MOSTRE

SUBLIMATIONS

Dove: Foro Buonaparte 67, Milano

Quando: 6-9 Giugno 2019

La Fondazione Luciana Matalon è lieta di presentare dal 6 al 9 Giugno 2019 la Mostra Internazionale di Fotografia SUBLIMATIONS, un evento eccezionale che raccoglierà più di cento opere d'arte di alcuni tra i fotografi più apprezzati e premiati del momento.
Una serie eterogenea di fotografie andrà ad ‘affollare’ volutamente alcuni ambienti della Fondazione; una bizzarra combinazione di immagini nelle quali possiamo riconoscere i nostri pensieri, i nostri desideri e le nostre paure. Seguendo il fil rouge della mostra si possono decodificare le ‘iconografie’ e riconoscere i vari significati delle opere. L’obiettivo è scoprire - prima con gli occhi e poi con l'anima - tutti i pensieri e le sensazioni che erano prima celate agli occhi del visitatore, il quale diventa un partecipante attivo di questo processo di sublimazione.

SEVEN DAYS PHOTO AGENCY è una nuova realtà californiana nel campo della fotografia, che si occupa della curatela e della promozione del lavoro di artisti contemporanei su scala mondiale.

Fondazione Luciana Matalon
Foro Buonaparte 67, Milano
Aperta dal martedì al sabato 10-19
Domenica e lunedì chiusa
Ingresso gratuito
+39 02 878781 - +39 02 45470885
fineart@fondazionematalon.org
www.fondazionematalon.org

Vernissage 6 Giugno 2019


Guerra ai poveri

Dove: Centro Sperimentale di Fotogra

Quando: dall'11 maggio 2019

l Centro Sperimentale di Fotografia
ospiterà presso i propri spazi espositivi,
dal 11 maggio al 7 giugno la mostra fotografica di
Tano D’Amico, GUERRA AI POVERI.

Guerra ai poveri, una mostra fotografica con inediti di Tano D’Amico.
A cura di Gabriele Agostini.
Inaugurazione 11 maggio 2019 ore 18,00
dal 11 maggio 2019- 7 giugno 2019

Ingresso libero


Il CsfAdams al Prague photo

Dove: Praga

Quando: dal 27 maggio 2019

Prague photo 2019
Anche quest’anno saremo tra i partecipanti della manifestazione
Praga photo 2019.
17 i partecipanti di questa edizione promossa dal CsfAdams e da Kromart gallery.
A cura di Luisa Briganti
….
I vincitori della Call
Olmo Amato e Eva Koslosky
Inoltre
Salvatore Abate, Gaia Adducchio, Angela Maria Antuono, Josiane Keller, Katia Rossi, Beatrice Luzi, Roberta Marsigli, Anna Melkinova ,Jan Mlcoch, Nicoletta Prandi, Nordine Sayot, Eleonora Scoti, Nina Smidek, Alessandro Terni.

L’esposizione si svolgerà dal 28 maggio al 2 giugno 2019
Inaugurazione lunedì 27 maggio 2019

Piazza della repubblica 7 Praga

Info
https://www.facebook.com/PraguePhotoFestival/ - www.csfadams.it


Aurora Maletik. Uno si distrae

Dove: Le Tartarughe Eat & Drink Roma

Quando: Dal 4 aprile al 12 maggio 2019

A cura Takeawaygallery
Testo critico di Massimo Bignardi
Presentazione Barbara Martusciello

Vernissage giovedì 4 aprile 2019 ore 19.00

Una ricerca fotografica orientata a favorire “l’idea del vedere fine a se stesso”, persiste nelle esperienza in corso o, almeno, si dà come linea preminente. È quanto segnalava, già dagli anni settanta, Susan Sontang riflettendo sulla fotografia, estendendo l’analisi al rapporto tra realtà e immagine nella società contemporanea, come chiarisce il sottotitolo, del suo ben noto saggio Sulla fotografia. Tale rilievo investe un concetto più ampio, toccando aspetti che chiamano in causa l’esercizio del vedere, alla luce oggi del ruolo che le immagini hanno nei sistemi della comunicazione, alla capacità che esse mostrano nel rapido e perentorio rinnovarsi delle tecnologie digitali. Eppure quella che genericamente è indicata come fotografia ‘artistica’ ha fatto maggiore presa da quando si è passati dall’analogico al digitale, aprendo lo sguardo ad un ventaglio di esperienze che hanno risposto a quanto affermava Alfred Stieglitz: “La fotografia è la mia passione, la ricerca della verità la mia ossessione”.
Tale esercizio della fotografia connota il registro che tiene insieme i diversi momenti, dettati dalle esperienze condotte in questi anni da Aurora Maletik. Esse seguono un fil rouge narrativo, teso tra il paesaggio, dalla Maletik non riconosciuto come scena, bensì luogo di un dialogo corale con la natura che incornicia Matera con le sue tufacee architetture, fatte affiorate dalla Gravina e la costruzione di un’immagine che si presta a varcare la soglia della visione percettiva del reale e spingersi oltre, in un reale che non può essere condiviso. Uno specchio messo su da Aurora Maletik con cura, disposto, come lei stessa fa intendere dal titolo dato a questa mostra, ove le strade si separano, ossia al bivio. La fotografia si fa specchio e le sovrapposizioni, i costruiti giochi di riflessi intrecciati tra loro, gli sguardi che si allungano sul paesaggio, dichiarano la necessità di Aurora di riconoscere una dimensione interiore, obbligando, avrebbe detto Barthes, lo spettatore a domandarsi chi è effettivamente la figura messa lì in posa, se non è essa il riflesso (direi metafora?) dell’identità dell’artista.
È questo, infatti, un dato evidente che balza all’occhio, seguendo il percorso di immagini qui proposto, dal quale appare chiaro il desiderio dell’artista di tenere insieme la duplicità di uno sguardo che spazia tra interni ed esterni. Il mirino della macchina si muove, cioè, tra una dimensione intimista, ove mette a fuoco una sorta di narrazione che coglie, senza nascondere un certo voyeurismo, figure femminili in interni sfumati, celati da effetti tecnici, da vere e proprie messe in posa e inquadrature che spaziano sul paesaggio. Più che la visione dello skyline della Matera dei nostri giorni, l’attenzione è rivolta ad un luogo direi metafisico, ove i gesti, le figure spostano la loro presenza dalla realtà dello spazio a quella di un luogo mentale, appunto metafisico.
Le sue ‘donne’ conservano, appena accennati, sia i tratti delle menadi, le baccanti dei riti dionisiaci, sia, paradossalmente, quelli delle donne che accompagnano il lamento funebre. Un fotogramma segna il bivio effettivo: ritrae una giovane donna vestita di nero, con gli occhiali scuri e il velo anch’esso nero che sale le scale; in secondo piano la Matera che ascende dai sassi.
Massimo Bignardi

Info:
Tutti i giorni dalle 15.00 alle 23.00
Le Tartarughe Eat & Drink
Piazza Mattei 7/8 Roma

Patrocinata da:
Municipio Roma I Centro
Matera Capitale Europea della Cultura 2019
Matera 2019 Open Future

Sponsor: Diplomatico, Aliani Cantine, Castello di Ramazzano, Basepizza

Contatti
tel: 06 64760520
email: takeawaygallery@gmail.com
https://www.facebook.com/events/851157948562811/
Ingresso gratuito


Paesaggi... immaginari

Dove: Reale Reggia Borbonica

Quando: 22/03/2019 - 03/05/2019

Paesaggi... immaginari

esposizione di arte contemporanea

un progetto di Giovanni Mangiacapra per
Associazione Connessioni Culture Contemporanee
Evento promosso dalla Città Metropolitana di Napoli
Complesso Monumentale
REALE REGGIA BORBONICA DI PORTICI
dal 22 marzo al 3 maggio 2019
Inaugurazione Venerdì 22 marzo ore 17.00

Patrocini:
Consiglio Regionale della Campania - Comune di Napoli
Comune di Portici - Comune di Ercolano
Banca Etica - Dipartimento di Agraria - Centro Muse - Art Glace

Collaborazione Associazione Culturale Soqquadro
Artisti partecipanti:
Andrea Angeletti, Ariela Böhm, Mariangela Calabrese, Giancarlo Ciccozzi, Diana D’Ambrosio, Luigi Di Sarno, Rossella Liccione, Giovanni Mangiacapra, Stefania Marino, Tiziana Mastropasqua, Michele Mautone, Sanja Milenkovic, Miro Gabriele, Leonardo Pappone, Elisabetta Piu, Simona Sarti, Angela Scappaticci, Pasquale Simonetti, Sergio Spataro, Lisa Stefani, Stefania Vassura.

Curatela
Marina Zatta e Giovanni Cardone
all'apertura della mostra interverranno
Elena Coccia - Giovanni Cardone - Giovanni Mangiacapra
Evento abbinato: Momento Musicale del Conservatorio San Pietro a Majella
Esecutori: Federica Chello, violino - Monia Massa, violoncello

Il Titolo della mostra, Paesaggi....immaginari vuole sottolineare la capacità della Natura di interagire con le sensibilità poetiche nella creazione artistica.
Cos'è un Paesaggio?
E' una Visione, uno sguardo dattorno che, all'improvviso, ci riempie di Meraviglia, o di Orrore, o di Curiosità, o di mille cose all'unisono. Cose sempre, eppure mai viste, in un attimo ci catturano, ci trascinano e fanno tracimare le nostre emozioni.
I nostri occhi all'improvviso ci distraggono dai pensieri, ci immergono in una dimensione inaspettata nella quale rimaniamo immobili: basta un secondo, la frazione di un attimo ed ecco che usciamo da noi stessi per trovarci immersi nel Mondo.
Questa visione ha sempre rappresentato per gli artisti un irresistibile desiderio di esprimere il proprio sentire, lo sguardo degli Artisti rende immobile la meraviglia, eternizza l'attimo nelle loro opere e questa esposizione vuole rendere omaggio alla narrazione artistica del Paesaggio, alla stimolazione poetica che esercita su chi fa Arte.
L'Arte si nutre e al contempo nutre il Mondo, si meraviglia e meraviglia, si racconta e narra, si incuriosisce e si fa curiosa, coniuga l'Uomo e il Mondo, ricollega il cordone ombelicale tra Noi e lo Spazio, tra la nostra mortalità e l'eternità del cosmo.
Gli artisti in mostra si esprimono con stilistiche e tecniche diverse, ma in questo percorso espositivo sono accomunati dalla capacità di raccontarci il Mondo delle loro Visioni stimolando nello spettatore la nascita di una nuova Meraviglia dello Sguardo.
L'esposizione è ospitata nella Reggia di Portici, tra i più splendidi esempi in Europa di residenza estiva della famiglia reale borbonica e della sua corte. Posta alle pendici del Vesuvio ha un bosco superiore ed uno a valle, esteso fino al mare.
La Reggia fu costruita nel 1738 per volere del re di Napoli, Carlo di Borbone, e della moglie, Amalia di Sassonia. Lavorarono alla sua realizzazione ingegneri, architetti e decoratori, da Giovanni Antonio Medrano ad Antonio Canevari, da Luigi Vanvitelli a Ferdinando Fuga; per la decorazione degli interni operarono, Giuseppe Canart, Giuseppe Bonito e Vincenzo Re, per il parco e i giardini Francesco Geri.
Il sito di Portici si rivelò profondamente intriso di memorie sepolte: ad ogni scavo della terra qualche meraviglia del passato riemergeva alla luce. I reperti, provenienti dalle città sepolte di Ercolano e Pompei e ben presto formarono una delle raccolte più famose al mondo e diedero vita all’Herculanense Museum, inaugurato nel 1758, successivamente le collezioni di archeologia furono trasferite a Napoli e costituirono il nucleo dell’attuale Museo Archeologico Nazionale.
Il Sito Reale di Portici, oggi centro museale è luogo in cui convivono l’anima archeologica e l’anima scientifica. Il parco, a monte e a valle dalla Reggia conserva spazi di flora mediterranea, coltivi, vivai di specie pregiate di grande interesse per gli studiosi , con i suoi squarci paesaggistici, rappresenta per il visitatore un’affascinante immersione nella natura.
Location: Reale Reggia Borbonica di Portici
Indirizzo: Via Università 100 - Portici (Na)
Durata della Mostra: dal 22 marzo al 3 maggio 2019
Orari di apertura: giovedì 15:00/18:30 venerdì 9:30/18:30 sabato: 9:30/18:30 domenica 9:30/13.30
Sponsor: buffet offerto dalla Gelateria del Gallo
Info: artegiovanni55@virgilio.it cel 339 7919227
Ingresso gratuito


“Campania bellezza del Creato”

Dove: Napoli

Quando: dal 14 al 25 marzo 2018

“Campania bellezza del Creato”,
il libro diventa una mostra fotografica

Dal 14 marzo, presso la Basilica dell'Incoronata Madre del Buon Consiglio e Regina della Cattolica Chiesa di Napoli, Giuseppe Ottaiano espone le foto tratte dal suo ultimo lavoro editoriale.

“Campania bellezza del Creato”, il libro fotografico di Giuseppe Ottaiano, fotoreporter appassionato della Campania e direttore artistico della storica Agenzia di Comunicazione SEMA, diventa una mostra grazie al contributo della Regione Campania e di Scabec, società campana beni culturali. Il vernissage della mostra fotografica è in programma giovedì 14 marzo, alle ore 17,00 e vedrà la partecipazione oltre che dell’autore, di Maddalena Venuso, editor della pubblicazione e di Antonio Bottiglieri, presidente della Scabec.
L’esposizione sarà ospitata, dal 14 al 25 marzo 2019, presso l’Ipogeo della Basilica dell'Incoronata Madre del Buon Consiglio e Regina della Cattolica Chiesa di Napoli e sarà accessibile gratuitamente ai visitatori. Attraverso le immagini presentate nel volume “Campania bellezza del Creato”, Giuseppe Ottaiano racconta la bellezza della nostra regione, sia essa opera del Creato o dell’Uomo, per meravigliare e suscitare il desiderio di conoscere. L’autore, infatti, ha viaggiato lungo tutto il territorio regionale, per scoprirne e ri-scoprirne angoli nascosti, siti noti da osservare da nuovi punti di vista, monumenti storici e artistici e opere dell’uomo da contemplare al pari di paesaggi naturali unici al mondo. Se viaggiare allarga la mente, conoscere il proprio territorio restituisce un’identità e un senso di appartenenza che oggi rappresentano un legame necessario con le proprie origini, un valore indispensabile per distinguersi in un mondo sempre più complesso e difficile da decifrare. Nella società liquida le parole si dissolvono velocemente, le immagini restano invece a testimoniare le tappe di un cammino che, condiviso, genera riflessioni, desideri, emozioni. La bellezza resta un valore universalmente compreso, capace di parlare con chiarezza al cuore e alla mente. La mostra fotografica, figlia di “Campania bellezza del Creato”, risulta articolata nelle medesime sei sezioni in cui è suddivisa la pubblicazione: “Mare e Coste”, “Fiumi e Laghi”, “Paesaggio Naturale”, “L’opera dell’Uomo”, “Terra e Ruralità”, “Cammini di Fede”. Ogni sezione è composta dalle 12 alle 40 fotografie, che documentano il personale viaggio dell’autore attraverso la maggioranza dei comuni della nostra regione, quasi una mappatura iconografica della Campania. La mostra si compone anche di video-proiezioni multimediali. L’iniziativa è patrocinata da: Dipartimento di Agraria UNINA, Università Federico II di Napoli, Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, Università di Salerno e all’Università degli Studi del Sannio, Fondazione di Studi Tonoliani, Fondazione Gerardino Romano di Telese, Accademia dei Dogliosi di Avellino, Associazione Medici Cattolici Italiani della Diocesi di Nola, Confindustria Benevento, MAAV, Coordinamento dei Distretti Turistici della Campania, Distretto Turistico Ager Nolanus. La mostra sarà visitabile nei seguenti orari: dal Lunedì al Sabato 10,00-18,00 - Domenica 10,00 – 14,00
E’ possibile effettuare visite guidate su prenotazione, telefonando al numero 3892507652 o scrivendo a segreteria@terredicampania.it

L’AUTORE
Creativo da sempre, fondatore dell'Agenzia di Comunicazione Sema, Giuseppe Ottaiano, appassionato di disegno e fotografia, è impegnato nella realizzazione di progetti personali e istituzionali, sempre volti alla valorizzazione del territorio. In ambito fotografico ha realizzato le seguenti esposizioni itineranti, raccolte sotto il Brand "Immagini come appunti di viaggio”: Castelli e Fortificazioni in provincia di Avellino"; " Irpinia, terra di sorgenti"; " Irpinia, terra di gusto". " Irpinia, terra di fede", Campania Bellezza del Creato. Inoltre, è autore o co-autore delle seguenti pubblicazioni: Sapori Napoletani - Rogiosi Editore; Campania un mare di foreste, Guida alle foreste demaniali della regione Campania - Assessorato Agricoltura Regione Campania; Castelli e fortificazioni in provincia di Avellino - EPT Avellino; Irpinia, terra di Castelli - Camera di Commercio di Avellino; Coltiviamo bellezze, guida alla floricoltura in provincia di Napoli - Coldiretti Napoli. Ha fornito le immagini fotografiche per la guida Itinerari-Irpinia - Touring Editore - Slow Food Editore. Ha ideato il percorso museale dedicato ai castelli e alle fortificazioni in provincia di Avellino, allocato nella Torre Normanna di Casalbore. Ha ideato il Network Terre di Campania e ha partecipato, in qualità di relatore, come docente esperto, a corsi di formazione sulla pubblicità, sul marketing territoriale e sull'ospitalità, nonché a convegni e incontri.


Ventiquattro = uno a Monsampol

Dove: Monsampolo del Tronto

Quando: 20/01/2019

ll 20 gennaio 2019 alle ore 16.00 il Comune di Monsampolo del Tronto e Marche Centro d'Arte danno il via al loro nuovo progetto con l'inaugurazione del nuovo spazio espositivo Sala Ipogei “Galleria Marconi” sito in via Fratelli Kennedy nel borgo di Monsampolo del Tronto.
L'iniziativa rientra nello sviluppo del progetto del Sistema Museale Piceno teso alla valorizzazione del più vasto comprensorio comunale ed in particolare del vecchio incasato, dei suoi musei e della rete dei 58 musei del territorio piceno sostenuta dal BIM Tronto. L'inaugurazione della Sala Ipogei ”Galleria Marconi” è il momento più alto di tale strategia, alla luce degli oltre venti anni di attività della Galleria, un tempo nel comune di Cupra Marittima, e della notorietà a livello nazionale riconosciutagli per la qualità della ricerca artistica e culturale portata avanti in tanti anni di lavoro del suo direttore artistico Franco Marconi: “Alcuni mesi fa ho deciso di chiudere il mio spazio di Cupra Marittima, ho ricevuto tante attestazioni di stima per il lavoro svolto e voglio ringraziare tutti per il sostegno datomi in una delle scelte più dolorose della mia carriera professionale. Oggi parto per questa nuova avventura, grazie alla fiducia e al sostegno che il Comune di Monsampolo del Tronto ha voluto rivolgermi. In questi anni ho fatto dell’onestà un punto fermo e credo che sia il solo modo per poter lavorare e camminare a testa alta. Lino Rosetti mi ha spinto a proseguire e, con Marche Centro d’Arte, mi è ancora una volta vicino in questa avventura. Proporre Arte Contemporanea è una scelta difficile, ma continuo ancora a credere che solo l’arte e la cultura possano salvarci, perché sono l’espressione, forse più alta, dell’umanità in grado di contrastare l’imbarbarimento di questo tempo. Voglio ringraziare tutti i collaboratori che ancora una volta sono al mio fianco e tutti quelli che verranno a festeggiare con noi.”

L’inaugurazione proporrà una serie di eventi riuniti nel progetto Ventiquattro = uno, pensato per costruire idealmente questo passaggio al nuovo spazio espositivo Spazi Ipogei “Galleria Marconi” sede delle attività di Marche Centro D'Arte.
Gli eventi per l'inaugurazione del nuovo spazio espositivo sono molto articolati. Si parte alle ore 16.00 presso Spazi Ipogei “Galleria Marconi” con l’apertura della collettiva Mangiare (IL) bene a cura di Nikla Cingolani. La mostra propone le opere di Federica Amichetti, Karin Andersen, Attinia, Luca Bidoli, Daniele Camaioni, Giulia Corradetti, Peter De Boer, Armando Fanelli, PierFrancesco Gava, Carla Mattii, Sabrina Muzi.

“«Non si mangia mai da soli, ecco la regola del “si deve mangiare bene”. È una legge dell’ospitalità infinita. E tutte le differenze, le rotture, le guerre (si può anche dire le guerre di religione) hanno in palio questo mangiar bene, oggi più che mai. Anche il Bene si mangia, bisogna mangiare il Bene.»
Un messaggio di un’attualità sorprendente
Da questa riflessione tratta da Il faut bien manger. O il calcolo del soggetto di Jacques Derrida, nasce il progetto Mangiare (IL) Bene.
«BISOGNA BEN MANGIARE” “BISOGNA MANGIARE BENE” “BISOGNA MANGIARE IL BENE». (Jaques Derrida)
Il cibo è un bene comune che riveste un ruolo di primaria importanza nella nostra vita quotidiana come fonte di nutrimento, strumento di aggregazione sociale e di piacere, protagonista di pratiche rituali, indicatore di ogni stile di vita. Per questo l’Arte diventa strumento ideale per veicolare ogni attributo di valore riconosciuto a livello universale.” (Nikla Cingolani)
Il progetto Mangiare (IL) Bene era stato ideato dalla curatrice in occasione di EXPO 2015, oggi viene riproposto, riattualizzato e ripensato, per riprendere un percorso che nasce e si estrinseca dalla simbiosi di linguaggi artistici e culturali.

La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 15 aprile 2019. Dopo l’inaugurazione della collettiva a seguire sono previsti altri quattro eventi che si svolgono in vari punti del borgo:

-Il primo: negli Ipogei attigui a Spazi Ipogei Galleria Marconi sarà installata una selezione di sculture dell'artista Franco Anzelmo. “Come fossero su un filo ideale le figure di Franco Anzelmo si concentrano su delicati equilibrismi, fisici, psicologici e/o ideali. Sospese e sorprese in un attimo di stupore, di osservazione o di ricerca, si reggono sul delicato equilibrio tra esterno ed interno, tra terra e cielo, in un percorso complesso ma suggestivo.” (Dario Ciferri)

-Il secondo: nel Museo della Cripta sarà presentata una selezione di sculture di Josephine Sassu. “La precarietà dell’esistenza e il bisogno di incarnare la durata si scontrano, nell’opera di Josephine Sassu, sul terreno del paradosso e del motto di spirito. Nei suoi interventi artistici, il tempo della durata è continuamente messo alla prova. I lavori mostrano un mondo sempre in uno stato di catastrofe permanente, sull’orlo di una fine definitiva.” (Anna Rita Chiocca)

-Il terzo: nello spazio esterno adiacente il Museo della Cripta sarà proiettato il video di Rita Vitali Rosati Mi chiamo Rita, ballo, canto, scrivo versi in notturna. “L’artista in un certo senso riduce il mondo al palcoscenico in cui riproduce la condizione sonora di un momento affollato di un aeroporto di una stazione, di un supermercato e lo trasforma in un momento lirico fatto di poesie, poesie per una società che ormai considera anche il silenzio un benefit da pagare con un supplemento sul biglietto del treno.” (Stefano Verri)

Alle 19,00 verrà offerto un aperitivo agli intervenuti con la collaborazione degli sponsor-partner: Fritto Misto Lab di Monsampolo del Tronto e Vini San Giovanni di Offida.

-Il quarto: l’evento conclusivo della manifestazione, presso il Teatro comunale, sarà un breve estratto dell'opera:"Vultus, così pronta alla scomparsa" della Compagnia e.Artes cum Panis diretta da Mizar Astrid Tagliavini, con le performer Dafne Ciccola, Francesca Fazi, Mizar Tagliavini. Lo spettacolo prende le mosse da una tela giovanile di Franco Marconi. Volto nei volti, la tela interroga, proietta e quasi a tu per tu sembra domandare “perché mi guardi?”. I contorni definiti dai dettagli liquidi sembrano voler dare contenimento all’inconscio straripante di chi sofferma lo sguardo su quegli occhi senza luce, eppur così presenti.


Info e Contatti

ufficio stampa/press agent by Dario Ciferri
fotografia/photography by Catia Panciera
allestimenti/preparation by Pasquale Fanelli – Sabatino Polce


dal 20 gennaio al 15 aprile 2019
from 20th January to 15th April 2019
orario: dalle 16.00 alle 19.00
opening time: 4.00 to 7.00 p.m.

Spazi Ipogei Galleria Marconi
Via Fratelli Kennedy
63077 Monsampolo del Tronto
Tel 3332240002
web http://galleriamarconi.it/ - http://marchecentrodarte.it
e-mail galleriamarconi@outlook.it
Facebook http://www.facebook.com/galleriamarconi


Call #4 – Sulla strada

Dove: CsfAdams

Quando: 18 gennaio 2019

Call #4 – Sulla strada
“Perché non lasci perdere? Per quale ragione devi rubare di continuo?
Il mondo mi deve alcune cose. Ecco tutto.”
Jack Kerouac – Sulla strada

I nomi dei selezionati
Maritza Bianchini, Andrea Bellettini, Giusi Bonomo, Elisa Clementelli, Federica Di Benedetto,
Gabriele Di Stefano, Andrea Frullini, Simonetta Milazzo, Tomasz Milynarczyk,
Andrea Minestrini, Stelvio Peti, Nina Smidek, Luigi Stranieri , Giuliano Vaccai
…..

La mostra SULLA STRADA avrà luogo dal 18 gennaio al 15 febbraio 2019
presso la sede espositiva di Via Biagio Pallai 12.



Vernissage:
Venerdi 18 gennaio 2019 ore 19,00
Ingresso libero

Dal 18 gennaio al 15 febbraio 2019
Dal lunedì al venerdì dalle ore 16,00 alle 20,30
Sabato su appuntamento
Roma, Via biagio Pallai 12

Info www.kromart.it
kromartgallery@gmail.com
csfadams@tiscali.it

o6.5344428
338.5785977


NATALE NELL'ARTE - ARTE & CO

Dove: Galleria Gard - Roma

Quando: 06/12/2018 - 21/12/2018

TITOLO: NATALE NELL’ARTE - ARTE & COLORI DAL MONDO
ARTISTI: Romeo Albini - Luigi Gargaglia - Patricia Glauser - Isabelle Grether - Edvige Lonero - Marco Marciani - Sonia Mazzoli - Marisa Muzi - Alessandra Pierelli Giuliana Silvestrini DOVE: GARD Galleria Arte Roma Design - Via Dei Conciatori 3/i (giardino interno) M Piramide A CURA DI: Sonia Mazzoli e Marina Zatta
INAUGURAZIONE: Giovedì 6 Dicembre 31 ore 18,30
DURATA ESPOSIZIONE : Dal 6 al 21 Dicembre 2018
ORARI: Dalle 16.30 alle 19.00 - dal lunedì - al Venerdì
( Sarà possibile visitare la mostra dopo il 21 fino al 5 gennaio 2019 solo su appuntamento)

INGRESSO: libero - Infotel: +39 340.3884778 - Infomail: soniagard@gmail.com

La GARD Galleria Arte Roma Design, realtà nata nel 1995, rivolta da sempre alla promozione e diffusione di arte emergente e design autoprodotto, presenta l’esposizione “ Natale nell’Arte - Arte & Colori dal Mondo " esposizione di Arte contemporanea che ospiterà dieci artisti dai diversi linguaggi Artistici, sarà un mix di colori, di stili, di opere realizzate attraverso con tecniche esecutive che permetteranno agli artisti esponenti di esprimersi con la massima libertà, dando sfogo al loro estro più creativo. Spazio quindi ad un Natale che  trasporterà il visitatore nel mondo dell'Arte, nella più ampia accezione del termine, vita ai colori in un arcobaleno dalle molteplici sfumature!

Cenni biografici Artisti selezionati:
Romeo Albini : Nasce a Benevento il 21 - 4 - 75. Si appassiona sin da piccolo alle Arti Applicate in particolare alla Pittura. Dopo aver frequenta il Liceo Artistico di Benevento, inizia a lavorare come animatore nei villaggi turistici, dove si occupa prevalentemente di scenografia e teatro, nel 2000 si trasferisce a Roma per dedicarsi alle sue due passioni artistiche, Teatro e Pittura. Insegna teatro nelle scuole materne ed elementari e con diverse compagnie, realizza spettacoli esclusivamente dedicati ai bambini. La sua Arte è un susseguirsi di sperimentazioni, dedicando sempre una particolare attenzione ai molti materiali utilizzabili, raggiungendo così una sua tecnica personale. Le sue opere sono state presentate in occasione di Esposizioni Collettive in diversi paesi d’Italia, una sola esposizione personale nel 2005 a Fiuggi.

Luigi Gargaglia: Nasce a Roma il 14 febbraio 1954, consegue il diploma al Liceo Artistico di via di Ripetta in Roma, si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Roma che abbandona prestissimo per dedicarsi ad una personale ricerca che abbraccia i fondamenti dell’esperienza, il viaggio, l’amore, il libero studio, la conoscenza di sé. Nell’anno 1980 inizia a dipingere come autodidatta, intendendo la pittura come percorso dell’anima, disciplina dello spirito, scienza della forma e del colore che conduce a quelle istanze di libertà e conoscenza che sole realizzano il Sè. Oggi, finalmente, avendo acquisito quella maturità umana ed artistica lungamente cercata, propone il suo lavoro, lavoro che pone al centro della propria esperienza la figura umana

Patricia Glauser: Nata in Colombia nel 1967. Nel 1998 lascia suo lavoro come dentista per venire in Italia a studiare arte. Dal 1998 al 1999, segue dei corsi di pittura alla Lorenzo de Medici Art school di Firenze. Nel 2000 frequenta la scuola Art’E, dove fa dei corsi di disegno e pittura. Segue anche il corso di Decorazione pittorica all’Istituto Statale d’Arte di Porta Romana. Nel 2001 s’iscrive all’Accademia di Belle Arti di Firenze dalla quale si diploma in pittura nel 2006. Nel 2009 fa il master in Arti Visive alla Libera Accademia di Belle Arti di Firenze (LABA). Vive e lavora a Firenze.

Isabelle Grether: Nasce il 17.11 del 1944 a Vienna in Austria. Comincia nella giovinezza a disegnare e a dipingere. Dopo studi Letterari, frequenta corsi di formazione artistica a Basilea in Svizzera. Perde di vista la sua vena artistica travolta dalla vita di tutti i giorni, famiglia e lavoro. Ma dal 1998 riprende a pieno ritmo la sua passione, aggiornando continuamente le sue tecniche di espressione, frequentando dal 2008 corsi di Arte con il Prof. Mauro Iori a Roma. I suoi ultimi lavori sono prevalentemente astratti acrilici.

Edvige Lonero: Nata ad Aosta il 23/7/1955. Diplomata a liceo artistico di Via di Ripetta di Roma nel 1972.
Si laurea in architettura alla Sapienza di Roma nel 1984. Dal 1982 al 1984 fa apprendimento delle tecniche pittoriche nello studio dell’artista Gianni Mattia. Frequenta per diversi anni l’Accademia di Belle Arti di Roma. Collabora con lo studio dell’architetto Paolo Portoghesi. Dal 1986 al 1995 collabora con lo studio grafico di Piergiorgio Maoloni dove riceve diversi incarichi. Dall’89 al ’92 è art director de “Il Gambero Rosso” (il Manifesto). Dal ’90 a oggi frequenta lo studio del Maestro Gianpaolo Berto. Nel 1998 si trasferisce in Umbria con Luigi Gargaglia, suo compagno di vita e di lavoro.

Marco Marciani: Nato il 28 marzo 1967 a Magliano Sabina (Rieti). Ha lavorato come attore di teatro, cinema, tv. Ha insegnato per 10 anni presso l'Accademia Beatrice Bracco le materie: approccio alla telecamera, sensoriale e acting sul palcoscenico. Nel 2013 - 2014 scrive e dirige gli spettacoli teatrali " Seguimi" e " I' m not religious" È stato componente della giuria tecnica per le finali di miss Italia 2015 - 2016 e componente della commissione per il titolo di miss cinema 2015 con Massimo Ferrero e Enrico lucherini. Nel 2016 realizza una personale dal titolo " Luminarie" che espone alla galleria " Ostello Magliano Sabina" a cura di Duccio Trombadori. Nel 2017 espone la persona " contaminazioni" alla galleria " il granello di sabbia" di Civita Castellana ( Viterbo). Nel 2018 espone ancora all'Ostello Magliano Sabina Rieti, la personale "i fiori della memoria e dello sguardo" curata da Lorenzo Canova. Nel 2018 partecipa ad una collettiva a palazzo Rolli Saluzzo, Genova a cura di  Loredana Trestin.

Sonia Mazzoli: Nasce a Roma il 30 dicembre del 67, inizia il suo percorso creativo giovanissima manipolando argilla in un ambiente familiare molto creativo che assieme al gusto del creare dal nulla le dà la spinta iniziale. Comincia realizzando gioielli per poi proseguire le sue sperimentazioni con disparati materiali come pietre dure, cartapesta , con una spiccata predilezione per il riciclo. Le sue principali fonti di approvvigionamento sono le discariche e la mania di conservare sempre tutto! Consegue il Diploma di Maestro d’Arte al Silvio D’Amico di Roma e frequenta l’Accademia di Belle Arti di Roma sez. Scenografia. Nel 95 è socia fondatrice di GARD Galleria Arte Roma Design

Marisa Muzi : Nasce a Roma dove vive e lavora alternando esposizioni tra Lucca – Sulmona e Pettorano sul Gizio (AQ). Fino ai 30 anni vive tra gli artisti di Villa Sthrol Fern, frequenta gli studi d’Arte dei suoi insegnanti Marina Haas Palloni e Kristen De Neve. Per Marisa Muzi dipingere è l’essenza della vita, affronta dei temi che sono anche il suo percorso di vita , ed ecco tartarughe, bicchieri, volatili, elefanti ed orme, bambù, scimmie e cammelli non per altro donne, fiori e paesaggi, questi temi la portano ad usare diversi materiali, la carta smeriglio e il cemento negli elefanti, stoffe e carte per i bicchieri, garze scaiola per arrivare a materiali di estremo recupero, come avvolgere un quadro con del cellofan nelle “ Donne scienziato” e usare cristalli di bicchieri rotti per i suoi “ Bambù“. Le sue passioni sono la Pittura, lo Yoga e la Poesia.Le sue opere sono in collezioni private in Italia e all’estero.

Alessandra Pierelli: Nasce ad Ancona, ha frequentato l’Accademia di Brera con indirizzo pittura. Successivamente partecipa ad un corso di decorazione e trompe l’oeil presso l’Accademia del superfluo di Roma diretta dal Prof. Lucifero. Dal 1996 al 1998 frequenta il corso dell’International Art School di Montecastello di Vibio (PG) diretta dal maestro Nicholas Carone.. Dal 2002 al 2005 collabora con il noto artista Alvin Held. Nel giugno 2004 organizza insieme a Giuliana Dorazio e Giorgio Bonomi la mostra All’ombra di Bramante sculture in un parco. Dal 2006 ad oggi partecipa ed organizza numerose mostre collettive e personali di prestigio. Dal 2017 collabora con il critico,giornalista Angelo Crespi che ha curato le due mostre personali tenutesi a Milano nel 2018” Attualmente collabora con le gallerie: ECONTEMPORARY Trieste, bg gallery Santa Monica Los Angeles (CA). Ha partecipato a numerose mostre personali e collettive.

Giuliana Silvestrini: biologa, counsellor in Arte Terapia, Laurea Specialistica in Pittura presso l’Accademia delle Belle Arti di Roma, si avvale nell’arte di differenti media, spaziando dalla pittura, in cui ricerca con un linguaggio informale la drammaturgia del gesto pittorico, alle sculture/installazioni, dove in dialogo con la pittura si ritrovano tracce del tempo, storie minime, memorie, identità. Utilizza inoltre video, fotografia, elaborazioni sonore, in un'arte “neo-concettuale”, che in una dimensione spazio/temporale tende al principio fondante di "opera aperta”. Nell’ambito di un processo artistico tende a esorcizzare gli stati emotivi, temi quali la memoria (vedi “Non posso farne a meno”, Scuderie Aldobrandini, 2015), l’identità e la relazione con l’altro (vedi nell’Autoritratto “Io e l’altro”, 2014) sono centrali e in continua evoluzione. Infine l’uso di oggetti, cose, che appartengono al quotidiano, che si arricchiscono di significati nel tempo, come, lo stesso pane secco che è ludicamente trasformato da materiale organico da avanzo in materiale simil organico da esposizione artistica, in un processo che lo porta a diventare forma plastica in scena (Ciriaco Campus, Food Art, 2014, Milano) rivelano una poliedricità artistica in continua trasformazione. Ha partecipato a mostre personali e collettive in Italia e all’estero.

Cenni Storici - Galleria Arte Roma Design: 
Nasce nel 1995, con la funzione di editore, promotore, produttore e distributore di Arte e Design Autoprodotto. Nel tempo le sono stati riconosciuti contenuti di particolare creatività e fantasia sia da Istituzioni Pubbliche sia dai media che hanno seguito sempre con grande interesse l’evoluzione della Galleria diventata un importante punto nevralgico per gli artisti emergenti, un punto di raccordo e sperimentazione. Negli anni, numerosi personaggi del mondo della pittura, del design, della poesia, del teatro e del cinema, si sono avvicinati alla Galleria collaborando con il suo staff in numerose iniziative. Dal 1997 GARD sceglie come ubicazione uno spazio di 600 mq. tra il Gazometro e la Piramide Cestia, ex zona industriale del vecchio porto fluviale di Roma; spazio multifunzionale che si presta periodicamente per esposizioni ed eventi di arte, design e cultura, affiancando attività di promozione a laboratori creativi dedicati alla manualità, dedicando una specifica attenzione alla sperimentazione di nuovi linguaggi artistici e all’utilizzo di materiali di recupero e riciclo. Il 20 ottobre 2011 la Galleria viene coinvolta nell’alluvione di Roma ed è costretta a chiudere. Ci vogliono tre anni per poter bonificare e riqualificare i locali, tamponare e far fronte ai molti danni, viene fatto un progetto e un intervento di riduzione spazi e nuova destinazione d’uso di alcune aree. GARD, ha saputo tuttavia far fronte, specie in questi ultimi anni, agli innumerevoli problemi insorti con la solita volontà e grinta che l’anno sempre contraddistinta.
Ufficio Stampa - Marina Zatta


I Walk Alone. Ivan Urban Gobbo

Dove: Le Tartarughe Eat&Drink, Roma

Quando: 29 novembre 2018 ore 19.00

Inaugura giovedì 29 novembre, ore 19, presso Le Tartarughe Eat & Drink di Roma, la mostra I walk alone di Ivan Urban Gobbo: un progetto in divenire nato nel 2016; una narrazione di solitudini e città in più tappe e serie. Per l'occasione sono presentati i lavori su Amburgo e Lisbona, il primo a colori e il secondo in bianco e nero, cui si aggiunge un piccolo omaggio alla capitale: quindici fotografie che raccontano il rapporto dell'uomo con l’ambiente contemporaneo.

Siamo nell'ambito della street photography, con ampie vedute metropolitane e una quotidianità senza celebrazioni, incoerente, spontanea: se è vero che lo spazio condiziona il nostro stare al mondo, che il corpo si muove tra i pieni e i vuoti delle architetture proiettando e misurando su di esse se stesso, Ivan sceglie di inquadrare zone liminari, interstizi dove tradizione e nuovi assetti negoziano ogni giorno le proprie ragioni, confrontandosi tra mille contraddizioni. Esclusi i paesaggi da cartolina, è la parte urbana in via di cambiamento che lo interessa. È così che di Lisbona predilige le aree che portano al centro, quelle non ancora restaurate, che stanno affrontando solo adesso problematiche legate alla modernità. Strade in decadenza, spesso abitate da emarginati, dove gioia e tristezza sono l'una componente dell'altra. Di Amburgo sottolinea invece le strutture di transito o il vecchio mercato, in cui la mattina suonano gruppi rock e i ragazzi usciti dai locali condividono i loro riti con famiglie e bambini. Città di porto, di frontiera, gotica e recente, lattiginosa e cupa, è ripresa durante il lungo inverno, la neve che cade, semideserta.
Non si tratta di descrivere la città, ma di restituirne la particolare percezione; di osservarne i mutamenti e gli effetti che produce su chi vive. Di frequente sembra che gli edifici, il costruito, incombano sulle persone; in alcuni casi una sottile indifferenza, distanza, permea uomini e cose. In tutte le immagini bello e brutto sono sospesi: addentrandosi nelle viscere di un'umanità fragile, l’unico approccio possibile è di empatia, poesia e partecipazione.

Ivan Urban Gobbo viene dalla musica, dal teatro. E dalla tela, con gli studi all’Accademia di Belle Arti. Non stupisce, dunque, che le modalità di narrazione trovino affinità con altri linguaggi. Le contaminazioni con la pittura, dalle atmosfere solitarie e di attesa a un certo uso di composizione e colore, si fondono con un taglio cinematografico. Di fermo-immagine, hanno parlato, definendo il suo lavoro; palese tanto nelle inquadrature larghe, dove la scena si disperde nei particolari, che nei campi stretti, in cui la figura, al centro, lascia intendere una sospensione tra un prima e un poi. Anche i ritratti dichiarano una precisa temporalità: che siano rubati o meno, nell’immediatezza che li contraddistingue – sono realizzati quando il soggetto perde il controllo, cioè nel passaggio tra l’emozione autentica e l’atteggiamento/maschera – hanno la capacità di ricostruire un mondo (privato), una storia. Infine, è ancora lo schermo (dal neorealismo alle pellicole odierne, impegnate) a tracciarne l’obiettivo: la descrizione, scevra di retorica, dell’affanno quotidiano. Per Ivan la fotografia deve «riportare coi piedi per terra, metter di fronte a disagio e lotta, perché senza di questo, la cura formale, non ha senso».

Info:
I Walk Alone Project di Ivan Urban Gobbo
Mostra personale di fotografia
Inaugurazione: giovedì 29 novembre ore 19.00
Fino al 7 gennaio 2019
Dal lunedì alla domenica ore 15.00-23.30
Le Tartarughe Eat & Drink
Piazza Mattei 7/8, Roma | 06 6476 0520
Ingresso gratuito


Pagine«6789101112...35