03/19/woman-essence-2017/

http://musaartspace.businesscatalyst.com/woman-s-essence.html
http://www.espace-commines.com/


TELAindossi

Dove: Vineria al 10, Arezzo

Quando: 22 marzo 2017 _ 25 aprile 2017

Mercoledì 22 marzo presso Vineria al 10 in piazza San Giusto 10/c ad Arezzo inaugura tELAindossi, mostra di Alessandro Bernardini. La personale è accompagnata da testo critico di Tiziana Tommei. Un progetto dichiaratamente sperimentale, che muove dal concetto di ‘arte partecipata’: la parola d’ordine è coinvolgere, permettendo ad interlocutori diversi di prendere parte alla produzione dell’opera. In ordine a questo assunto, l’elemento finale, concluso, è il risultato di un lavoro collettivo e condiviso. Saranno esposte cinque serie, ciascuna composta da dodici scatti, desunti da impressioni dirette del reale e in seguito rielaborati, modificati e restituiti con un profilo volutamente alterato e mistificato.


Claire Bishop definisce ‘agents’ coloro partecipano al processo creativo, persone che l’artista ha persuaso a lavorare per lui e che interagiscono non solo con l’autore, ma anche tra di loro. Alla base c’è la volontà artistica di un singolo che imposta le fondamenta dell’iter progettuale mentre, al contempo, il risultato ultimo è espressione di un gruppo. È l’artista che, in prima istanza, sceglie: a partire dal luogo, che diviene spazio di scena e dimensione condivisa; a seguire gli strumenti e il linguaggio attraverso cui vuole veicolare l’idea; non per ultimi i partecipanti, con ruoli e compiti predefiniti. Il margine di manovra, da parte di tali ‘attori’ è molto ampio, sebbene costantemente sovrainteso e monitorato dall’artista. Alessandro Bernardini ha selezionato una parte dei suoi lavori, nonché taluni oggetti a lui cari già più volte proposti in pastiches – dalla statuetta della Vergine, ai personaggi dei cartoon, fino agli oggetti da toletta – li ha raccolti all’interno di una location specifica, bianca e asettica, e ha lasciato che fotografa e modella “vivessero” le sue opere alla stregua di media in una performace nella quale la componente ludica finisce per stemperarsi in quella opposta, più propriamente seriosa. In un secondo step ha attivato nuovi stakeholders, che hanno messo in atto una strategia di revisione e rafforzamento del concetto di fondo. La forma conclusiva assunta mette al centro l’autore e presenta l’azione in svolgimento, come in una pellicola cinematografica, suddivisa in fotogrammi alterati, ad evocare una sorta di radiografie. Trovano così manifestazione talune componenti quali: movimento in continuum, valorizzazione dell’azione in sé in luogo della sua rappresentazione, traccia diretta del comparto sperimentale e ribaltamento degli opposti. Con questo progetto, Bernardini conferma e la sua vena artistica antiromantica, ossia ribadisce un approccio alla creazione dell’opera antitetico rispetto allo stereotipo di artista impegnato e tormentato, imponendosi in forza di una pronunciata autoironia, nonché di una costante leggerezza sempre tenuta in superficie. In questo frangente rompe lo schermo di passività del pubblico, esortandolo all’azione, condividendo con un parterre studiato una dimensione che, prima di essere fisica, è (e deve necessariamente essere) mentale.


Alessandro Bernardini. Classe 1970, imprenditore. Avvia la sua ricerca in ambito artistico nel 2011. Curiosità, sperimentazione ed esigenza di creazione portano alla sintesi in forme semplici - solo apparentemente leggere e giocose - di emozioni, pensieri e accadimenti. Minimalismo e concetto sono i due cardini entro cui egli assembla e spesso cela le sue “costruzioni”: talvolta parte dall’object trouvé per montare una storia entro lo spazio ridotto della tela; altre volte è la ricerca dei vocaboli utili alla narrazione che segue il concetto; infine, in certi casi è la materia che nasconde e chiude, cementificando, qualcosa di già definito, ultimato e scritto.
Ha esposto in esposizioni personali, collettive e in occasione di eventi speciali con formula di solo e group show. Tra le mostre si citano “Light night” Galleria 33, “Tela bevi” presso Vineria al 10, la tripersonale in veste di special guest alla Torre del Castello, a Subbiano e, infine, l’ultima in ordine temporale, “Fausti” presso la Secret Gallery di Luciferi Fine Art Lab ad Arezzo. Vive e lavora tra Arezzo e Firenze.


La mostra resterà visitabile fino al 25 aprile 2017, con i consueti orari di Vineria al 10 – aperta tutti i giorni dalle ore 18.00 e chiusa il martedì.


FAROE - le isole del silenzio

Dove: Sacile (PN) Imaginario Gallery

Quando: 1 aprile - 15 maggio 2017

In anteprima a Sacile (Pordenone) il nuovo progetto del fotografo DANIELE INDRIGO, che dal 1° aprile esporrà negli spazi della Imaginario Gallery la serie dedicata alle “Faroe – le isole del silenzio”. Quasi a metà strada tra le estreme propaggini insulari del nord della Scozia e le nere spiagge vulcaniche d’Islanda, abbracciate dal Mar di Norvegia e dalle onde dell’Atlantico, le Faroe sono come un crocevia posto al centro di uno spazio di venti e di mare che segna un percorso non casuale. Sono come pietre posate in mezzo all’acqua ad indicare l’appoggio di un passo lungo un cammino che ha visto incrociarsi lungo i secoli le esplorazioni dei monaci irlandesi in rotta verso l’Islanda, gli insediamenti di genti dalla Norvegia, i traffici con le Shetland e le Ebridi scozzesi, i domini della corona danese, fino in Groenlandia. In tale indissolubile intreccio di storia e geografia sta tutto il loro fascino, che concentra in diciotto isole un paesaggio esemplare, quasi una summa delle caratteristiche di tutte le terre circostanti. Ed è proprio questo insolito scenario che ha spinto Daniele Indrigo, già altre volte celebrato cantore di lontane deserte latitudini, a frugare tra fiordi, scogliere, spiagge di neri ciottoli, villaggi di piccole case di legno dai colori sgargianti, nuvole cariche di mistero, prati di erba capricciosa, strade sinuose che la rada vegetazione permette di seguire in tutte le loro volute verso l’orizzonte. La passione di Indrigo per il paesaggio, distillato ancora una volta nell’essenzialità di un sorprendente bianconero, da sempre sua principale cifra espressiva, trova su queste sponde un approdo accogliente nonostante il vento, invitante al di là del silenzio, attraente per chi sa perdersi nella solitudine che è un ascolto di se stessi nella vaga natura di un mondo antico e nuovo. Inaugurazione sabato 1 aprile alle ore 18 con presentazione a cura di Guido Cecere. Info: www.danieleindrigo.com


Luce Ombra Segno & Materia

Dove: Galleria Gard, Roma

Quando: dal 28/02/2017 al 14/03/2017

Esposizione Collettiva di Arte Contemporanea
TITOLO: LUCE OMBRA SEGNO & MATERIA
ARTISTI: Giulia Alberti - Natalia Alberti - Vinicio Butò - Angelo Clerico - Silvano Debernardi - Maria Carla Mancinelli - Sonia Mazzoli - Erasmo Salsano - Remo Suprani
A CURA DI: Sonia Mazzoli
DOVE: GARD Galleria Arte Roma Design - V. Dei Conciatori 3/i (giardino interno) M Piramide
INAUGURAZIONE: Martedì 28 Febbraio - dalle ore 18.30 - 21.00
DURATA : Dal 28 Febbraio al 14 Marzo 2017
ORARI: Dalle 16.30 alle 19.00 - dal lunedì - al venerdì - ( altri giorni e orari su appuntamento)
INGRESSO: libero - Infotel: +39 340.3884778 - Infomail: soniagard@gmail.com
La Galleria GARD come seconda esposizione del 2017 presenta la I° edizione della mostra “LUCE OMBRA SEGNO & MATERIA” , esposizione collettiva di Arte Contemporanea, che ospiterà le opere di nove artisti: Giulia Alberti - Natalia Alberti - Vinicio Butò - Angelo Clerico - Silvano Debernardi - Maria Carla Mancinelli - Sonia Mazzoli - Erasmo Salsano - Remo Suprani, molto diversi tra loro per genere , stile e tecniche utilizzate nell'esecuzione delle opere, uniti dal tema trattato. Saranno presentate opere pittoriche che rispecchiano il concetto di luce ed ombra, non solo riscontrato al momento della visione dell’opera stessa, in alcuni casi quasi impercettibile, ma ampliato dal gioco di luci radenti che con, tecniche particolari di rilievi, sottolineano il concetto di luce ed ombra, che, con il segno e la materia, anche alternativa a quella tradizionale, saranno le protagoniste.
Anche in questa esposizione ci sarà la filosofia/ formula, ideata da Sonia Mazzoli direttore Artistico della Gard denominata " SI - No - FORSE" che dà la facoltà al cliente di fare un'offerta economica di contrattazione rivolta ad una o più opere, offerte che potranno ricevere tre risposte:: Si - No oppure Forse.
La GARD Galleria Arte Roma Design dopo aver sperimentato questa formula in occasione del Natale 2016,ha deciso di proseguire per tutto il 2017.
Artisti esponenti:
Giulia Alberti: Giulia Alberti nasce a Firenze. Si dedica da subito alla pittura sviluppando interessi verso il cinema (il movimento) e l’architettura (lo spazio). Apre lo studio a Biella ,1965, e a Milano,1980. Si laurea alla facoltà di Architettura a Milano. Per approfondire interessi sul cinema e lo spazio, a Parigi segue i corsi di Semiologia , Psicanalisi ed Estetica del cinema presso l’Università della Sorbona. A Milano dove abita, Giulia Alberti si indirizza verso lo sviluppo della terza dimensione progettando e realizzando grandi “strutture ambientali” in vetro industriale lavorato a caldo, realizzato con una particolare tecnica da lei messa a punto,che dialoghino con lo spazio della città e i luoghi della natura. Da qui alcune mostre personali e collettive “Tre artisti a quattro dimensioni” Spazio Metals,Milano1991,:”Arte e Architettura per l’Ambiente urbano”-Ansaldo-Milano ,Galleria Stal Vitale – Osmate (Va) 1991-93. A Murano presso la fornace del maestro Giuman l’artista realizza opere in vetro “colato” utilizzando antiche tecniche di colorazione per sviluppare la ricerca del movimento. Il tema dell’origine della vita si lega alla ricerca del movimento. In seguito G.A. ha sviluppa la sua ricerca verso i micro-volumi, dando forma ad “impronte-scultura” in pasta di cellulosa che raccontano il tempo, l’origine dell’uomo e l’evoluzione a partire dai fossili e reperti archeologici. Vedi la mostra presso la galleria Spaziotemporaneo con catalogo curato da Gillo Dorfles. Milano 2008. Per dare forma al rapporto con il territorio G.A. nel 1997 insieme a Fabrizio Garghetti fonda l’Associazione Arte e Memoria del Territorio che ha come scopo dare vita a progetti di Arte Ambientale in collaborazione con i Parchi, e di attività di Arte/Natura con le scuole. Sono invitati a far parte del Comitato Scientifico il critico Pierre Restany, il geografo Eugenio Turri e lo storico Carlo Pedretti . In Liguria, ad Albissola e Sassello, Giulia Alberti approfondisce la tecnica della terra refrattaria realizzando sculture con la tecnica giapponese del “neriage”, che offre l’opportunità di lavorare con l’argilla colorata nella massa e così dà vita a grandi “semi” che si sviluppano seguendo il movimento a spirale. Vedi la partecipazione alle mostre dei fiori “Murabilia” 2013 Lucca e “Orticola” 2016 Milano. Giulia Alberti collabora a Milano con la galleria Scoglio di Quarto.
Natalia Alberti: Natalia Alberti nasce a Firenze. Negli anni ’70 si trasferisce a Ravenna per frequentare l’Accademia di Belle Arti diplomandosi in “Mosaico” nel 1976. Il suo interesse si sposta verso la tessitura a mano che esplora prima da autodidatta e in seguito frequenta corsi di perfezionamento a Milano presso la scuola Besana, dove percepisce la tessitura e il mosaico come un’unica forma espressiva nonostante la diversità del materiale utilizzato. Da alcuni anni lavora con il cartone ondulato, stimolata dai solchi e dal gioco di luci e ombre su di loro. Questo effetto emerge di più sul cartone grezzo che crea macchie e spazi chiaro-scuri secondo la direzione della luce. Le righe le ricordano i fili di trama e ordito e il taglio del materiale in piccoli elementi la rimandano alle tessere del mosaico. In questa nuova fase sperimenta l’uso del tessuto di tappezzeria che lei compone con tagli diversi, ponendo sempre in risalto la textura e i colori. Nel suo curiosare è stata attratta dalle conchiglie, opera d’arte della natura, di cui ha voluto mettere in evidenza la loro ricchezza e bellezza. E così anche per i legnetti che il mare lavora, corrode e plasma facendoli arrivare in spiaggia in forme già scolpite. Tra gli anni ’80 e ’90 ha partecipato a mostre collettive a Forlì, Alfonsine, Falconara. Nel 2006 espone a Biella nell'ambito di “Carta e Charta”. Nel 2007 espone a Firenze alla Libreria delle donne come sua prima personale. Nel 2008 espone a Spyre all'interno del gemellaggio con Ravenna. Nel 2010 espone con una personale presso la Sala Mostre Fontanone di Faenza.
Vinicio Butò: Fin da bambino ha avuto a che fare con il disegno, ma non come di solito fanno i bambini che fanno disegni di fantasia. A lui piaceva fare ritratti, riprodurre le sembianze umane. Quando aveva otto anni i genitori gli regalarono una scatola di acquerelli. Cominciò così ad avere a che fare con il colore. Intorno ai 14 anni inizia ad utilizzare l’olio. Dipingeva principalmente paesaggi ed alcuni suoi quadri vennero venduti a turisti americani che visitavano Napoli, città dove viveva. Terminato il Liceo scelse la facoltà di Ingegneria, e dopo la laurea ha lavorato come ingegnere per 50 anni, senza però mai lasciare la pittura e soprattutto, la voglia di esprimere, in modo personale, il suo mondo interiore. Fu presentato al pittore Emilio Notte, che accettò di fargli da maestro. Erano gli anni ’60. L’incontro con Emilio Notte è stato per lui determinante; gli insegnò a guardare la realtà con occhio da pittore e ad esprimere sulla tela la realtà che aveva dentro, non quella oggettiva esterna. Ha cominciato a seguire la filosofia del cubismo e della pittura metafisica. Ha utilizzato tutte le tecniche: grafite, pastello, olio, acrilico, collage, materica. I temi dei suoi quadri sono sempre stati storie di vita, avvenimenti recenti che lo avevano colpito. In quel periodo conosce altri pittori importanti. La moglie di Emilio Notte, Maria, pittrice anch’essa, che apprezzò la sua pittura e che volle presentarlo a Mario Persico. Bruno Donzelli. A Parigi conobbe Lucio Del Pezzo, che lo accolse con amicizia essendo anche egli allievo di Emilio Notte. Gli diede utili consigli soprattutto di carattere tecnico. Negli anni 2000 sono rimane isolato per molto tempo. A seguito della malattia di sua moglie. Nel 2015 riprende in mano i pennelli e ritrova la sua pittura. Ha pensato, studiato e realizzato un ciclo di quadri ispirati alle forti emozioni provate a seguito di eventi drammatici della nostra storia recente. Rappresentano il suo desiderio di partecipare al dolore con la visione purificatrice della pittura.
Angelo Clerico: Nasce a Pescare nel 1959. Attraverso l’uso di colori e di forme surreali e con tecnica espressionista, nei suoi dipinti vuole rendere le emozioni legandole al reale osservato. In contatto costante con la natura per lavoro, lo stesso che lo porta a viaggiare molto, è alla continua ricerca di un nuovo rinascimento non disgiungibile al pensiero disgregato del terzo millennio. Le sue opere sono state esposte in molte città italiane: Roma 2006, Firenze 2005, Milano 2003, Atri 2004, Francavilla al Mare 2008, in Gallerie private, spazi Culturali ed Istituzionali come il Museo Michetti.
Silvano Debernardi - Nato a Biella il 29/05/1956. Tra la seconda metà degli anni ’70 e i primi anni ’80 ha seguito corsi di pittura. In qualche modo ha assorbito l’insegnamento del suo antico maestro C. Morelli: scuola romana del dopoguerra e realismo. In seguito ha proseguito come autodidatta, sperimentando diverse tecniche. Laureato in filosofia ha partecipato a diverse esposizioni.
Maria Carla Mancinelli: Nasce a Roma, dove vive e lavora. Realizza opere riciclando materiali di scarto, come stoffe, legno, ferro, carta, gomma, organizzandoli su supporti anch'essi prevalentemente di recupero. Da anni segue un percorso personale sui paesaggi urbani immaginari, dapprima producendo una lunga serie ispirata alle “città invisibili” di Italo Calvino e recentemente una nuova serie di opere dal titolo “L’interferenza del divino”, paesaggi immersi in una atmosfera trascendente percorsa da squarci di luce. Ha partecipato a diverse mostre personali e collettive.
Sonia Mazzoli: Nasce a Roma il 30 dicembre del 67, inizia il suo percorso creativo giovanissima manipolando argilla in un ambiente familiare molto creativo che assieme al gusto del creare dal nulla le dà la spinta iniziale. Comincia realizzando gioielli per poi proseguire le sue sperimentazioni con disparati materiali come pietre dure, cartapesta , con una spiccata predilezione per il riciclo. Le sue principali fonti di approvvigionamento sono le discariche e la mania di conservare sempre tutto! Consegue il Diploma di Maestro d’Arte al Silvio D’Amico di Roma e frequenta l’Accademia di Belle Arti di Roma sez. Scenografia. Nel 95 è socia fondatrice di GARD Galleria Arte Roma Design.
Remo Suprani: Nasce nel 1965 a Ravenna. Diplomato al Liceo Artistico della sua città, espone per la prima volta negli anni novanta. Inizialmente il suo estro creativo interviene in prevalenza su legni e metalli, creando le " Sculture da Appendere " ; successivamente la ricerca sulle tecniche per il trattamento delle superfici metalliche lo porterà a creare sculture pure, che guardano verso il design. In seguito affianca a questa ricerca un' intensa attività pittorica; severo critico di se stesso, alieno dall' inseguire mode e frenesie del momento, ricerca quella dimensione a misura d' uomo che traspare dai suoi lavori, siano essi "Paesaggi Industriali" o " Paesaggi Umani", "Alberi" o "Rovine" : in tutti la luce, la forma ed il colore si rivelano in immagini essenziali e dialettiche. Attualmente risultano al suo attivo numerose esposizioni in istituzioni pubbliche e gallerie private, e partecipazioni a premi e concorsi nazionali con buon successo di critica . Vive e lavora a Ravenna. www.remosuprani.com
Erasmo Salsano : Nasce a Cava de Tirreni nel giugno del 65, già dall'infanzia opera in giochi di ingegno-creativi con il papà costruttore ed il nonno Artigiano. Contemporaneamente agli studi professionali, lavora un laboratorio di ceramica artigianale, li sperimenta le prime modellazioni. Prosegue realizzando oggetti in pelle e cuoio cuciti a stringa. Conclusi gli studi comincia a lavorare nel settore dell’abbigliamento, inizialmente come tagliatore e poi come modellista, utilizzando la tecnologia cad e cam, accompagna creazioni di abbigliamento particolare. Decide dopo qualche anno di trasferirsi nel Parco Nazionale del Cilento per condurre una vita rurale, inizia così una serie di attività eco compatibili, come la lavorazione del legno, il restauro del mobile antico, accompagnando il tutto con auto sostenimento agricolo, in questo periodo nasce un amore per l’ Ulivo, questo legno secolare, con nodi e venature meravigliose, lo affascina, comincia così a scolpire creando opere uniche, ma anche oggetti di comune uso quotidiano.
Cenni Storici - Galleria Arte Roma Design:
Nasce nel 1995, con la funzione di editore, promotore, produttore e distributore di Arte e Design Autoprodotto. Nel tempo le sono stati riconosciuti contenuti di particolare creatività e fantasia sia da Istituzioni Pubbliche sia dai media che hanno seguito sempre con grande interesse l’evoluzione della Galleria diventata un importante punto nevralgico per gli artisti emergenti, un punto di raccordo e sperimentazione. Negli anni, numerosi personaggi del mondo della pittura, del design, della poesia, del teatro e del cinema, si sono avvicinati alla Galleria collaborando con il suo staff in numerose iniziative. Dal 1997 GARD sceglie come ubicazione uno spazio di 600 mq. tra il Gazometro e la Piramide Cestia, ex zona industriale del vecchio porto fluviale di Roma; spazio multifunzionale che si presta periodicamente per esposizioni ed eventi di arte, design e cultura, affiancando attività di promozione a laboratori creativi dedicati alla manualità, dedicando una specifica attenzione alla sperimentazione di nuovi linguaggi artistici e all'utilizzo di materiali di recupero e riciclo. Il 20 ottobre 2011 la Galleria viene coinvolta nell'alluvione di Roma ed è costretta a chiudere. Ci vogliono tre anni per poter bonificare e riqualificare i locali, tamponare e far fronte ai molti danni, viene fatto un progetto e un intervento di riduzione spazi e nuova destinazione d’uso di alcune aree. GARD, ha saputo tuttavia far fronte, specie in questi ultimi anni, agli innumerevoli problemi insorti con la solita volontà e grinta che l’hanno sempre contraddistinta.
Ufficio Stampa – Marina Zatta


Pagine«12131415161718...35